Quella di stanotte contro Mahut potrebbe essere l’ultima partita di Fernando Gonzalez. Ecco i momenti più significativi della sua carriera, tennistici e non.
Fernando Gonzalez a Miami, alla vigilia del suo ultimo torneo
Di Riccardo Bisti – 21 marzo 2012
L’annuncio è arrivato oltre un mese fa, ma il momento è arrivato. Dopo aver incassato le dolci parole d Rafa Nadal (“E’ il più importante sportivo nella storia del Cile”), Fernando Gonzalez sta per appendere la racchetta al chiodo. Su Twitter ha scritto che quello di ieri potrebbe essere stato l’ultimo allenamento della sua carriera. Per evitarlo, dovrà battere Nicolas Mahut nella prima sessione serale del Masters 1000 di Miami. Gli organizzatori hanno fatto le cose in grande. Lo hanno fatto partecipare alla cerimonia-sorteggio, gli hanno dato una wild card e riservato il campo centrale. La gente sarà tutta per lui, lo scenario sarà da fiaba. Per ritardare l’addio, dovrà contenere il serve and volley del francese. Dovesse farcela, avrebbe Tomas Berdych al secondo turno. Difficile vederlo più in là, anche se le vie del tennis sono infinite. Allora vale la pena dare uno sguardo indietro e ricordare i 10 episodi più significativi nella carriera del “Bombardero de la Reina”. Una carriera piena di successi e soddisfazioni, ma anche di dolorose cadute.
1) IL DRITTO
Non è un episodio, ma è impossibile non citare questa specie di bazooka. Prima che arrivasse Juan Martin Del Potro, quello di Gonzalez era il più potente nella storia del tennis. Una volta qualcuno disse: “Chi crede che il tennis non sia uno sport di contatto non è mai finito nella traiettoria di un dritto di Fernando Gonzalez".
2) I TRIONFI OLIMPICI
Gonzalez ha fatto miracoli nei tornei a cinque cerchi. Ad Atene 2004 ha vinto l’oro in doppio (insieme a Nicolas Massu) e il bronzo in singolare. Dopo aver perso da Mardy Fish, ha vinto la “finalina” contro Taylor Dent, battuto solo 16-14 al terzo. Questi trionfi vennero accolti con feste di strada e caroselli in tutto il Cile. Si è ripetuto anche a Pechino 2008, quando è giunto addirittura in finale prima di perdere contro Rafa Nadal. Insomma: un oro, un argento e un bronzo.
3) LA POLEMICA CON JAMES BLAKE
Sempre ai Giochi Olimpici è legato uno degli episodi più controversi. Durante la semifinale di Pechino, contro James Blake, in un punto piuttosto importante, l’americano ha tirato un passante lungo che però era stato chiaramente toccato dalla racchetta di Gonzalez. Blake chiese disperatamente all’arbitro la concessione del punto, ma Gonzalez non fece una piega. Dopo il match, l’americano disse: “E’ un modo deludente per uscire dal torneo. Non ho perso solo la partita, ma soprattutto la fiducia nel mio avversario”.
4) LE RACCHETTE SPACCATE
Ok, non sarà al livello di Goran Ivanisevic (che dovette addirittura ritirarsi da un match perché le aveva rotte tutte) o di Marat Safin, ma era uno degli ultimi “spaccaracchette” in attività. Ma in Babolat erano contentissimi: racchetta spaccata uguale sicura inquadratura dell’attrezzo.
5) LARRY STEFANKI
Il coach più importante della sua carriera. Lo chiamò umilmente al telefono, chiedendogli di allenarlo. L’americano accettò e lo portò in finale all’Australian Open e tra i primi 5 giocatori del mondo. E’ stato il primo a fargli capire che a tennis non vince chi tira più forte, ma chi tiene la palla in campo.
6) LA FINALE ALL’AUSTRALIAN OPEN
Nell’ultima edizione giocata sul Rebound Ace (poi si è passati al Plexicushion), Gonzalez giocò il miglior tennis in carriera. Nei quarti massacrò Rafa Nadal, poi fece altrettanto in un’epica semifinale contro Tommy Haas. Commise tre errori gratuiti in tre set! Per fermarlo ci volle un Roger Federer all’apice della carriera. Fu l'unica finale Slam, ma vanta anche una semifinale al Roland Garros.
7) LA SOLIDARIETA’ PER LE VITTIME DEL TERREMOTO
Un paio d’anni fa, il suo Cile venne devastato da un terremoto. Giocò (e vinse) in Coppa Davis, poi saltò Indian Wells e organizzò un’esibizione per raccogliere fondi in favore del suo popolo. Girò anche un video in cui lo si vedeva in giro per i luoghi distrutti dalle scosse.
8) IL SALVATAGGIO DI UN CANE
Non tutti sanno che Gonzalez ha salvato la vita a un cane che era stato investito da un auto. L’animale venne poi restituito ai proprietari. “Non ho mai conosciuto personalmente questa famiglia, ma so che i giornalisti li hanno rintracciati. Per me è stato un grande piacere sapere di averli aiutati”.
9) LA BENEDETTA VITTORIA SU FEDERER
“Nessuno mi batte 11 volte di fila” ha scherzato, riprendendo l’inflazionatissima frase di Vitas Gerulaitis, quando battè lo svizzero al Masters di Shanghai. Ci aveva sempre perso, poi si è finalmente tolto questa soddisfazione.
10) IL RAPPORTO CON LA DAVIS
Nel 2009 abbandonò la nazionale perché il presidente della federtennis cilena aveva reso pubbliche alcune informazioni riservate sui compensi. Tornò l’anno dopo anche grazie all’intervento di Michelle Bachelet, presidentessa della Repubblica. Con lui il Cile ha raggiunto i quarti nel World Group, ma a causa di un infortunio non li ha potuti giocare. Per la Davis ha fatto l’ultimo sacrificio, provando a giocare lo spareggio del 2011 contro l’Italia. Contro Fognini è durato due set, poi si è fatto male di nuovo. Tempo prima aveva dichiarato che avrebbe rinunciato a tutti i proventi e li avrebbe devoluti per lo sviluppo e la crescita dei giovani tennisti cileni.
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...