di Roberta Lamagni
Ci risiamo: uno sconosciuto "beccato" per aver truccato un match e subito sanzionato. Sei mesi di sospensione dalle gare e 5.000 dollari di multa con effetto immediato.
Il peones di turno di nome fa Daniel Garza, ha 31 anni è messicano e attualmente numero 1065 Atp, ma già 294 nel 2012. Garza è accusato dalla Tennis Integrity Unit di aver truccato un match lo scorso anno, durante il Futures di Calabasas, in California.
E' un dato di fatto che le indagini della TIU si siano di molto intensificate in questi ultimi anni. Voci, poi smentite dalle autorità competenti, parlerebbero addirittura di un'attenta valutazione di 16 giocatori attualmente classificati tra i top 50, in relazione a comportamenti sospetti nell'ultimo lustro.
Rispetto a queste indagini tuttavia, il riserbo è totale. Nella lotta contro la corruzione pare ancora lontana la trasparenza o, meglio, la libertà di movimento, poiché l'altisonanza del nome risulta ancora troppo influente sull'esito dell'indagine.
Lo sanno bene i nostri connazionali Di Mauro, Starace e Bracciali, tra i pochissimi a scontare una pena.
Nonostante i buoni propositi dell'Associazione giocatori, che in passato aveva addirittura portato un mafioso pentito a colloquio con i tennisti (Michael Franzese), e le condanne duramente espresse dalla maggior parte dei protagonisti, la strada verso la "pulizia" del gioco è ancora molto in salita.