di Max Grassi
Una gita a Zurigo, già di per sé, avrebbe un suo perché. Città moderna, accogliente, stimolante, volendo trovare un difetto – per usare un eufemismo – un tantino cara (credo sia risultata essere la città dove la vita è più costosa al mondo). Da oggi, per i tanti italiani che amano il tennis "stellato", c’è un motivo in più per visitarla: perché il 10 aprile 2017, andrà in scena la terza edizione del Match for Africa. L’avversario di Roger Federer sarà – come lo ha descritto lo stesso Roger presentando l'evento – “il campione olimpico” Andy Murray.
Prestigiosa anche la sede scelta da Roger Federer: il celebre Hallenstadion di Zurigo. Per chi, come il sottoscritto, è cresciuto a pane e Bruce Springsteen, questa arena fa tornare alla memoria un evento storico. Era il 1981, il tour quello di ”The River” (curiosamente anche l’ultimo fortunatissimo tour che ha toccato Milano e Roma era dedicato a “The River”) e per i fans italiani del boss fu quella la prima occasione per vedere dal vivo Bruce e la sua leggendaria E Street Band.
Tornando al tennis, dopo questa breve divagazione musicale, l’evento di beneficienza, organizzato dalla Roger Federer Foundation, era stato programmato inizialmente per martedì 22 novembre 2016 ma a causa dei ben noti problemi fisici dello svizzero, quella data era stata cancellata. L’appuntamento è quindi stato ri-schedulato (per dirla all’inglese) per il 10 aprile.
Dopo la sfida contro la sua nemesi storica Rafa Nadal (2010) e quella che l'ha visto opposto all’amico Stan Wawrinka (2014), la scelta per l’avversario del 17 volte campione Slam è ricaduta sullo scozzese Andy Murray, che proprio in questi giorni sta provando a strappare la prima posizione mondiale a Novak Djokovic.
“Sono felicissimo – ha dichiarato Federer – che Andy, uno dei migliori giocatori del circuito, abbia deciso di venire a Zurigo per aderire a questa mia iniziativa benefica e poi sarà fantastico tornare finalmente a giocare di fronte al mio pubblico di casa”.
Il ricavato, come sempre, andrà a finanziare le iniziative promosse dalla Roger Federer Foundation impegnata nell’aiutare i bambini poveri in sette paesi dell’Africa meridionale. Sono 275.000 i bambini che ad oggi hanno avuto benefici dal progetto benefico di Roger.
Così come Andre Agassi con la sua Fondazione scolastica in Nevada, anche Roger Federer – al di là dei successi sportivi – vuole lasciare un segno nella vita delle persone. Un privilegio, certo, ma anche un atto di grande generosità. Un campione leggendario lo si vede anche da questo.