Per la quinta volta in sette anni, Nadal perde nei quarti nel torneo seguente il Roland Garros. Ad Halle perde 6-3 6-4 da Kohlschreiber. Non è un campanello d’allarme.
Philipp Kohlschreiber è campione in carica ad Halle
 
Di Riccardo Bisti – 15 giugno 2012

 
I tifosi di Rafael Nadal possono stare tranquilli. La storia insegna che le sconfitte “erbivore” dello spagnolo nel primo torneo “post-Roland Garros” non condizionano la sua prestazione a Wimbledon. Sette anni dopo, Rafa è tornato a giocare ad Halle in virtù di un accordo triennale che lo ha allontanato dal Queen’s (dove il regime fiscale “Mi fa perdere soldi”) e si è arreso nei quarti al padrone di casa Philipp Kohlschreiber con il punteggio di 6-3 6-4. Lo spagnolo ha mostrato totale desuetudine all’erba. Al primo round contro Lukas Lacko gli era bastata la classe, ma contro il buon ”Kohli” non c’è stato niente da fare. Si è capito sin dai primi scambi che sarebbe stata dura. I precedenti dicevano 9-0 per Rafa (il primo risale addirittura a un future del 2002), ma il tedesco gli aveva sempre strappato un set lontano dalla terra battuta. Kohlschreiber è un tennista completo, sa giocare in tutte le zone del campo ed è particolarmente a suo agio sull’erba (rovinata) di Halle, torneo in cui è campione in carica (lo scorso anno battè in finale Philipp Petzschner) e dove vanta una finale e altre due semifinali. Kohli ha tirato otto ace e non ha avuto problemi nel primo set, vinto grazie a un break al secondo gioco. Nadal sembrava in una versione “work in progress”, sia sul piano fisico che su quello tecnico. Usava spesso il rovescio in slice, abbreviava gli scambi ma non era al top. In verità, il match avrebbe potuto girare nel quarto game del secondo set, quando sul 2-1 si è trovato 0-40 sul servizio di Kohlschreiber. Sciupate le tre palle break consecutive (le uniche di tutta la partita), Nadal ha perso il servizio sul 3-3 (aggravante: era avanti 40-15) e il match è scivolato via verso la conclusione. In semifinale, Kohlschreiber se la vedrà con il vincente di Berdych-Haas, ultimo match di giornata.
 
E' pressochè impossibile pensare che il vincitore del Roland Garros sia al top nei tornei erbivori della settimana dopo. Da quando gioca sull’erba, Nadal ha sette partecipazioni subito dopo Parigi, tutte dopo una vittoria (nel 2009, quando perse da Soderling, saltò l’intera stagione sull’erba). Il bilancio parla di una vittoria, un’eliminazione al primo turno e cinque sconfitte nei quarti di finale. La sconfitta di oggi, dunque, rientra nell’ordine delle cose. Nel 2008, dopo aver massacrato Federer in finale a Parigi, vinse il torneo del Queen’s battendo in finale Novak Djokovic. Nel 2005, subito dopo la prima vittoria a Parigi, andò ad Halle (unica partecipazione prima di questa) e si fece sorprendere all’esordio dal bombardiere Alexander Waske, oggi titolare di un’accademia ad Offenbach. Per il resto, solo eliminazioni nei quarti contro ottimi giocatori: Lleyton Hewitt, Nicolas Mahut, Feliciano Lopez, Jo Wilfried Tsonga e adesso Philipp Kohlschreiber. Rafa è consapevole di tutto questo e non era troppo deluso dopo la sconfitta. Il più arrabbiato sarà Ralf Weber, direttore del torneo, la cui delusione è solo in parte mitigata dalla vittoria di Kohlschreiber, uno dei beniamini del pubblico di Halle. Nadal dovrà giocare il doppio insieme a Marcel Granollers (con cui si è letteralmente “scontrato” durante il match di primo turno) contro i tedeschi Mayer-Kohlmann. Ma non è la stessa cosa. Al di là di questo, Rafa avrà 10 giorni per ricaricare le batterie in vista di Wimbledon. Ha troppa esperienza per non presentarsi al top con l’appuntamento di Church Road.