Il numero 1 del mondo si prende un set di vacanza contro il volenteroso Andujar, ma poi chiude tranquillamente al terzo set. Nei quarti troverà Nicolas Almagro.
Novak Djokovic è nei quarti di finale a Indian Wells
Di Cosimo Mongelli – 15 marzo 2012
La possibilità che Novak Djokovic potesse concedere qualche chance al suo avversario, lo spagnolo Pablo Andujar (n. 45 ATP), non era nemmeno considerata. Poco più che un allenamento, in vista dei quarti di finale contro un altro spagnolo, il più quotato Nicolas Almagro che ha regolato con facilità irrisoria il simpatico Tomas Berdych. E di passeggiata di salute si tratta, a vedere l’irrisoria facilità con la quale Nole si porta a casa il primo set. 6-0 in poco meno di mezz’ora. Pablo racimola la miseria di 11 punti. Con la prospettiva inesorabile di un secondo set ancora più veloce. Giusto in tempo, per il numero uno, per dedicarsi all’aperitivo con gli amici prima di godersi la Champions League davanti alla tv. Nole tiene il servizio in apertura di secondo set, dopo aver annullato una palla break. Ma cosa vuoi che sia, un attimo di distrazione, il caldo, un bruscolino nell’occhio, il pensiero di aver lasciato il gas acceso nella stanza d’albergo. E anche il game successivo, il primo conquistato da Andujar, con il pubblico in estasi e giubilo come nemmeno per una rabona di Federer, cosa vuoi che sia. Sicuramente Nole sta un attimo tirando il fiato, per poi triturare l’avversario per i restanti games. E poi non è bello infierire su chi ti sta implorando pietà.
Ma come il sole all’improvviso il buon Pablo si trasforma. Comincia a giocare alla pari con il più forte giocatore del pianeta. Ottiene addirittura sette palle break , senza peraltro sfruttarle (ma son dettagli.,,). E riesce a portare il serbo al tie break. Con il pubblico che non crede ai suoi occhi , Nole che non crede ai suoi occhi e tutti noi che non crediamo ai nostri occhi. E di tutto questo stupore è proprio lo spagnolo ad approfittarne. Nole gioca il peggior tie-break in carriera, commette errori a ripetizione e si va al terzo. Ma ecco spuntar fuori il cartellone “benvenuti su scherzi a parte”. Nessuno ci ha mai creduto per davvero. Né il pubblico , né Pablo , né tanto meno Djokovic. Break subito in apertura del serbo e partita finita. Il buon Andujar non ha più nemmeno l’ombra di una seconda possibilità. Il terzo e decisivo si conclude di lì a pochissimo per 6-2. Con un sospiro di sollievo per tutti. Improponibile un giocatore del genere nei quarti di finale. Giocatore che merita comunque i complimenti. Complimenti per aver giocato ed essersi goduto il suo set di celebrità. Ma per battere Djokovic bisognerebbe almeno giocare un tennis diverso.
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...