Nel miglior momento in carriera, l’argentino si procura una forte distorsione alla caviglia e dovrà stare fermo almeno un mese. Roland Garros a rischio. Gli era già successo nel 2008.
Juan Monaco si contorce dal dolore
Di Riccardo Bisti – 18 aprile 2012
Dopo un primo set di assestamento, Juan Monaco stava dominando la sua partita contro Robin Haase. Sul punteggio di 5-7 6-0 3-1, in uno scatto verso destra, la punta del piede si è impantanata sul terreno e gli ha procurato una brutta distorsione alla caviglia destra. Monaco ha urlato, svegliando dal torpore l’ambiente soft del Principato. Ha provato a continuare, ma è bastato un punto per capire che non c’erano speranze. Subito dopo è stato trasportato all’ospedale di Monte Carlo, dove la risonanza magnetica ha evidenziato l’interessamento dei legamenti. Ciò significa che potrebbe stare fermo anche per un mese. E’ a rischio la partecipazione al Roland Garros e più in generale un periodo in cui l’argentino stava giocando il miglior tennis in carriera. E’ sfortunato, il “Pico”: 4 anni fa, a Vina del Mar, si fece male alla caviglia sinistra durante un doppio alla vigilia della finale contro Fernando Gonzalez. Gli infortuni non sono mai positivi, ma per Monaco è una vera fregatura. Numero 14 ATP, best ranking eguagliato, stava attraversando un momento eccezionale. La semifinale a Miami e la recente vittoria a Houston lo candidavano come possibile protagonista delle stagione sul rosso. Anche Rafa Nadal, suo buon amico (e compagno di partite alla Playstation) aveva ipotizzato un suo possibile ingresso tra i primi 10. “Se continua così fino al Roland Garros entrerà tra i top 10, è la verità”.
Sul suo sito ufficiale, Monaco ha scritto: “Ho patito un’importante lesione alla caviglia destra. So che c’è un interessamento dei legamento, ma non conosco con esattezza la gravità del problema. Mercoledì effettueremo altre analisi per capire quanto tempo ci vorrà per recuperare. Spero di tornare in campo il prima possibile, perché sto attraversando un gran momento tennistico". Una volta che lo scenario sarà più chiaro, il “Pico” tornerà in Argentina con il coach Gustavo Marcaccio e il preparatore atletico Ignacio Menchòn per iniziare la riabilitazione. Sarà una gara contro il tempo per giocare almeno il Roland Garros. Paolo Bertolucci sostiene che sia stata folle l’idea di andare a giocare (e vincere) il torneo ATP di Houston. La distorsione è stata pura casualità, ma nelle ultime settimane ha spinto troppo il motore. Dopo la semifinale a Miami è corso in Argentina per la Davis (dove ha giocato soltanto a risultato acquisito), poi è tornato negli States per giocare a Houston, la cui terra battuta è diversa rispetto a quella europea. Chissà se con una settimana di allenamento “classica" non avrebbe evitato questo infortunio. Lui aveva giustificato la scelta dicendo che aveva bisogno di giocare qualche match sulla terra prima che la stagione entrasse nel vivo. Comunque sia, per lui è un piccolo dramma, di cui potrebbe approfittare il nostro Fabio Fognini, che non troverà il giocatore più in forma del momento ma l’olandese Robin Haase. Una grande occasione per sommare punti e fiducia.
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