Dopo la recente separazione da Holger Rune, il futuro di Boris Becker come allenatore potrebbe essere nell’angolo di Alexander Zverev. Si tratta di qualcosa di più di una semplice suggestione, a patto però di rispettare alcuni punti fondamentali
L’ex campione Boris Becker si è recentemente separato da Holger Rune, collaborazione nata a metà del secondo anno con l’obiettivo – centrato – di portare il giovane danese alle Finals di Torino. I motivi che hanno portato alla fine di questo rapporto, secondo quanto raccontato da entrambe le parti, sta nell’impossibilità da parte dell’allenatore tedesco di sposare totalmente la causa, ed essere presente costantemente nel box di Rune. Da quando la notizia è stata resa pubblica, si è fatta strada un’interessante suggestione che potrebbe veder approdare Becker sulla panchina di un altro giocatore tedesco, Alexander Zverev. I due ovviamente si conoscono e hanno già lavorato insieme durante gli incontri della Germania in Coppa Davis. L’attuale numero 6 del mondo ha avuto una carriera di alti e bassi, senza riuscire mai a incidere davvero nei tornei del Grande Slam che restano il principale obiettivo.
Una collaborazione con Becker potrebbe muoversi proprio in questa direzione, con la volontà di compiere quel passo che finora è sempre mancato per imporsi ad alti livelli e con una maggiore continuità. L’agenzia di stampa tedesca ha raggiunto Zverev cercando di capire la fattibilità della collaborazione, che non è stata nè confermata ma neanche smentita. “La possibilità c’è, c’è sempre stata. Ma se pensi di portare qualcuno come Boris, è per vincere i grandi tornei. E ovviamente l’allenatore deve essere presente nei grandi tornei“. Con queste parole il tennista tedesco ha confermato che la possibilità, concreta, di vedere Becker nel suo angolo c’è, a patto che possa garantire il giusto supporto nei tornei più importanti della stagione. Si attendono sviluppi futuri, ma non è da escludere che il binomio estivo Roland Garros-Olimpiadi non possa regalare una prima collaborazione tra i due, magari da rendere poi definitiva nel caso in cui si ottengano i risultati sperati.