DATI TECNICI
Prezzo: | 159,90 |
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Lunghezza | 68,5 cm |
Ovale: | 100 pollici |
Profilo: | 20 mm costante |
Peso: | 318 gr |
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Bilanciamento | 33 cm |
Inerzia: | 310 |
Schema Incordatura: | 16×19 |
Rigidità: | 60 |
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Tensione consigliata: | 23-28 kg |
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A chi la consigliamo
Giocatore agonista moderno, che ama i pesi più contenuti rispetto a qualche anno fa, ma conserva uno stile classico, senza eccessive rotazioni.
Test in laboratorio
Sfrutta la tecnologia YouTek, già apprezzata su altri telai, Radical in testa e nella versione precedente della Speed. Il sistema Innegra aiuta invece a rendere l'impatto meno rigido, fattore che piacerà a tutti, agonisti compresi. Il colore è di molto variato: dall'all white al nero cattivo, che si addice di più all'utenza pre-agonistica o agonistica pura, alla quale si rivolge questo modello. Il peso è abbastanza contenuto, con profilo sottile a 20 millimetri e schema di incordatura aperto con le 16 corde orizzontali. L'ovale è ormai quello classico da 100 pollici quadrati.
Test in campo
Paolo, Marco, 15 anni, agonista
Mi piace, anche perché la usa Djokovic. Che palle, tutti a tifare per Federer e Nadal: a me piace lui. La racchetta è bella, si muove facile sia da fondo sia a rete e riesco ad accelerare forte senza perdere controllo. Forse è proprio questa la caratteristica che amo di più: accelerare con facilità e senza far troppa fatica. Ci gioco anche due ore senza che il braccio faccia male.
Milena, 34 anni, categoria 3.4
Rispetto ad altri telai più pesanti e agonistici, mi trovo meglio perché non faccio grande fatica a trovare una buona profondità dei colpi. E se qualcuno finisce troppo lungo, pazienza. Gioco molto piatto e anche quando non la colpisco al centro, la palla va comunque di là, e per noi donne un po' pallettare, è un bel vantaggio. Certo, un colore più femminile l'avrei preferito, ma mi dicono che non aiuta col rovescio!
Giorgio, 39 anni, categoria 4.1
Bei tempi quando potevo giocare con una 350 grammi! Bisogna però stare al passo con l'evoluzione dei materiali e capire che certi attrezzi non li si muove più con agio, soprattutto se superi l'ora di gioco. Ecco perché mi piace questa racchetta: faccio (più o meno) le stesse cose che mi riuscivano con le super agonistiche ma senza affanni. E se qualche palla mi scappa lunga, non è la fine del mondo.
Daniele, 31 anni, classifica 4.4, amante del doppio
Prima di tutto, il colore aggressivo mi piace. La racchetta agonistica, per me, è sempre scura, cattiva. La muovo bene ovunque, con ottimo compromesso tra potenza e controllo. E la "sento" bene quando impatto. La sensibilità è un aspetto essenziale per chi ama anche giocare di tocco.
Carlo, 27 anni, categoria 3.1
Ci potrei giocare ma la "Djokovic" vera mi offre altre sensazioni. In sostanza, più sicurezza che è qualcosa di diverso rispetto al controllo. Quando uso telai più leggeri ho paura mi scappi via (anche se accade di rado) e così nei momenti cruciali colpisco con meno fiducia. Però diamine, se non siete vicini alla seconda categoria, meglio utilizzare la MP 300, tutta la vita!
La corda ideale
Lo schema di incordatura è quello ormai classico da 16 corde verticali per 19 orizzontali: la palla esce rapida e con ottima rotazione. Multifilo e ibrido sono le soluzioni consigliate; se vi avviate all'agonismo, potete provare il monofilo a tensioni più basse, ma ricordatevi di cambiarlo spesso.
Giudizio finale
La palla esce facile e si manovra con buon agio in tutte le zone del campo. Un telaio agonistico moderno, dal profilo sottile ma con un peso più contenuto che permette una maggior manovrabilità. Certo, si perde un po’ di inerzia e quindi meglio sbracciare che cercare movimenti più contenuti. Però il braccio riesce a spingere per due ore senza troppa fatica. Ottima anche per i giovani agonisti che, quando arriveranno alla piena maturità fisica, potranno aggiungere qualche grammo per ottenere ancora maggior solidità e pesantezza di palla.