ROMA. I siparietti di Fognini e Pennetta con Tommasi e Clerici, gli occhiali di Lorenzi, la delusione della Errani, l’ottimismo della Knapp. L’Italian Day al Foro Italico.
Paolo Lorenzi gioca gli occhiali per ragioni di allergia
(La foto in home page è di Enrico Milani)
Dall’inviato a Roma, Riccardo Bisti – 17 maggio 2012
Prima della grande impresa di Andreas Seppi, avevano giocato cinque italiani. Alla vittoria di Flavia Pennetta si sono aggiunte le sconfitte di Lorenzi, Errani, Knapp e Fognini. Ecco – parola per parola – i pensieri dei nostri giocatori.
FABIO FOGNINI
(Granollers b. Fognini 6-3 6-4)
“Il vento non mi ha dato fastidio, e comunque c’era anche per lui. Non ci sono scuse, non è stata una bella partita. Sono abbastanza disgustato. Lui è stato intelligente, ma se al primo turno avevo fatto due passi in avanti, oggi ne ho fatto uno indietro”
“Sono entrato in campo teso, nervoso. L’ho anche detto al mio coach prima di scendere il campo. Ci tenevo e mi sarebbe piaciuto giocare contro Nadal. Ho fatto tanta fatica a entrare in partita, all’inizio non trovavo la palla. Nel secondo mi sono sollevato e l’ho perso per qualche episodio sfortunato”
“Ho lanciato la racchetta e ho perso la scommessa che avevo fatto a inizio anno. Se l’ho lanciata c’è un motivo. Mi dispiace che lei mi dica così. (rispondendo a Rino Tommasi, che gli aveva detto: “Si può lanciare anche senza motivo”). Ho perso la scommessa e mi ha dato fastidio perdere la partita. Ero sicuro che avreste tirato fuori questo argomento”
“Rischio di non qualificarmi per le Olimpiadi? Quando mi sono fermato, i Giochi sono diventati un obiettivo secondario. Dopo la finale a Bucarest è tornata una priorità. Ci proverò, ma se dovesse andare male la programmazione ne risentirà. Comunque dopo Parigi mi fermerò perché sto giocando molto e avrò bisogno di una pausa. Per me Wimbledon sarà importante: l’erba mi piace, ho giocato bene in passato e spero di farlo anche quest’anno”
SARA ERRANI
(Stosur b. Errani 6-3 7-5)
“Non sono soddisfatta, avrei potuto fare meglio. Non sono stata intelligente sul 3-2 nel primo, quando avevo due game a favore di vento e non li ho sfruttati. Ho rimpianti anche per come ho gestito lo scambio da fondo. Dovevo attaccarla più sul rovescio e variare maggiormente. Il pubblico aiuta, ma se si entusiasmano sul 15-15 può essere anche uno svantaggio”
“La cosa positiva di questa partita è che il risultato è dipeso anche da me. Devo crescere sul piano della convinzione. Devo capire che il mio livello di gioco è più vicino alle migliori rispetto a ciò che penso. La Stosur non era straordinaria, ho avuto le mie chance”
“Il vento era molto fastidioso per entrambe. Ha reso il campo molto veloce perché ha spazzato via la terra e a un certo punto sembrava di giocare sul cemento”.
KARIN KNAPP
(Cibulkova b. Knapp 6-3 4-6 6-1)
“Credo che nel terzo set, anziché 6-1 per lei, il punteggio avrebbe potuto essere 3-3. Lei ha alzato il livello, è stata molto brava e ha vinto tutti i punti importanti. Peccato per la palla break che mi avrebbe portato sull’1-1, dove abbiamo giocato un punto incredibile”.
“Nelle ultime 3-4 settimane ho alzato il livello. Mi porto a casa tanta fiducia, anche nel lavoro che sto facendo. E’ una conferma. Di certo devo migliorare su tante cose. Gioco al volo, rovescio, usare di più il lungolinea…più il livello sale e più le differenze diventano sottili”:
“Ho perso i punti importanti? Credo sia normale, tornando a giocare a certi livelli dopo tanto tempo, avere un po’ di difficoltà. Ma credo che il terzo set lo avrebbe perso anche la Knapp del 2008, lei ha giocato proprio bene”
PAOLO LORENZI
(Gasquet b. Lorenzi 6-3 6-1)
“Vorrei giocare altri 4-5 anni perché fisicamente mi sento bene. In verità non penso a quanto guadagno, so solo che mi piace giocare a tennis. Non penso al futuro. Alla facoltà di medicina sono indietro, non so se riuscirò a finire. E non so neanche se resterò nel mondo del tennis. Quando ci penserò sarà un problema, vuol dire che ho esaurito la mia carriera”
“Qui a Roma non ho giocato due grandi partite. Devo migliorare un po’ in tutto: servizio, dritto, volèe…ma non so se ce la farò. Sarebbe già importante riuscire a mettere in pratica in partita quello che faccio in allenamento”
“Per quest’anno vorrei chiudere in una posizione migliore rispetto all’83, mia miglior classifica di fine stagione. In verità non guardo molto classifica e punti, a quello ci pensa il mio preparatore atletico. Vorrei giocare lo Us Open, unico Slam dove non sono mai entrato in tabellone”
“Di solito a luglio ho un calo di rendimento. Sbagliando s’impara, per quest’anno ho già previsto una decina di giorni di stop ad agosto per ricaricare le batterie per il finale di stagione”
“Gioco con gli occhiali per il solito problema di allergia. Sono occhiali normalissimi, e devo dire che mi trovo proprio bene. Li ho provati per la prima volta una settimana fa e sono molto contento, temevo che giocare con gli occhiali fosse un problema. Di sicuro li utilizzerò fino a Wimbledon perché è una necessità, poi vedremo. Potrebbe anche diventare una scelta”
FLAVIA PENNETTA
(Pennetta b. Stephens 6-2 6-3)
A Gianni Clerici, che dice di non trovare la sua biografia: “Ti regalerò una copia con dedica. L’ha scritta una ragazza con cui ho passato tanto tempo insieme, ha conosciuto la mia famiglia, è venuta spesso a cena con me…tutte le bugie che ci sono sono piccole e inutili. In precedenza avevamo provato con un ragazzo, ma dopo 20 pagine abbiamo smesso perché non mi ero ritrovata in quello che leggevo”
“La Stephens può diventare molto forte, ha un gran fisico e buone doti tecniche. Il Campo Pietrangeli non mi aveva mai portato fortuna, speriamo che quest’anno le cose cambino. Per adesso ci ho vinto appena due partite. Credo di aver giocato meglio al primo turno”
“Aver lavorato bene fisicamente mi fa sentire meglio. So di aver lavorato nel modo giusto e sono a posto con la mia coscienza. Per me è importante, se mi capita di non giocare per 3-4 giorni mi sento in colpa. Anche tecnicamente mi sento ‘comoda’, in particolare sono contenta del servizio”
“La Cetkovska è una buona giocatrice, soprattutto sulla terra. Ha fondamentali solidi ed è completa. Non ti “sciocca” ma sa fare bene tutto. Ma preferisco non affrontare la Radwanska perché ci ho sempre perso. Ovviamente bisogna rispettare alla stessa maniera tutte le avversarie”
“Dicono che metto in palla le avversarie? Io penso solo a me stessa, perché se ragiono sulle altre vado in confusione. Se faccio le cose per bene posso vincere. Le Olimpiadi sono ancora molto lontane, negli altri sport è l’evento principale, noi non possiamo permettercelo: prima dei giochi abbiamo ancora due Slam…”
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...