DATI TECNICI Prezzo: 149,90€ Lunghezza 68,5 cm Ovale: 100 pollici Profilo: 23-25-21 mm Peso: 312 gr Bilanciamento 33 cm Inerzia: 309 Schema Incordatura: 16×19 Rigidità: 70 Tensione consigliata: 22-26 kg ACQUISTA QUI  A chi la consigliamo Giocatori agonisti che vogliono un telaio molto manovrabile e versatile. Ideale per chi cerca feeling, velocità di manovra e di palla e buona sensibilità.Giudizio finale Davvero bella, uno dei più performanti (e riusciti) telai Head delle ultime stagioni (benché meno glorificato di altri modelli tipo Radical e Prestige). Telaio moderno, dedicato a giocatori agonisti ma molto manovrabile, con peso contenuto e bilanciamento al cuore. Il profilo leggermente allargato e l’ovale da 100 pollici quadrati consentono grande spinta e buona (ma non esasperata) rotazione. Se volete il feeling di una racchetta agonistica tradizionale applicato a misure moderne, è la scelta ideale.La corda ideale Non è una racchetta di grande potenza (anche se le 16 corde verticali aiutano), quindi meglio non affidarsi troppo ai monofilamenti. E se un multifilo spinge troppo la palla, meglio provare un ibrido. Tra i vari set-up che abbiamo testato, è risultata la sceòlta migliore. Ricordatevi comunque che lo spezzo di corda monofilamento e quello in budello reagiscono in maniera diversaall'usura e la sostituzione deve avvenire con una certa frequenza, senza aspettare la rottura delle corde. La tensione consigliata può arrivare a 26-27 kg.Test in laboratorio È la quinta linea di racchette destinate ad un pubblico di giocatori agonisti (dopo Speed, Extreme, Radical e Prestige). Utilizzata da Maria Sharapova e Tomas Berdych (e declinata anche in una versione più leggera), presenta caratteristiche tipiche delle racchette moderne: 300 grammi di peso (non incordata) e 100 pollici quadrati di ovale. Il bilanciamento è leggermente spostato in avanti, con profilo variabile che non supera i 25 millimetri. Le 16 corde verticali aiutano in fase di spinta (buono il valore di inerzia), con il materiale d30 che aiuta a trovare adeguati compromessi in termini di rigidità all'impatto. Lunghezza tradizionale, l'impugnatura è confortevole, senza spigoli accentuati, né eccessivi arrotondamenti.  Test in campo Paolo, 40 anni, classifica 4.2 Sono abituato a racchette dalla costruzione tubolare, che spingono tantissimo (e infatti monto monofilo per avere controllo). Però capisco chi ama le sezioni tradizionali e si affida alla Instinct: spingi senza perdere in controllo e il comfort è molto buono. E si "sente" bene la palla.   Lorenzo, 39 anni, classifica n.c. Da C1 giocavo Prestige o 200G, ora il braccio e le gambe non lo consentono più. L'ideale passaggio di consegne è su questa Head, che ha caratteristiche simili (soprattutto nella sezione del telaio squadrata) ma peso contenuto. E adoro i compromessi tra manovrabilità e inerzia, tra spinta e controllo, tra botte piatte e rotazioni. Occhio solo alle corde: ibrido a 27 kg e cambiare spesso: è la mia soluzione vincente.   Flavia, 24 anni, classifica n.c. Gioco alla Sharapova (anche se, ahimè, non le assomiglio!) e mi sono subito trovata bene perché esalta soprattutto i colpi piatti. Tiro forte con questa, molto forte e la manovrabilità aiuta il mio swing lungo.   Giancarlo, 55 anni, veterano Mio figlio mi aveva assicurato che era quella facile della Head, ma vatti a fidare! Meglio che resti col mio racchettone che basta toccarla, anche con un gesto corto, per spedirla di là. Non avrò troppo controllo e sensibilità, ma per i miei doppietti va bene così. A me serve potenza, mica controllo.   Fabrizio, 33 anni, classifica 3.1 Adoro Berdych, da quando l'ho visto lasciare Nadal a quattro metri dalla palla per tutta una partita. Per questo l'ho voluta provare: spinge bene, è manovrabile e se hai un gioco "alla Berdych", funziona alla grande. Poca rotazione e tante botte piatte. Da 3.1 però ci devo aggiungere 15 grammi senza cambiare troppo il bilanciamento.   Tiziana, 15 anni, classifica 4.3 L'ha voluta provare perché la Sharapova tira fortissimo con questa racchetta. Io però non ci sono riuscita. Uso un'altra Head, la Extreme, e faccio meno fatica. E pure il braccio si stanca meno. Per adesso, tengo l'altra. 

A chi la consigliamo

Giocatori agonisti che vogliono un telaio molto manovrabile e versatile. Ideale per chi cerca feeling, velocità di manovra e di palla e buona sensibilità.

Giudizio finale

Davvero bella, uno dei più performanti (e riusciti) telai Head delle ultime stagioni (benché meno glorificato di altri modelli tipo Radical e Prestige). Telaio moderno, dedicato a giocatori agonisti ma molto manovrabile, con peso contenuto e bilanciamento al cuore. Il profilo leggermente allargato e l’ovale da 100 pollici quadrati consentono grande spinta e buona (ma non esasperata) rotazione. Se volete il feeling di una racchetta agonistica tradizionale applicato a misure moderne, è la scelta ideale.

La corda ideale

Non è una racchetta di grande potenza (anche se le 16 corde verticali aiutano), quindi meglio non affidarsi troppo ai monofilamenti. E se un multifilo spinge troppo la palla, meglio provare un ibrido. Tra i vari set-up che abbiamo testato, è risultata la sceòlta migliore. Ricordatevi comunque che lo spezzo di corda monofilamento e quello in budello reagiscono in maniera diversaall'usura e la sostituzione deve avvenire con una certa frequenza, senza aspettare la rottura delle corde. La tensione consigliata può arrivare a 26-27 kg.

Test in laboratorio

È la quinta linea di racchette destinate ad un pubblico di giocatori agonisti (dopo Speed, Extreme, Radical e Prestige). Utilizzata da Maria Sharapova e Tomas Berdych (e declinata anche in una versione più leggera), presenta caratteristiche tipiche delle racchette moderne: 300 grammi di peso (non incordata) e 100 pollici quadrati di ovale. Il bilanciamento è leggermente spostato in avanti, con profilo variabile che non supera i 25 millimetri. Le 16 corde verticali aiutano in fase di spinta (buono il valore di inerzia), con il materiale d30 che aiuta a trovare adeguati compromessi in termini di rigidità all'impatto. Lunghezza tradizionale, l'impugnatura è confortevole, senza spigoli accentuati, né eccessivi arrotondamenti.
 

Test in campo

Paolo, 40 anni, classifica 4.2
Sono abituato a racchette dalla costruzione tubolare, che spingono tantissimo (e infatti monto monofilo per avere controllo). Però capisco chi ama le sezioni tradizionali e si affida alla Instinct: spingi senza perdere in controllo e il comfort è molto buono. E si "sente" bene la palla.
 
Lorenzo, 39 anni, classifica n.c.
Da C1 giocavo Prestige o 200G, ora il braccio e le gambe non lo consentono più. L'ideale passaggio di consegne è su questa Head, che ha caratteristiche simili (soprattutto nella sezione del telaio squadrata) ma peso contenuto. E adoro i compromessi tra manovrabilità e inerzia, tra spinta e controllo, tra botte piatte e rotazioni. Occhio solo alle corde: ibrido a 27 kg e cambiare spesso: è la mia soluzione vincente.
 
Flavia, 24 anni, classifica n.c.
Gioco alla Sharapova (anche se, ahimè, non le assomiglio!) e mi sono subito trovata bene perché esalta soprattutto i colpi piatti. Tiro forte con questa, molto forte e la manovrabilità aiuta il mio swing lungo.
 
Giancarlo, 55 anni, veterano
Mio figlio mi aveva assicurato che era quella facile della Head, ma vatti a fidare! Meglio che resti col mio racchettone che basta toccarla, anche con un gesto corto, per spedirla di là. Non avrò troppo controllo e sensibilità, ma per i miei doppietti va bene così. A me serve potenza, mica controllo.
 
Fabrizio, 33 anni, classifica 3.1
Adoro Berdych, da quando l'ho visto lasciare Nadal a quattro metri dalla palla per tutta una partita. Per questo l'ho voluta provare: spinge bene, è manovrabile e se hai un gioco "alla Berdych", funziona alla grande. Poca rotazione e tante botte piatte. Da 3.1 però ci devo aggiungere 15 grammi senza cambiare troppo il bilanciamento.
 
Tiziana, 15 anni, classifica 4.3
L'ha voluta provare perché la Sharapova tira fortissimo con questa racchetta. Io però non ci sono riuscita. Uso un'altra Head, la Extreme, e faccio meno fatica. E pure il braccio si stanca meno. Per adesso, tengo l'altra.