ROLAND GARROS. Lo scozzese sembra essersi ripreso dai guai alla schiena ed elimina Giraldo. Monaco soffre cinque set per battere Raonic e si “regala” Nadal.
Juan Monaco ha vinto una bella maratona contro Milos Raonic
Di Cosimo Mongelli – 3 giugno 2012
Gli spettatori e gli addetti ai lavori, alla vigilia di Murray-Giraldo, sono colti da amletici dubbi. Qual è il vero Murray? Quello che, nella prima ora di gioco contro Niemienen, camminava in campo e si contorceva nel dolore come nemmeno Werther? O quello che è miracolosamente risorto, come Lazzaro, dopo l’entrata in campo del fisioterapista? E l’avversario di oggi, Il colombiano Giraldo, dovesse trovarsi di fronte la versione calvario dello scozzese, si impietosirà? I dilemmi sembrano essere fugati dopo pochi scambi. Andy, nonostante quell’espressione un po’ così, sembra non risentire più dei problemi alla schiena. Serve su percentuali altissime e non la fa vedere quasi mai a Giraldo. La parità tra i due nel primo set ha vita breve: Il colombiano sul 2 a 3 , 30 a 0, spegne l’interruttore e lo scozzese ne approfitta. Murray strappa il servizio all’avversario alla seconda palla break ottenuta e si porta a casa il set con irrisoria facilità, con due servizi conservati a zero e senza più alcun segno di vita da parte del colombiano. Inizia il secondo set e il copione sembra non dover riservare più alcuna sorpresa. L’assassino dell’incontro si è già scoperto e il break conquistato da Murray sul 2 pari ne è un ulteriore indizio. Sì, vero, Giraldo vende cara la pelle e va a conquistarsi la prima palla break dell’incontro proprio mentre Murray serve, sul 5 a 4, per il set. Ma l’occasione viene malamente sprecata con un dritto in rete e sempre con un dritto in rete il colombiano regala a Murray il punto del secondo set. E dopo nemmeno 70 minuti siamo 6-3 6-4. Encomiabile, comunque, il colombiano nel terzo set. Non ci sta a recitare il ruolo da sparring partner. Lotta 18 minuti per tenere il servizio d’apertura e si “arrende” solo sul 3 pari , alla terza palla break concessa. Finisce di lì a poco, con il solito pugnetto di Murray. Giraldo non può rimproverarsi nulla, al massimo prendersela con Niemienen.
Un bel confronto di stili quello sul campo numero due, tra Juan Monaco e Milos Raonic. L’argentino è sulla via del completo recupero dopo l’infortunio patito a Montecarlo, il talentuoso ragazzino canadese sembra pronto ad esplodere e i progressi sulla terra rossa sono sotto gli occhi di tutti. Il match parte equilibrato, pochissime occasioni da una parte e dall’altra per indirizzare il primo set in proprio favore. Il tiebreak è la più ovvia delle conclusioni e anche la parentesi dove si comincia ad intravedere del bel tennis. Fa tutto Raonic, nel male e nel bene. Va sotto di un minibreak, lo recupera e lo conquista a sua volta, sparacchia fuori un comodissimo dritto con Monaco battuto. Ma la volèè sul 5 pari con la quale si conquista il set point è da applausi e senza far tremare il polso, Milos, vince il primo set. Se il primo set è stato deciso da un ricamo, nel secondo set è una sciagura, sempre di Raonic, a porgli fine. Insensato il suo errore a porta vuota sul 2 a 3 30 pari che regala la palla break all’incredulo avversario. Si arriva al 5 a 4 e l’argentino, al servizio, ha bisogno di 4 set point per concludere il set. Raonic che non approfitta di una palla break e sulle numerose parità spreca facili occasioni forzando sempre esageratamente la pargoletta mano.
Il terzo set non cambia di una virgola in quanto trama. Milos fa l’incontro, dispensa regali e palle break ma, sfortuna di Monaco, anche giocate deliziose con le quali le annulla e strappa appalusi a scena aperta. Tutto in equilibrio sopra la follia fino al 5 a 4 per il canadese, servizio Monaco: ecco arrivare tre set point per Milos e , anche grazie ad una svista del giudice di linea, ecco sfumare il tutto. E’ il tiebreak, infine, a decidere anche questo set. Raonic va sul 4 a 1, dilapida il tutto senza ritegno ma sul 5 pari è Monaco a regalare il set point: Milos non trema ed è 7-6. All’inizio del quarto set, quando arriva la palla break per Raonic, sembra davvero finita. E invece è solo un illusione da poco. Monaco salva baracca e burattini ,strappa il servizio a Milos ritornato in modalità sciagurato e si porta facilmente sul 3 a 0 e quindi 4 a 1. Spreca anche due palle per un umiliante 5 a 1 ma alla fine il set è suo: 6 a 2. Tutto si decide al quinto. Raonic è chiaramente in riserva: annulla quattro palle break in un estenuante primo game, ne annulla una quarta nel terzo ma, alla quinta, deve cedere il servizio e quindi le sorti dell’incontro nelle mani dell’avversario. Ha pure due occasioni per rientrarci, in partita, il canadese. Le ultime che gli capiteranno. Monaco ne ha di più e Raonic, oltre il fiato, ha perso pure lucidità e fiducia. La sfida si risolve per 6 4 a favore dell’argentino, per un incontro che forse meritava un palcoscenico migliore.
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