Lo spagnolo, medaglia d'oro in carica, non recupera dalla tendinite al ginocchio e salterà il torneo olimpico. "E' uno dei momenti più tristi della mia carriera"
Rafael Nadal con la medaglia d'oro olimpica. Una scena che non rivedremo a Londra

 Di Riccardo Bisti – 19 luglio 2012

Qualche giorno fa gli avevano consegnato la bandiera spagnola. L'avrebbe dovuta portare durante la Cerimonia inaugurale di Londra 2012
. Rafael Nadal rideva, era contento, onorato. Ed era sicuro che a Londra se la sarebbe giocata con tutte le forze. Sul suo sito ufficiale si era fatto ritrarre mentre faceva un po’ di cyclette. Insomma, tutto lasciava presagire a un tranquillo planare verso i Giochi. Le ultime dichiarazioni erano allarmanti, ma non troppo. Al massimo, si pensava, può essere in ritardo di condizione. Invece il problema è più grave, profondo, preoccupante. Con un annuncio-shock, lo spagnolo ha informato che non andrà a Londra. Il dolore ai tendini rotulei del ginocchio gli impedirà di giocare. “Non sono in condizione di competere a Londra, e per questo non viaggerò con la delegazione spagnola”. Il suo posto in singolare verrà preso da Feliciano Lopez, mentre non è ancora deciso chi giocherà il doppio insieme a Marcel Granollers. In Spagna sono disperati, e stanno già pensando a chi potrà portare la bandiera. Il primo indiziato dovrebbe essere il regatista Iker Martinez, oro ad Atene e argento a Pechino. Altrimenti potrebbero scegliere il campione NBA Pau Gasol, peraltro buon amico di Nadal.
 
Durante Wimbledon, Nadal si è sottoposto a un paio di ecografie. L’obiettivo era capire le ragioni del dolore a entrambi i tendini rotulei, in particolare quello del ginocchio sinistro. Il problema gli aveva già impedito di giocare la semifinale a Miami. Rafa ha preso antinfiammatori e ha usufruito di una macchina di termoterapia. “A Londra abbiamo lavorato affinchè la situazione non peggiorasse – rivelano a “El Pais” fonti vicine a Rafa – ma non è migliorata”. Dopo la clamorosa eliminazione contro Lukas Rosol, Rafa ha incontrato il medico Angel Cotorro e Iker Sanchez, lo stesso che lo ha sottoposto a dolore iniezioni. Si era deciso di interrompere gli allenamenti per 15 giorni, periodo in cui è andato a pescare, ha passato tempo con la famiglia e si è concesso più di un tuffo in piscina. Subito dopo ha iniziato a lavorare in palestra, concentrandosi soprattutto sulla cyclette. La speranza era essere pronto per Londra, dove avrebbe giocato sull’erba, superficie non così pericolosa per le articolazioni. Niente da fare. “Devo pensare ai miei compagni, non posso essere egoista e devo pensare al bene dello sport spagnolo, specialmente al tennis, e lasciare strada a un compagno meglio preparato e che sia in condizioni di competere” ha detto Nadal tramite un comunicato “Ho fatto tutto il possibile, ma non è bastato. Oggi è uno dei giorni più tristi della mia carriera perché abbandono uno dei miei sogni e, forse, il momento più speciale: essere il portabandiera della Spagna ai Giochi Olimpici. Per questo potete immaginare quanto sia stata dura prendere la decisione”.
 

Superato lo shock emotivo per una notizia inattesa, bisogna pensare al futuro. Quale sarà il futuro di Nadal? Se ha deciso di non partecipare alle Olimpiadi, significa che nelle sue ginocchia c’è davvero qualcosa che non va. E’ una situazione simile a quella di tre anni fa, quando perse da Soderling al Roland Garros e poi fu costretto a saltare Wimbledon. Uno stop di due mesi che poi fu cancellato da un grande 2010. Ma oggi Rafa ha tre anni in più di corse e scatti sulle gambe. Per lui deve essere un momento terribile: lo sa bene chi ha letto la sua autobiografia, in cui parla dei successi ma anche dei periodi difficili, quando gli infortuni lo hanno obbligato a stare fuori dai tornei a cui teneva di più. Dalla frattura da stress al piede che l’ha colpito nel 2004 fino ai tanti problemi al ginocchio. Lo spagnolo ha avuto (anzi, sta avendo) una carriera spettacolare, leggendaria, ma il suo corpo sta iniziando a chiedergli il conto. E’ ai massimi livelli da sette anni, ma quanto può durare? Se ha deciso di non giocare sull’erba, potrà esserci sul cemento? Subito dopo le Olimpiadi c’è il Masters 1000 di Toronto, poi Cincinnati, poi lo Us Open, poi la semifinale di Davis. La stagione è ancora nel vivo e Nadal è pieno di dubbi. Come sempre, il comunicato non offre alcun dettaglio sulle sue condizioni. Nei prossimi giorni, tuttavia, dovrà per forza emergere una risposta alla domanda: “Come sta Rafa?”.