Dopo la grande gioia per la riduzione della squalifica a 15 mesi, per Maria Sharapova anche la soddisfazione di veder tornare all’ovile tutti i grandi marchi che avevano congelato la loro partnership … di MAX GRASSI

di Max Grassi – foto Getty Images

 

La pena ridotta ha finito per fornire a Maria Sharapova una spinta salutare per il suo conto in banca visto che gli sponsor hanno deciso di cavalcare l’onda emotiva del suo rientro sui campi ad aprile 2017. Dopo la sua positività al meldonium e la conseguente squalifica, alcune aziende avevano scelto di prendere le distanze dalla 29enne icona del tennis russa.

 

Tra questi, il prestigioso marchio di orologi Tag Heuer ha scelto di tagliare i legami con lei, mentre Porsche aveva scelto una tattica più attendista, decidendo di sospendere il rapporto con l'ex numero 1 del mondo. "Accogliamo con favore il verdetto e siamo felici per Maria" ha fatto sapere in un comunicato la casa automobilistica tedesca – La nostra collaborazione non è in alcun modo conclusa e anzi discuteremo del nostro futuro insieme già nei prossimi giorni".

 

Nike, il più grande marchio di abbigliamento sportivo al mondo, aveva inizialmente sospeso la sua partnership con la Sharapova dopo la squalifica ma aveva anche annunciato che avrebbe continuato a lavorare con la russa al termine dello stop forzato. "Siamo lieti che Maria possa tornare a competere – ha detto Nike in un comunicato pubblicato da Espn – nello sport che ama già ad aprile e siamo ansiosi di collaborare con lei ".

 

Anche l’acqua Evian e Head – sostenitori di lunga data della Sharapova – hanno festeggiato la riduzione della pena.

 

Il presidente e Ceo della Head Johan Eliasch ha sentenziato che "giustizia è fatta”. E ha aggiunto: “Siamo molto orgogliosi di essere rimasti a fianco di Maria in questi ultimi e difficili mesi".

 

Sharapova, che in carriera ha vinto 5 titoli del Grand Slam, è la sportiva più pagata al mondo. Solo lo scorso anno, secondo i dati pubblicati dalla rivista Forbes,  ha guadagnato 29,7 milioni di dollari e la parte più cospicua di questa cifra – piuttosto che dalle vittorie sul rettangolo di gioco – è arrivata proprio grazie ai suoi sponsor.