di Fausto Serafini
Ancora un pieno successo organizzativo per il XVII° Trofeo Città di Ronchi.
Lo evidenzia, nella cerimonia delle premiazioni, il presidente del sodalizio Lucio Baradel nel ringraziare l'attivo staff (Mario Doria ed Elisa Dimatteo, due nomi su tutti) che ha perfettamente gestito tempi ed esigenze dei 150 iscritti, numero record d'iscritti per il piccolo circolo.
L'orgogliosa disamina sul torneo cede subito il posto ai ricordi, con una commozione che raggiunge l'apice nel tratteggiare il profilo dell'amico scomparso, sullo stesso campo di Ronchi dei Legionari, il compianto Gianni Raccovelli. Omaggio struggente indirizzato ai famigliari ed al pubblico presente, ripreso dal vice sindaco del Comune Livio Vecchiet, dal presidente Coni Giorgio Brandolin, nonché dal numero uno della Fit e concittadino, Antonio De Benedittis. Tutti dirigenti che ben conoscevano e stimavano l'appassionato socio e collaboratore del circolo ronchese.
Senza particolare pathos la finale femminile di quarta categoria, dove la 14enne Ema Korsic, 4.1 del Tennis Natisone scardina le resistenze (6-2 6-1 lo score) della portacolori del Tc Sant'Elia, la 4.1 Milena Zammitti, brava e grintosa nel superare in semifinale per 6-1 6-3, un altra teen-ager di pari classifica, la giuliana Sara Parpinel. Però, nel momento topico, una generazione di differenza affiora nella resa ed incide pesantemente nel computo della fluidità negli spostamenti e nella potenza degli affondo. Vantaggi che permettono alla slovena di Nova Gorica un vincente palleggio, sciorinato fin daim primi scambi.
Sul versante maschile, atto conclusivo più avvincente tra Filippo Maria Foramitti e Graziano Battello, entrambi con ranking 3.3 e reduci da semifinali piuttosto impegnative, rispettivamente contro Antonio Iannettone ed Alain Puppo. Il 21enne alfiere del Tmc Academy sposta l'ago dell'equilibrio mettendo a segno un break di vantaggio in ognuno dei due combattuti set. Passaggi fondamentali nell'economia del match che spezzano l'egemonia delle battute dei due contendenti, foriere di molti vincenti. Va detto che il ritmo di Foramitti é regolare ed incessante e la potenza dei colpi sempre ben modulata. Spesso il solido rappresentante del Tc Grado tenta giocate destabilizzanti per spuntare le armi dell'avversario, iniziative di difficile esecuzione che finiscono per appesantire lo score, fino a spalancare a Foramitti due match point. Ed é sulla seconda occasione che l'udinese, a seguito di un preciso smash, sigla il 6-4 6-4 tombale che gli vale il trofeo.