Errani e Cipolla sono tra i giocatori più bassi del circuito, ma stanno tenendo su l’Italia del tennis a Barcellona e Casablanca. Il romano andrà a caccia della prima semifinale ATP.
Sara Errani è nei quarti al torneo WTA di Barcellona

Di Riccardo Bisti – 12 aprile 2012

 
Flavio Cipolla è alto 1.73. Sara Errani 1.64. Eppure sono due piccoli giganti, due bandiere del tennis italiano. In un banale pomeriggio di primavera, Flavio & Sara hanno regalato all’Italia due sorrisi grossi così. Lui è nei quarti di finale al torneo ATP di Casablanca (398.250€, terra), lei ha fatto altrettanto al WTA di Barcellona (220.000$, terra), dando un sorriso a Corrado Barazzutti in vista del match di Fed Cup contro la Repubblica Ceca. Con una Schiavone in profonda crisi e una Vinci che ha colto una sconfitta inaspettata, la Errani è l’unica certezza della nostra nazionale. E’ di gran lunga l’azzura che ha giocato meglio nel 2012, a partire dai quarti di finale colti all’Australian Open, dove ha giocato una signora partita contro Petra Kvitova, nostra prossima avversaria in Fed Cup. A Barcellona, Sarita ha spazzato via la spagnola Estrella Cabeza Candela con il punteggio di 6-0 6-2. A dispetto del ranking (la Cabeza Candela è numero 151 WTA) non era un match facile poiché le due si conoscono molto bene, allenandosi insieme a Valencia. Era una sorta di derby, ma l’azzurra l’ha risolto in poco più di un’ora. “Il risultato farebbe pensare a un match facile – ha detto la Errani – ma in realtà è stata una partita difficile. In verità non ho giocato al 100%, ma mi trovo bene sulla terra battuta e sono felice che sia iniziata la stagione sul rosso”. La Errani ha vinto i primi 11 game della partita, poi si è distratta un attimo ma ha ugualmente chiuso senza problemi. Nei quarti di finale se la vedrà con la vincente del match tra Julia Goerges (testa di serie numero 2) e la basca Garbine Muguruza Blanco, esplosa qualche settimana fa a Miami. La Errani è imbattuta sulla terra rossa da 7 incontri, considerando anche la campagna vincere al torneo di Acapulco, terza vittoria WTA in carriera. A Barcellona abbiamo in gara anche Flavia Pennetta, che inaugurerà il programma di giovedì (alle ore 12) contro l’ucraina Yuliya Beygelzimer. E’ andata male a Roberta Vinci, campionessa in carica, che ha raccolto una brutta sconfitta contro Simona Halep, vincitrice con il punteggio di 6-1 6-3. Una battuta d’arresto che preoccupa un po’ in vista della Fed Cup, anche perché giunta inaspettata. La Vinci aveva un record straordinario nel torneo catalano, “sporcato” da questo match ma sempre ottimo (15 vittorie e 2 sconfitte). La Vinci aveva battuto la Halep a Parigi, ma in questa occasione ha ceduto otto game consecutivi che hanno condotto la rumena sul 6-1 2-0. La Vinci ha provato a rimettersi in pista, ma un break all’ottavo game l’ha definitivamente condannata.
 
L’eroe azzurro di giornata, tuttavia, è Flavio Cipolla. Sottovalutato da stampa e addetti ai lavori, sta vivendo il miglior momento in carriera e punta deciso ai top 50. Si dice che Alexandr Dolgopolov sia una specie di genio tennistico, in grado di far giocare male gli avversari. Può essere vero, ma contro Cipolla va in tilt. Ha rischiato di perderci l’anno scorso allo Us Open, è stato spazzato via a Casablanca con un netto 6-4 6-1. Non era la migliore versione dell’ucraino (presentatosi con un’inedita capigliatura rasta), ma Cipolla gli ha restituito con gli interessi quello che lui di solito riserva agli avversari. Talento, tagli assassini, geometrie inedite…uno spettacolo per gli amanti del tennis “old style”. Cipolla ha infilato il break decisivo nel settimo game, lo ha concretizzato con le unghie e con i denti nel gioco successivo e poi ha dominato nel secondo set. E’ la terza volta che il romano raggiunge i quarti di finale in un torneo ATP. Gli era già successo nel 2008 all’Estoril e nel 2009 a Belgrado, ma stavolta l’occasione è ghiotta. Nei quarti, infatti, se la vedrà con il francese Benoit Paire, un quintale di talento ma una testa non all’altezza del braccio. Paire gioca benissimo e ha pure vinto l’unico precedento (Australian Open 2011, 6-1 7-5 6-1) ma è battibile ed è anche fuori dai top 100 (attualmente è numero 102). Insomma, è difficile chiedere di meglio per un match di questo livello. Sarà un match doppiamente importante: in caso di vittoria, Cipolla si garantirà il best ranking, attestandosi intorno al numero 70 ATP, migliorando la 75esima posizione colta lo scorso 28 novembre. L’allievo di papà Quirino piace per l’atteggiamento. Mai una parola fuori posto, una grinta “silenziosa” che conquista ed è molto diversa dal tipico atteggiamento degli italiani. A 28 anni ha raggiunto la piena maturità ed è la prova vivente che per giocare ad alti livelli non bisogna essere dei giganti. Certo, aiuterebbe…ma siamo certi che Flavio non baratterebbe le sue qualità con nessun altro. E intanto potrebbe diventare a breve il numero 2 italiano.