Lo svizzero gioca un match esemplare e rimanda a casa il fenomeno aussie. Nei quarti troverà Del Potro nel match numero 1.000 in carriera. Polemica Berdych-Almagro.
Federer giocherà il match numero 1.000 in carriera contro Juan Martin Del Potro
Di Riccardo Bisti – 22 gennaio 2012
Era il match più atteso del weekend, ma non ci sono state sorprese. Roger Federer è nei quarti di finale all’Australian Open grazie alla convincente vittoria su Bernard Tomic. Un’importante prova di forza per lo svizzero, che grazie a questo risultato coglie il 31esimo quarto di finale consecutivo in un torneo del Grande Slam. Un record straordinario, difficilmente battibile. I media australiani avevano gonfiato il match oltre ogni misura, ma Federer ha rapidamente spento le loro aspettative. Sono bastati 104 minuti per firmare il 6-4 6-2 6-2 che ha un filo ridimensionato le prospettive a breve termine di Tomic. Federer è riuscito anche nell’impresa di “dare una calmata” alla spacconaggine dell’australiano, che a fine partita ha dichiarato: “E’ stata una grande esperienza giocare con uno come lui. Non credo che sarò mai al suo livello”. Non c’è niente di artefatto, è umiltà vera. Anche se lo stesso Tomic crede che un anno e mezzo dovrebbe bastargli per arrivare a insidiare i primi quattro. “Avevo imparato tante cose quando ho giocato la prima volta contro di lui. Stavolta ho imparato ancora di più. Quando giochi contro i migliori non puoi fare altro che migliorare. Me la posso giocare con tutti, ma con i primi 4 è diverso”. Tomic ha giocato la sua partita, ma Federer ha espresso un’ottima versione di sé, inavvicinabile da chiunque (o quasi). Lo svizzero ha però sostenuto che il punteggio sia troppo severo. “Ho dovuto spingere al massimo. Certamente Bernard diventerà un ottimo giocatore nel prossimo futuro”. Qualcuno aveva pensato che Tomic potesse ripetere l’exploti di Mark Philippoussis, che nel 1996 estromise Pete Sampras (prima di perdere, male, contro Mark Woodforde). Niente di tutto questo: siamo in uno Slam, e Federer non fa sconti. E poi era molto più fresco, avendo giocato appena 6 set contro i 14 di Tomic. Se è vero che a 20 anni il fisico risponde meglio che a 30, la differenza era troppo grande. E non è da escludere che il match contro Dolgopolov, che è un giocatore atipico, lo abbia messo fuori palla.
"Posso giocarmela contro tutti. Ma contro i primi 4 è ancora diverso. Ho bisogno di ancora un anno, un anno e mezzo"
Bernard Tomic
In uno Slam, Federer ha perso solo due volte contro un teenager. E’ capitato contro Rafa Nadal e – a Wimbledon 2002 – contro Mario Ancic. Tomic ha tenuto duro fino al 4-4 del primo set, quando ha commesso un doppio fallo sul 30-30. Un errore con il rovescio ha portato Federer a servire con il set, facendo uscire i buoi dalla stalla di Gold Coast. Da quel momento, lo svizzero ha vinto 9 dei successivi 11 giochi. “Sapete una cosa? E’ difficile giocare bene contro uno come lui – ha ammesso Tomic – Non ti lascia giocare ne tirare i colpi di cui hai bisogno. La sua intelligenza è superiore alla media, capisce in anticipo cosa hai intenzione di fare”. Nei quarti di finale, lo svizzero se la vedrà con Juan Martin Del Potro. Un match affascinante, riedizione del quarto di finale di 3 anni fa, quando Federer si impose 6-3 6-0 6-0. Ma poi, nove mesi dopo, ci fu la finale all’Open degli Stati Uniti, con il successo dell’argentino in cinque set. “Del Potro è un bravo ragazzo, mi fa piacere che sia tornato ad alti livelli – ha detto Federer in modalità “politically correct” – E’ stato sfortunato, perché si è fatto male quando era in piena corsa per diventare numero 1 del mondo”. Il match contro “Palito” avrà un importante valenza statistica: sarà infatti il millesimo nella carriera di Federer, iniziata curiosamente contro un altro argentino, Lucas Arnold Ker, che lo battè al primo turno di Gstaad nel 1998. 14 anni e 16 Slam dopo, Del Potro proverà ad emulare il connazionale. A Federer, tra l’altro, basterà vincere un set per fare cifra tonda in carriera. Ne ha vinti 1999 e persi 639, con una percentuale di vittorie del 75,8%. Le cifre sono ancora più importanti se limitate ai match: 813 vittorie e 186 sconfitte (81,4%). Del Potro predica umiltà: “Ricordo la lezione che mi diede tre anni fa: se stavolta succede qualcosa di diverso e vinco qualche game in più…beh, mi basterebbe”. Il bilancio tra i due dice 7-2 per Federer, ma dopo che lo svizzero aveva vinto i primi 5 precedenti, siamo 2-2 nelle ultime quattro sfide.
L’altro quarto di finale della parte bassa sarà tra Rafael Nadal e Tomas Berdych. Se Rafa ha colto una vittoria “di routine” contro Feliciano Lopez, c’è stata bagarre nel 4-6 7-6 7-6 7-6 con cui Berdych ha superato Nicolas Almagro. Sul 6-5 nel quarto, Almagro ha scaraventato un dritto addosso al ceco, che dopo il matchpoint ha rifiutato di stringergli la mano, attirandosi i fischi della Hisense Arena, che hanno coperto addirittura la sua intervista sul campo. “Credo che il campo sia grande e che ci sia spazio per tirare la pallina – si è difeso Berdych, prossimo avversario dell’Italia in Coppa Davis – non credo che il tennis sia fatto per tirare addosso la palla all’avversario”. Detto che tirare addosso è perfettamente lecito, Almagro si era scusato immediatamente. Impossibile non ricordare i fatti di Madrid di qualche anno fa, quando Berdych zittì il pubblico spagnolo dopo una vittoria contro Nadal. Almagro lo ha fatto, il ceco ha ridimensionato il tutto. “E’ roba vecchia, non ho niente da aggiungere. E tra noi siamo amici, non c’è alcun problema tra me, Nadal e Almagro”. Come detto, sarà proprio Rafa il suo avversario nei quarti.
AUSTRALIAN OPEN 2012 – TABELLONE MASCHILE
ORDINE DI GIOCO DI LUNEDI’ 23 GENNAIO
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