L'Australian Open segnerà la rinascita di Ana Ivanovic?
Di Riccardo Bisti – 19 gennaio 2012
Gli australiani l’hanno adottata. Tra gli uomini hanno ancora Tomic e Hewitt, ma tra le donne hanno patito le sconfitte di Casey Dellacqua, Jelena Dokic e della giovanissima Ashleigh Barty. E' allora Ana Ivanovic diventa la più seguita. Non solo è una delle tenniste più avvenenti, ma è anche fidanzata con il golfista aussie Adam Scott. Una ragione in più per essere apprezzata dalle parti di Melbourne, dove già vanta una finale nel 2008 (perse contro la Sharapova). Anche per questo, gli organizzatori hanno collocato sulla Hisense Arena il suo match contro Michaella Krajicek, nonostante il ranking non sia più brillantissimo (il seeding la colloca al numero 21). La bella Ana ha ripagato la fiducia e si è imposta con un rapido 6-2 6-3, planando al terzo turno dove affronterà Vania King in vista di un affascinante ottavo di finale contro Petra Kvitova. Sarebbe una partita intrigante: da una parte la più seria candidata al ruolo di numero 1 WTA, dall’altra una ex leader in cerca di se stessa. Eppure, a sentirla parlare, sembra che il percorso sia compiuto: “Amo giocare in Australia, i primi due match sono stati molto divertenti. Adesso tiro il dritto con più rotazione, non piatto come un tempo. Funziona molto bene: mi permette di far correre parecchio le mie avversarie”. Dopo la girandola di coach negli anni passati, la Ivanovic sembra aver trovato il giusto equilibrio con Nigel Sears, con cui lavora dalla scorsa estate. “Ha fatto la differenza. Non è stato facile adattarsi, perché ero abituata ad avere tante persone accanto a me. Ma posso dire che sono migliorata sia sul piano tecnico che su quello mentale”. E poi c’è Adam Scott al suo fianco, fidanzato glamour ma sufficientemente discreto. Insomma, l’ideale: “Ha seguito entrambi i match e ha intenzione di restare. E’ ottimo avere il suo sostegno”. Il tabellone le ha dato una mano: Vania King le ha tolto di mezzo Anastasia Pavlyuchenkova, che al di là di un fisico non esattamente da pin-up, è avversaria sempre insidiosa. Dovesse farcela, azzannerebbe gli ottavi per la seconda volta in otto partecipazioni. Come detto, negli ottavi pescherebbe Petra Kvitova. Serena permettendo, la ceca era la favorita della vigilia. Ma le gerarchie potrebbero essere cambiate dopo il match contro Carla Suarez Navarro, battuta solo 6-4 al terzo dopo aver rimontato da 0-2 nel set decisivo. “Ho commesso troppi errori – ha detto la Kvitova in un inglese migliorato ma ancora zoppicante – e di sicuro dovrò migliorare. E poi a lei piace sempre giocare qui in Australia”. L’allusione è al 2009, quando la spagnola battè Venus Williams prima di cedere alla Dementieva.
Il possibile ottavo di finale tra Ivanovic e Kvitova è lo spunto più interessante – italiane a parte – di una giornata che nel tabellone femminile non ha offerto granchè. Maria Sharapova e Serena Williams, in particolare, hanno maciullato le avversarie con crudeltà, perdendo cinque game in quattro set. Le due dovrebbero affrontarsi a livello di quarti di finale. La sessione serale ha dato un dispiacere agli australiani, delusi dalla mediocre prestazione di Jelena Dokic, battuta piuttosto facilmente (6-3 6-2 lo score) da Marion Bartoli. Difficile avventurarsi in pronostici. Come ha detto Emilio Sanchez, in campo femminile c’è il caos totale. Tutto sommato pensiamo che sia un bene, perché l’incertezza del risultato è uno degli ingredienti (l’ingrediente?) per rendere accattivante un torneo di tennis.
AUSTRALIAN OPEN 2012 – TABELLONE FEMMINILE