Molte le somiglianze tra il tennis e il tamburello, entrambi sviluppatisi in età antica. Attualmente il tamburello conta 314 società e 14.000 tesserati, tra cui 5.000 under 18.
Il tamburello ha tante somiglianze con il tennis
Di Lorenzo Baletti – 15 marzo 2012
E’ stata presentata mercoledì, al Palazzo del Coni di Milano, l’attività nazionale ed internazionale della Federazione Italiana Palla Tamburello. Il Tamburello è uno sport tradizionale italiano che fa parte della grande famiglia degli Sport Sferistici, già conosciuti, disciplinati e praticati in Italia almeno dal 15esimo secolo. Non tutti sanno però che la storia di questo particolare sport è legata in qualche modo al tennis (e viceversa), notandosi infatti numerose similitudini. A partire dall’epoca medioevale si può dire che tennis e tamburello fossero quasi concorrenti: se è vero che il tamburello trae le proprie origini dalla “paletta”, questa veniva utilizzata guarda caso da chi non poteva permettersi una regolare “racchetta con corde”, in termini moderni una racchetta da tennis. E il gioco della Paletta, per la cronaca, si giocava con palle molto piccole, grandi quasi come…palline da tennis! Ma non è tutto: il campo da tamburello è rettangolare, in terra battuta o in cemento, i punti si tengono in set e in giochi, e ogni gioco segue la progressione di 15, 30, 40 ecc. Le uniche differenze a livello di punteggio consistono nella durata del set, che arriva a 13 games e non a 6, e nel tie break, che si disputa al limite degli 8 punti anziché 7. Anche il numero dei giocatori varia, ma il concetto di fondo rimane lo stesso, vale a dire colpire una pallina da una parte all’altra del campo con un attrezzo dalla superficie larga e liscia. Per chi volesse ulteriori testimonianze, si consiglia un giro allo Stadio Pietrangeli del Foro Italico (ex Pallacorda): tra i marmi intorno al campo, spicca il “Giocatore di Tamburello” del 1942 di Marino Mazzacurati: chissà come mai la statua di un giocatore di tamburello si erge su uno dei campi da tennis più antichi d’Italia.
Il grande incrocio tra tennis e tamburello trova il suo culmine nel 1877, dove si tiene un incontro dimostrativo tra giocatori di Tamburello contro giocatori di Racchetta (tennis). Salpata dall’Italia con belle speranze e sogni di gloria, la compagnia di giocatori di tamburello non avrebbe mai immaginato una stagione sfortunata e fallimentare come quella cominciata a New York il 6 Giugno 1877. Ingaggiati da Cesare Orsini e diretti da Antonio Maestrelli, rimasero delusi, sin dalla prima uscita sul campo da gioco realizzato tra la 16esima Strada, la Quarta e Madison Avenue, dall’indifferenza degli americani per il tamburello. Incredibile immaginarsi al giorno d’oggi uno stadio vuoto negli USA, specialmente nella Grande Mela dove ogni anno gli Us Open richiamano centinaia di migliaia di spettatori. Ma all’epoca era così, il tamburello era uno sport nuovo, ed allora per aiutare i giocatori si pensò di organizzare uno spettacolo di beneficenza consistente in una partita “sui generis”: quattro giocatori di Tamburello (Bazzanti, Baroni e i fratelli Maestrelli) avrebbero sfidato altrettanti campioni del più popolare tennis (i fratelli MacQuade e i fratelli Casey). Il giorno della sfida, però, un telegramma di B. MAcQuade informava gli organizzatori che, causa malattia, non avrebbe partecipato alla sfida, e di conseguenza anche gli altri racchettari. Per non deludere i presenti, James Keating, il campione di tennis inglese, e John Lenihan, noto tennista newyorkese, accettarono di misurarsi contro i nostri atleti del tamburello. Il quotidiano New York Times così commentò la singolare sfida il giorno seguente: “L’attrezzo usato dagli italiani, essendo molto elastico, ha permesso loro di rilanciare la palla più lontano, avendo di conseguenza un certo vantaggio durante la partita. Due riprese da 7 punti ciascuno sono state giocate, ed entrambe vinte dai giocatori di tamburello”.
Nel corso della conferenza, il Presidente Federale Emilio Crosato e il Presidente del Coni Milano Filippo Grassia hanno illustrato i progetti e gli appuntamenti del Tamburello 2012. Uno sport che conta 314 società, oltre 1.000 squadre e 14.000 tesserati di cui 5.000 giocatori di età inferiore ai 18 anni, con un’attività che si svolge durante tutto l’anno con Campionati di Serie e Categoria. Insomma, si parla di una disciplina con un numero di praticanti superiore a quanto si potesse immaginare, e sopratutto storicamente radicata nel nostro territorio: basti pensare che l’Inter di Alfredo Foni, Campione d’Italia nel ‘53 e nel ‘54, si allenava giocando a Tamburello tutti i giorni per ore e ore. Chissà che non potesse essere d’aiuto ai nerazzurri di oggi. Proprio sabato 17 Marzo inizierà il 100esimo Campionato Open Maschile di Serie A (il primo nel lontano 1896 fu vinto dall’Udinese, che nello stesso anno si aggiudicò anche il primo Scudetto di calcio): squadra da battere, per le 12 squadre al via, il Calianetto Asti, Campione d’Italia 2011 con dieci Scudetti consecutivi e Campione d’Europa in carica. La Palla Tamburello riscuote parecchio successo non solo a livello professionistico o semi-professionistico, ma anche nelle scuole tra Giochi Sportivi Studenteschi (con ben 1.000 squadre iscritte), Giocosport e Giochi della Gioventù: addirittura 100.000 gli alunni praticanti, numeri che lasciano intendere un seguito importante a livello giovanile. L’Italia è certamente tra le prime nazioni a livello mondiale nella Palla Tamburello, e con altri 19 paesi fa parte della Federazione Internazionale che disciplina Campionati Indoor, Open e di Teambeach. Le rappresentative azzurre si sono distinte per merito e bravura anche alla recente Coppa Europa Indoor per squadre di Club, disputata a Rovereto dal 27 al 29 Gennaio 2012: Campione d’Europa Maschile il Ragusa, mentre nel Femminile ha trionfato il Sabbionara Trentino Team. Chi ben comincia è a metà dell’opera, in un 2012 che si prospetta ricco di eventi e successi.
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