Le tante cambiali in scadenza per Francesca Schiavone rendono possibile un cambio della guardia in vetta al tennis femminile italiano. Le ultime classifiche vedono la milanese al numero 14, seguita da Roberta Vinci in 19esima posizione. Le due sono distanziate da 760 punti, ma Roma e Parigi potrebbero cambiare le prospettive. Sempre sorridente, la Vinci ha incontrato i giornalisti alla vigilia del suo esordio contro Karin Knapp. Si è discusso parecchio del doppio e delle prospettive olimpiche con Sara Errani, ma l'argomento "leadership italiana" è troppo invitante. "Non ci penso – ha detto la Vinci – non penso a superare la Schiavone. A me interessa fare il mio torneo e giocare bene. Poi la classifica verrà da sè. Sinceramente non mi interessa un granchè". Roberta ha detto di stare attraversando un buon momento di forma "Forse è l'anno in cui mi presento a Roma con le migliori prospettive".Si apre in un sorriso largo così quando si parla di Sara Errani, sua compagna di doppio. "Ci prendiamo in giro, io le dico: ma come hai fatto a vincere 3 tornei, sei negata! Scherzi a parte, la nostra intesa non ha segreti. Giochiamo insieme da tanti anni, ti conosci sempre meglio e arrivi a capirti all'istante. E poi siamo grandi amiche, il che è un vantaggio". Dando un'occhiata alle possibili coppie olimpiche, ha menzionato quelle che saranno più ostiche in ottica-medaglia: "Certamente le sorelle Williams, poi Kirilenko-Petrova, Dulko-Suarez, le ceche Hlavackova-Hradecka e Raymond-Huber. Ci metterei anche la Srebotnik, ma non ha una compagna di alto livello. Cinesi? Non so, raramente le migliori giocano il doppio insieme, magari faranno un'eccezione per le olimpiadi!"

. Le ultime classifiche vedono la milanese al numero 14, seguita da Roberta Vinci in 19esima posizione. Le due sono distanziate da 760 punti, ma Roma e Parigi potrebbero cambiare le prospettive. Sempre sorridente, la Vinci ha incontrato i giornalisti alla vigilia del suo esordio contro Karin Knapp. Si è discusso parecchio del doppio e delle prospettive olimpiche con Sara Errani, ma l'argomento "leadership italiana" è troppo invitante. "Non ci penso – ha detto la Vinci – non penso a superare la Schiavone. A me interessa fare il mio torneo e giocare bene. Poi la classifica verrà da sè. Sinceramente non mi interessa un granchè". Roberta ha detto di stare attraversando un buon momento di forma "Forse è l'anno in cui mi presento a Roma con le migliori prospettive".

Si apre in un sorriso largo così quando si parla di Sara Errani, sua compagna di doppio. "Ci prendiamo in giro, io le dico: ma come hai fatto a vincere 3 tornei, sei negata! Scherzi a parte, la nostra intesa non ha segreti. Giochiamo insieme da tanti anni, ti conosci sempre meglio e arrivi a capirti all'istante. E poi siamo grandi amiche, il che è un vantaggio". Dando un'occhiata alle possibili coppie olimpiche, ha menzionato quelle che saranno più ostiche in ottica-medaglia: "Certamente le sorelle Williams, poi Kirilenko-Petrova, Dulko-Suarez, le ceche Hlavackova-Hradecka e Raymond-Huber. Ci metterei anche la Srebotnik, ma non ha una compagna di alto livello. Cinesi? Non so, raramente le migliori giocano il doppio insieme, magari faranno un'eccezione per le olimpiadi!"