DAY 7. In campo tutti gli ottavi di finale, con tre italiane in gara. Vinci per la storia, Giorgi per la favola, Schiavone per l’impresa. Bel programma sul Campo 1.
Juan Martin Del Potro non ha mai raggiunto i quarti a Wimbledon
 
Di Riccardo Bisti – 2 luglio 2012

  
Sabato ne abbiamo prese otto su dodici. Non sarebbe male se non avessimo sbagliato i tre pronostici sulle italiane. Avevamo dato vincente la Errani, mentre invece sono passate Schiavone e Vinci. Per il resto abbiamo dato troppa fiducia a Goffin, mentre il pronostico migliore è stato quello di Serena-Zheng. Anche Ferrer-Roddick è stato letto piuttosto bene. Oggi ci avventuriamo tutti i 16 match di singolare. Difficile ipotizzare sorprese, allora siamo andati sulla scheggia impazzita Giorgi anche per ragioni campanilistiche. Crediamo che Del Potro possa far valere l’artiglieria contro Ferrer, mentre riteniamo di poter dare fiducia a Serena Williams nonostante le difficoltà del match precedente.
 
FEDERER-MALISSE
A inizio carriera, il belga aveva creato più di un grattacapo a Federer. Lo ha battuto in Coppa Davis nel 1999, poi lo aveva costretto al quinto a Wimbledon 2001. Con il tempo, lo svizzero ha risolto questo enigma. Tuttavia Xavier riesce ad elevare il suo livello ogni volta che si gioca a Wimbledon. Offrirà splendide giocate e potrebbe portare via un set, ma niente di più. Lo svizzero è troppo carico all’idea di vincere il torneo e tornare numero 1. E i cinque set contro Benneteau lo hanno messo in allarme.
Federer in quattro set.
 
IVANOVIC-AZARENKA

Quinto scontro diretto, il primo sull’erba. La Azarenka si è presentata a Wimbledon senza una preparazione specifica ma ha destato una buona impressione, migliore rispetto alla Ivanovic. A parità di rendimento, fa la differenza la cattiveria agonistica. E in questo la bielorussa è superiore.
Azarenka in due set.
 
DJOKOVIC-TROICKI

Se escludiamo quello “strano” precedente allo Us Open, in cui Troicki sciupò due set di vantaggio, “Nole” è troppo più forte e non patisce neanche un po’ il connazionale. L’erba, inoltre, non è la migliore superficie di un Troicki che ha rischiato di uscire sia con Granollers che con Klizan. Vincerà Djokovic in scioltezza.
Djokovic in tre set.
 
SHARAPOVA-LISICKI

Replay della semifinale 2011. Allora vinse “Masha” in due set. In Australia, la tedesca ha conquistato un set ma non la partita. A inizio torneo, “Bum Bum Bine” non sembrava così competitiva ma se l’è sempre cavata. Perderà ma non verrà travolta. Andrà vicina a conquistare un set, ma non ce la farà.
Sharapova in due set.
 
MURRAY-CILIC

Sull’erba hanno giocato in Coppa Davis e vinse Murray in cinque set. Molti ricordano l’episodio dello Us Open 2009, quando lo scozzese era tra i favoriti del torneo e venne (inspiegabilmente) battuto in tre set. Cilic sta bene, ha trovato un ottimo feeling con l’erba ma pagherà le oltre cinque ore contro Querrey. Inoltre Murray gli presenterà problematiche diverse rispetto all’americano. Giocherà una partita dignitosa, ma nei quarti ci va Murray.
Murray in quattro set.
 
FERRER-DEL POTRO

Spagnolo avanti 4-2 negli scontri diretti. Ne troviamo uno anche sull’erba, ma risale al 2008. Il match verrà impostato tatticamente come se si giocasse sul cemento, con Del Potro in cerca del vincente e Ferrer pronto a contrattaccare. Lo scorso anno, “Palito” giocò un’ottima partita contro Nadal. Sta crescendo sull’erba e può farcela. Un quarto contro Murray sarebbe molto affascinante. Sottovalutare Ferrer è un delitto, ma l’argentino ha le armi che sono mancate a Roddick.
Del Potro in quattro set.
 
SERENA WILLIAMS-SHVEDOVA

A Toronto 2009, la kazaka fece cinque game. Ma siamo onesti: se gioca come contro la Errani, e Serena ripete il match contro la Zheng, vince la Shvedova. Ma con i “se” non si scrive la storia. L’americana ha le armi che mancano alla Errani, a partire da un servizio devastante. E poi “Slava” non è un mostro di continuità. Stiamo con Serenona.
Wiliams in due set.
 
RADWANSKA-GIORGI

Difficile mischiare speranze e razionalità. La Radwanska è un’asticella forse troppo elevata per la Giorgi, ma la storia dello sport è piena di campioni che sono emersi proprio da situazioni del genere. Per battere la Radwanska bisogna prenderla a pallate, senza paura né pietà. Camila ha i colpi e il carattere per riuscirci. Che poi ci riesca sul serio è un’altra storia. Ma potrebbe farci divertire. E noi rischiamo.
Giorgi in tre set.
 
TSONGA-FISH

Lo scorso anno giocarono un bel match allo Us Open, vinto in cinque set dal francese. Ed era il miglior Fish di sempre. Adesso i margini sono cresciuti a favore del francese. Il fisico è a posto, la semifinale non gli può sfuggire. Il serve and volley di Fish creerà equilibrio, ma non sarà sufficiente a ribaltare il pronostico.
Tsonga in quattro set.
 
SCHIAVONE-KVITOVA

Francesca deve essere contenta di aver vinto 3 partite che fino a due mesi fa avrebbe perso. Lo scoglio Kvitova, sinceramente, ci sembra troppo duro. La ceca, come le grandi campionesse, sta trovando la forma durante il torneo. Sulla terra battuta sarebbe un’altra storia, ma l’erba esalta l’artiglieria pesante. Non vediamo grandi sbocchi per la Schiavone, che comunque eviterà di essere travolta.
Kvitova in due set.
 
KERBER-CLIJSTERS

Match complicatissimo. Da una parte il grande stato di forma della tedesca, dall’altro l’infinita classe della belga. Da quando è diventata una giocatrice “vera”, la Kerber non fa altro che sorprendere. I suoi schemi sono semplici ed efficaci e sembra forte anche sul piano mentale. Ipotizziamo un terzo set, dove la tenuta fisica potrebbe essere decisiva. E allora andiamo sulla più giovane.
Kerber in tre set.
 
GASQUET-FLORIAN MAYER

Il francese è più forte. Mayer si difende bene sull’erba, ma per poco non perdeva contro Janowicz. Richard si è scrollato di dosso le attese di qualche anno fa e gioca più tranquillo, consapevole di limiti e qualità. Contro il tedesco farà valere le qualità in vista di un quarto-champagne contro Djokovic.
Gasquet in tre set.
 
PASZEK-VINCI

L’austriaca viene da otto vittorie consecutive ed è pure baciata dalla fortuna, che le ha dato una grossa mano contro Wozniacki e Wickmayer. Il proverbio dice che non c’è due senza tre, ma la Vinci ha le armi per metterla in difficoltà. L’azzurra dovrà tenerla lontana dalla piazzola di tiro e non farle giocare due palle uguali. Lo può fare, ma non deve farsi travolgere dal pensiero di una partita che vale una carriera. Difficilmente, infatti, avrà una chanche così ghiotta di arrivare nei quarti di uno Slam. Proviamo a darle fiducia.
Vinci in tre set.
 
KIRILENKO-PENG

Match importante per entrambe, di difficile lettura. La cinese sta credendo match dopo match, ma anche la Kirilenko è in palla. E poi l’assidua frequentazione del doppio le darà una mano negli schemi da erba. Andiamo con la russa.
Kirilenko in due set.
 
BAKER-KOHLSCHREIBER

Il tedesco è in forma smagliante e per lui è un’occasione unica, forse irripetibile. Il suo tennis si sposa perfettamente coi prati, per questo lo vediamo leggermente favorito con il miracoloso Baker. Che farà ottime cose sul cemento americano. La vittoria contro Nadal ad Halle ha regalato a “Kohli” anche quel pizzico di fiducia che gli mancava.
Kohlschreiber in quattro set.
 
ISTOMIN-YOUZHNY

Relegati sul campo 18, il russo e l’uzbeko daranno vita a un interessante contrasto di stili. Peccato, perché in questo match avrebbe potuto essere Andreas Seppi. I precedenti non dicono granchè, ma il russo ha più classe. Se è riuscito a restare concentrato contro Tipsarevic, dovrebbe farcela anche contro Istomin.
Youzhny in tre set.

PRONOSTICI TOTALI: 81
PRONOSTICI GIUSTI: 60
PRONOSTICI SBAGLIATI: 21