WIMBLEDON. Per due set la Schiavone ha fatto credere nell'impresa. Poi, persa 7-5 la seconda frazione, è crollata contro una Kvitova che nora punta a difendere il titolo 2011 DI LORENZO CAZZANIGA
La Schiavone ha lottato alla pari contro la campionessa in carica
di Lorenzo Cazzaniga – 2 luglio 2012
Per due set l'impresa è apparsa più che probabile. Contro una Kvitova apparsa la brutta copia di quel fenomeno che ha dominato la scorsa edizione dei Championships, la Schiavone è stata brava a metterle pressione, a variare il gioco. E a rimanere attaccata ai suoi turni di servizio contro una giocatrice che le stava regalando tanto. Dopotutto, la Kvitova è così, prendere o lasciare: in buona giornata ti lascia spesso a tre metri dalla palla, ma se la luna è storta, può regalarti il match. Oggi è successo per (quasi) due set: poi sul 6-4 Schiavone, 6-5 Kvitova, il match è girato: i tentativi di uno-due della ceka hanno preso a centrare il campo piuttosto che i teloni di fondo, ed è subito calata la notte. Ci si aspettava quantomeno una reazione da parte della Schiavone all’inizio del terzo set, ma, complici qualche doppio fallo di troppo (comunque “suggerito” dalla posizione molto aggressiva della Kvitova in risposta), la milanese è andata subito sotto di due break, prima di cedere 6-1.
Il bicchiere mezzo pieno è dato dalla condizione attuale della Schiavone che appare decisamente migliore rispetto a quella di un paio di mesi fa, anche se per tornare nella top 10, serve compiere un ulteriore salto di qualità (e magari anche due…). Per quanto riguarda la Kvitova, al prossimo turno affronterà Serena Williams, uscita vincitrice dall’ennesima battaglia contro la Shvedova, in quella che qualcuno già indica come la finale anticipata, dopo la clamorosa eliminazione di Maria Sharapova da parte di Sabine Lisicki. In realtà, come spesso accade in campo femminile, il pronostico resta molto aperto. Ma se la Kvitova dovesse ritornare a giocare su livelli accettabili, la favorita potrebbe essere proprio lei.
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