Le parole di Cameron Norrie a Tennis365. Il britannico ha analizzato la propria stagione, ricordando soprattutto la semifinale di Wimbledon persa con Djokovic e l’ingresso in top 10. Norrie si è poi concentrato sul proprio futuro, e sembra avere molta ambizione.
Cameron Norrie quest’anno ha ottenuto dei traguardi importanti per la propria carriera. Il britannico ha giocato la semifinale a Wimbledon, perdendo contro Novak Djokovic. Nonostante il risultato, per Norrie è stata un’esperienza da ricordare, come racconta a Tennis365: “L’anno scorso è stato un grande anno e il mio obiettivo per questa stagione era mantenere questo livello. Mi sembra di averlo raggiunto. Ho giocato qualche finale e ho vinto un paio di trofei. Però se c’è un ricordo che mi porto nel cuore è la semifinale a Wimbledon. Giocare in casa con l’appoggio di tutto il pubblico, la famiglia e gli amici è stato speciale. Penso che Wimbledon sia il torneo più importante del mondo, e fare un buon risultato là è stato molto speciale. Spero di ripetere questa esperienza in futuro”. Oltre alla semifinale nello Slam di casa, c’è stato un altro risultato storico personale: la top 10. Certo, Norrie sembra avere le idee chiare su questo obiettivo raggiunto, che non è un punto di arrivo ma di partenza: “Tutti i tennisti desiderano di entrare in top 10. Quando ero vicino a questo traguardo ero un po’ nervoso. Ho ritardato un po’ il raggiungimento di questo obiettivo per i cambiamenti che ho avuto con il ranking. Poi, quando ci sono arrivato, è stata un’emozione incredibile. Una volta che arrivi non ti devi abituare. Il tennis è uno sport in cui, quando raggiungi un obiettivo, devi subito passare al successivo. Ora voglio entrare in top 5, poi in top 3 e infine spero di poter diventare il numero uno al mondo. Voglio sempre qualcosa di più”. Una fame di risultati che è indice di grande ambizione. Cameron Norrie ha ancora margini di miglioramento? Secondo lui sì, come tutti i tennisti: “Posso migliorare molto. Posso colpire la palla con molta più forza, specialmente con il dritto, e posso servire con maggiore precisione. Credo di giocare il mio miglior tennis quando sono vicino alla rete. Tutti i giocatori hanno dei margini di miglioramento e ovviamente ce l’ho anche io. Spero di poter lavorare su questi aspetti nel 2023 e spero che le cose vadano ancora meglio. Penso di poter essere un avversario ancora più temibile per gli altri tennisti”.