ROLAND GARROS. Nella semifinale meno equilibrata dal 1986, Rafa massacra Ferrer 6-2 6-2 6-1 e vince la 51esima partita (su 52) al Roland Garros. In finale cercherà l’undicesimo Slam.
Rafael Nadal ha perso 35 game in tutto il torneo
Di Riccardo Bisti – 8 giugno 2012
Impressionante. Difficile trovare altri aggettivi per descrivere il modo in cui Rafa Nadal ha massacrato David Ferrer nella prima semifinale del Roland Garros. Un terrificante 6-2 6-2 6-1, stesso punteggio con cui lo spagnolo aveva superato Simone Bolelli al primo turno. Segno di una forma cresciuta in misura esponenziale nel corso del torneo. Si pensava che il Roland Garros 2008 fosse stato l’apice del dominio “rosso” di Nadal. Allora vinse il torneo senza cedere un set, perdendo appena 41 giochi in tutto il torneo. In finale massacrò Federer con un netto 6-1 6-3 6-0. Quest’anno, con quattro anni di corse in più sulle gambe, si presenta alla finale con soli 35 game persi. Difficilmente ne perderà meno di sei nella finale di domenica (o lunedì, visto che le previsioni meteo per il weekend sono tutt’altro che buone), ma c’è un forte profumo di restaurazione. Oddio, lo spagnolo non ha mai ceduto veramente lo scettro del Roland Garros. Nel 2009 ha perso contro Soderling ma non stava bene, tanto che dovette rinunciare a difendere il titolo a Wimbledon. Ma ha rischiato grosso l’anno scorso, quando Federer gli tolse di mezzo un Djokovic che lo stava battendo regolarmente. Quest’anno, chiunque vinca tra il serbo e lo svizzero, partirà sfavorito. Questo Rafa ha la grande capacità di migliorare anno dopo anno. Una volta è il rovescio in slice, un’altra il servizio, un’altra ancora il gioco di volo. Il tutto senza perdere un briciolo delle caratteristiche che lo hanno reso il più forte di sempre sulla terra battuta, con buona pace di Bjorn Borg (che peraltro si è già rassegnato).
La partita contro Ferrer è durata un’ora e quarantasei minuti, bloccate da uno stop per pioggia sul 6-2 4-1. Ferrer ha perso prima di cominciare. Le sue dichiarazioni erano improntate alla sconfitta: “Battere Nadal sulla terra è quasi impossibile. Gli puoi togliere un set, ma c’è una bella differenza tra vincere un set e portare a casa la partita”. Va bene predicare umiltà, ma qui si esagera. I sostenitori di “Ferru” (qualcuno c’è, credeteci) speravano che fosse pretattica, che il loro idolo avesse in mente un piano per azzeccare la sorpresa. Niente di tutto questo. La partita è durata tre game. Sul 2-1 Ferrer, Rafa ha dovuto cancellare due palle break. Nella seconda Ferrer ha comandato lo scambio, è sceso a rete e aveva una volèe facile facile, da appoggiare al di là della rete. Lo ha fatto, ma l’ha messa nell’unico punto dove Rafa l’avrebbe potuta prendere. Passantino e contro-volèe hanno dato il via a un terrificante parziale di 15 punti a 1 che ha dato il via al massacro. Non ci sono altri termini per descrivere il modo in cui si è sviluppato il match, con Nadal che giocava come se fosse in paradiso. Nel secondo set, addirittura, si è aggiudicato un punto dopo essere scivolato, tirando un colpo da seduto. Era una di quelle partite in cui gli riusciva tutto. Neanche la pioggia, sopraggiunta sul 6-2 4-1, ha dato una mano a Ferrer. Il grosso problema del valenciano sta nella mancanza di alternative al suo tennis. Fa benissimo quello che sa fare, ma non sa fare altro. E Nadal fa tutto meglio di lui. Se giocasse meglio le volèe…forse oggi avrebbe strappato un set, e il bilancio tra i due non sarebbe 16-4. Ma la differenza c’è tutta, e si è sentita anche sotto il cielo di Parigi.
In finale, Rafa andrà a caccia del settimo titolo al Roland Garros, l’undicesimo in tutto. Sarebbe molto significativo perché gli consentirebbe di agganciare un mito come Rod Laver. E’ inutile domandarsi quanti ne avrebbe vinti l’australiano senza gli otto anni da professionista: i numeri dicono questo, ed è uno dei tanti motivi di interesse in più. Come deto, la finale dovrebbe giocarsi domenica alle 15. Chissà che ne pensa Nadal, che alle 18 avrebbe molto piacere a guardarsi Spagna-Italia agli Europei di calcio. Spera di chiudere in meno di 3 ore contro Federer o Djokovic oppure si augura uno slittamento a lunedì? Dilemmi riservati solo ai campionissimi.
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