WIMBLEDON. La Vinci supera Mirjana Lucic e trova gli ottavi per la prima volta in carriera. Contro la Paszek può farcela. Serena rischia ma si salva con il servizio.
Negli ottavi, Roberta Vinci se la vedrà con Tamira Paszek
Di Riccardo Bisti – 30 giugno 2012
Finalmente ce l’ha fatta. Al 31esimo tentativo, Roberta Vinci ha raggiunto gli ottavi in uno Slam. La speranza si annusava nell’aria sin dalla compilazione del tabellone. Al terzo turno avrebbe dovuto affrontare Marion Bartoli, invece ha pescato quella Mirjana Lucic che ha alle spalle una storia incredibile a drammatica. Ma queste cose non dovevano interessare alla tarantina, incitata a gran voce da tutto il clan italiano in un angolo del campo 18, lo stesso dove 2 anni fa John Isner e Nicolas Mahut diedero vita al match più lungo nella storia. C’era anche Daniele Bracciali, suo compagno in doppio misto. Lo è a Wimbledon, probabilmente lo sarà anche alle Olimpiadi. Il 7-6 7-6 contro la Lucic ha confermato l’equilibrio tra le due giocatrici, già messo in mostra lo scorso anno nell’unico precedente. Stavolta la tarantina ha giocato meglio i punti importanti e ha meritato di vincere, in barba all’atteggiamento aggressivo (quasi intimidatorio) della Lucic. La croata usava la spada, mentre l’azzurra si affidava a un sapiente fioretto. I numeri parlano di un match quasi…maschile. In tutta la partita ci sono stati soltanto due break, in avvio di primo set. Per il resto grande tensione e concentrazione al servizio. Nei due tie-break, tuttavia, la Vinci è stata più brava. Nel primo le è bastato un minibreak per assicurarsi il parziale. Nel secondo avrebbe potuto chiudere prima, essendosi trovata in più occasioni a due punti dal match. Ma va detto che la Lucic ha avuto tre importanti palle break sul 5-5 che l’avrebbero mandata a servire per il set. Una volta passata la paura, la Vinci ha dominato il tie-break. Subito avanti 5-1, ha contenuto il ritorno della croata ed è volata tra le prime 16, dove avrà un match tutt’altro che proibitivo contro Tamira Paszek.
L’austriaca è emersa dalla seconda battaglia. Contro Yanina Wickmayer è rimasta a galla e ha siglato l’ottava vittoria consecutiva. Tamira ha vinto l’unico precedente, giocato due anni fa ad Hobart, ma la Vinci ha il tennis per metterla in difficoltà. Roberta, a dire il vero, può mettere in difficoltà chiunque. Solo che il suo gioco ha bisogno della massima condizione psicofisica per rendere al meglio. Francesco Cinà l’ha portata vicinissimo ai suoi limiti, ma forse esiste ancora qualche margine di miglioramento. Contro la Paszek dovrà giocare con attenzione e intelligenza, facendola muovere il più possibile. Nei quarti ci sarebbe la vincente di Ivanovic-Azarenka, che fanno paura ma che tutto sommato non sono imbattibili. E non stanno destando chissà qualche impressione. Intanto l’Italia festeggia: la Vinci si aggiunge a Giorgi e Schiavone, portando a tre le azzurre a livello di ottavi. Non era mai successo nella storia di Wimbledon, e il nostro paese sarà il più rappresentato a livello di “Last 16”, almeno tra le donne.
Mentre l’attenzione italica era tutta sulle nostre ragazze, sul Centre Court si è consumata la grande sofferenza di Serena Williams, salvata da un grande servizio contro Jie Zheng. Serena sembra lontana dell’esplosività dei giorni migliori, ma con un mucchio di grinta a 23 ace è riuscita a vincere con il punteggio di 6-7 6-2 9-7. Senza servizio avrebbe perso in due set, invece se l’è cavata. Ha cancellato le sei palle break concesse e ogni volta che è andata a servire per rimanere nel match (tre volte) ha tenuto il servizio a zero. Sul 2-3 nel terzo set ha tirato un ace degno di John Isner: la palla aveva talmente tanto effetto da scavalcare la sua avversaria, che l’ha presa con un sorriso. L’esultanza verso il suo clan (c’era anche Venus) la dice lunga sulla voglia di andare avanti in questo torneo. Però potrebbe avere problemi già nel prossimo turno, soprattutto se Yaroslava Shvedova dovesse ripetere la prestazione mostruosa sfoderata contro la Errani. Intanto si è definito il quadro completo degli ottavi nel tabellone femminile. Eccolo.
Sharapova-Lisicki
Clijsters-Kerber
Radwanska-Giorgi
Kirilenko-Kerber
S. Williams-Shvedova
Schiavone-Kvitova
Paszek-Vinci
Azarenka-Ivanovic
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