ROLAND GARROS. E’ il gran giorno della finale femminile. Sara Errani metterà cuore, gambe ed entusiasmo per fare l’ennesimo miracolo contro Maria Sharapova. Diretta Rai Due ed Eurosport alle 15.
Maria Sharapova e Sara Errani non hanno ancora vinto il Roland Garros
Di Riccardo Bisti – 9 giugno 2012
Se approcciamo la finale femminile del Roland Garros da un punto di vista razionale, tutto fa pensare a un successo di Maria Sharapova. La russa è più alta, più potente, più carismatica…più tutto. Volendo fare retorica a tutti i costi, potremmo dire che Sara Errani ha un cuore grosso così. Ma non è il caso. Perché non si arriva in finale al Roland Garros soltanto con il cuore. Se così fosse, il suo amico David Ferrer avrebbe già intascato 3-4 Slam. Sara è arrivata al match clou con pieno merito, battendo due ex campionesse di questo torneo (Ana Ivanovic e Svetlana Kuznetsova), nonché due top 10 (Angelique Kerber e Samantha Stosur). Partite vinte con la strategia, la qualità, persino il tocco. Quante giocatrici possono permettersi di rispondere con un dropshot al servizio dell’avversaria? Oppure di mettere i piedi sulla riga sui micidiali “kick-serve” di Samantha Stosur? Pochissime, forse nessuna. Sara Errani lo ha fatto ed è meritatamente in finale, a un passo dal successo più inaspettato nella storia del tennis italiano. Le vittorie di Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta e persino di Francesca Schiavone avevano un senso logico, razionale, gerarchico. Nessuno, proprio nessuno, ipotizzava un risultato del genere per la Errani. Come ha detto Stefano Meloccaro su Sky, la stessa “Sarita” avrebbe firmato col sangue per un piazzamento nei quarti, anche in virtù di un tabellone tutt’altro che facile. E invece…
E invece le ha battute tutte e adesso ritroverà la splendente Sharapova, desiderosa di suggellare la ritrovata leadership mondiale con il quarto Slam in carriera. Tra le due ci sono più centimetri di differenza che giorni di distanza. “Masha” è nata a Nyagan, in Siberia, il 19 aprile del 1987. Sette giorni dopo, a Bologna, nasceva la piccola Sara, 164 centimetri di coraggio contro i 188 della statuaria russa. Ma le differenze non finiscono qui. Se facciamo un sito sui siti ufficiali delle due giocatrici, alla sezione “sponsor” troviamo questa situazione: la Sharapova è testimonial Cole Haan, Evian, Head, Nike, Samsung, Tiffany&Co. e Tag Heuer. Brand prestigiosi, di portata mondiale. Sul sito della Errani, al contrario, sono menzionati Nike, Babolat, la società di consulenza Sport Lab, SuperTennis (che non è esattamente uno sponsor) ed RBM s.r.l, società che si occupa di macchinari ed impianti nel settore della ceramica e laterizzi. La RBM ha sede a Massa Lombarda, dove risiede la Errani. A leggere questi nomi, si potrebbe pensare che non ci sarà partita. Il bello del tennis, invece, è che ci si può sperare. Le due si sono affrontate da Bollettieri nel 1999. La Sharapova non se lo ricorda, la Errani si. Finì 6-0 6-1 per l’algida russa che qualche mese dopo avrebbe vinto l’Eddie Herr Championships.
Sul piano tecnico, Sarita dovrà fare del suo meglio nei colpi di inizio gioco. C’è un briciolo di preoccupazione per i colpi di inizio gioco. La Sharapova è una grande ribattitrice, mentre la Errani non ha certo il colpo migliore nel servizio. Contro la Stosur, la sua prima palla viaggiava a 136 km/h. La seconda a 110. “Masha” lo sa e cercherà di massacrarla sull’uno-due. Il servizio della Sharapova viaggia più forte (medie di 165 e 156 km/h nella semifinale contro la Kvitova), ma può andare fuori palla. Come negli ottavi contro la Zakopalova, quando ha tirato 12 doppi falli ed è rimasta in campo per oltre tre ore. Ma la Errani non è la Zakopalova: se il match dovesse diventare bagarre, l’azzurra avrebbe più di una chance. La Sharapova è favorita perché molto dipenderà da lei. Se servirà e risponderà bene finirà in due set, senza particolare lotta. Se invece dovesse entrare in un tunnel tecnico (scordiamoci quelli psicologici), potrebbe succedere di tutto. I bookmakers danno favorita la russa. Su Betfair la Sharapova si trova a 1,28, la Errani a 4,50. Difficile fare un pronostico, soprattutto quando manca la razionalità. Gli esperti internazionali, senza essere coinvolti emotivamente, si sono tutti schierati con la Sharapova. Noi cosa possiamo fare?
IL CAMMINO VERSO LA FINALE
SARA ERRANI
Primo Turno: d. Casey Dellacqua, 46 62 62 (1:52)
Secondo Turno: d. Melanie Oudin, 62 63 (1:14)
Terzo Turno: d. Ana Ivanovic, 16 75 63 (2:00)
Ottavi di finale: d. Svetlana Kuznetsova, 60 75 (1:33)
Quarti di finale: d. Angelique Kerber, 63 76(2) (1:39)
Semifinali: d. Samantha Stosur, 75 16 63 (2:04)
MARIA SHARAPOVA
Primo Turno: d. Alexandra Cadantu, 60 60 (0:48)
Secondo Turno: d. Ayumi Morita, 61 61 (1:00)
Terzo Turno: d. Peng Shuai, 62 61 (1:06)
Ottavi di finale: d. Klara Zakopalova, 64 67(5) 62 (3:11)
Quarti di finale: d. Kaia Kanepi, 62 63 (1:14)
Semifinali: d. Petra Kvitova, 63 63 (1:17)
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