Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha ridotto da due anni a 15 mesi la squalifica inflitta alla tennista russa Maria Sharapova. Squalifica ridotta di 9 mesi: può tornare ad aprile 2017 … di MAX GRASSI

di Max Grassi – foto Getty Images

 

Il Tribunale dello sport di Losanna ha ridotto da due anni a 15 mesi la squalifica inflitta alla tennista russa Maria Sharapova, fermata dalla Federazione internazionale in seguito alla sua positività al Meldonium (sostanza entrata nell'elenco dei medicinali proibiti dall'inizio del 2016) in un controllo antidoping effettuato il 26 gennaio scorso durante l'Australian Open.

 

Maria Sharapova in pratica ha vinto il processo d’appello. La Itf ha pubblicato la sentenza del Cas dopo il processo d’appello sul caso Sharapova: condanna ridotta ad un anno e tre mesi. La siberiana ha così commentato la sentenza: “Uno dei giorni più felici della mia vita”.

 

Lo sconto di nove mesi consentirà alla 29enne siberiana di tornare in campo dal 26 aprile 2017, quindi in tempo utile per appuntamenti importanti della stagione sulla terra rossa come gli Internazionali d'Italia e il Roland Garros, il Grand Slam che Maria ha vinto due volte in carriera. In quanto ex numero uno del mondo, secondo le regole Wta, avrà diritto a wild card illimitate.

 

Steve Simon, Ceo della Wta, recentemente finito sotto i riflettori per le dichiarazioni sulla necessità di accorciare i match, ha così commentato la sentenza: “Il programma anti doping ha svolto un processo equo ed esaustivo e noi prendiamo atto dell’esito. Siamo felici che si sia conclusa la vicenda e non vediamo l’ora di riavere Maria Sharapova sui campi nel 2017”.

 

Come lui, ne siamo sicuri, la pensano anche molti appassionati.