I tennisti francesi lasciano il Villaggio Olimpico perché è troppo distante da Wimbledon. “Fare 90 minuti di viaggio è una follia”. Qualcuno, come Kim Clijsters, salterà la cerimonia inaugurale.
Jo Wilfried Tsonga firma autografi ai soldati britannici

Di Riccardo Bisti – 27 luglio 2012

 
Il Villaggio Olimpico è una sorta di lasciapassare nell’elite dello sport. E’ una realtà unica, bellissima, ma non sempre funzionale alle esigenze degli atleti. Roger Federer, per esempio, ha detto da tempo che non avrebbe alloggiato al Villaggio perché sarebbe stato troppo impegnativo. “Manterrò la stessa routine di un torneo qualsiasi. Oggi sono sposato, ho messo su famiglia…non posso più permettermi di fare certe cose!”. In realtà, stare al Villaggio è molto faticoso per gli atleti più famosi. Non è snobismo: uno come Federer non può permettersi di andare alla mensa senza essere “placcato” per una foto un autografo. E’ uno degli effetti collaterali della notorietà: entro un certo limite sono piacevoli, ma poi…In verità, gli standard di vita del Villaggio Olimpico sono decisamente più bassi rispetto a quelli a cui sono abituati i tennisti. Nei tornei ATP c’è l’ospitalità in alberghi di lusso, transportation a disposizione… il tenore di vita non è niente male. Non tutti la pensano come Andreas Seppi: stimolato sull’argomento, il numero 1 azzurro ha ricordato i primi anni di carriera, in cui giocava i tornei minori ed alloggiava in posti non esattamente a cinque stelle.
  
Una delle curiosità dell’ultim’ora è la decisione del team tennistico francese: Jo Wilfried Tsonga e compagni hanno abbandonato il Villaggio. Ma il problema, a quanto pare, è solo logistico. A due giorni dall’inizio del torneo, i francesi si sono spostati in una casa vicino a Wimbledon. “Siamo delusi dal fatto che Wimbledon sia la sede di gioco più lontana dal Villaggio Olimpico – ha detto Michael Llodra – lo abbiamo lasciato, con tristezza, nella mattina di giovedì. Non è possibile, è troppo scomodo. Lo abbiamo fatto per tre giorni ma non si poteva andare avanti così”. Llodra è testa di serie numero 2 nel tabellone di doppio, in cui farà coppia con Jo Wilfried Tsonga: “A Pechino non abbiamo avuto problemi a stare nel Villaggio perché era a 300 metri dallo stadio. A Londra c’è un’ora e mezzo di viaggio. Non siamo venuti a Londra per fare le comparse, ma vogliamo lottare per una medaglia”. Llodra ha comunque detto che i tre giorni assieme agli altri atleti sono stati semplicemente “magici”. “Le Olimpiadi sono una manifestazione che va oltre a tutto il resto. Fai la coda al ristorante e davanti a te possono esserci Tony Parker e Michael Phelps. E’ semplicemente incredibile”.
 
La pensa come lui Richard Gasquet. “E’ un evento unico, il self service è enorme. E’ un altro mondo, ma a Wimbledon torniamo a vivere la nostra routine”. Il francese allenato da Riccardo Piatti ha preso in affitto una casa con Jo Wilfried Tsonga e Gilles Simon. “E’ un peccato, ma penso che andare in zona Wimbledon sia stata la scelta giusta – aggiunge Tsonga – essere in mezzo alla confusione è bello ma toglie molte energie. Ovviamente ci sarebbe piaciuto restare nel Villaggio ma per giocare è meglio stare a Wimbledon”. I francesi non hanno neanche la certezza di partecipare alla Cerimonia Inaugurale. Prima volevano sapere se avrebbero giocato il primo turno sabato o domenica. A parte Julien Benneteau, che andrà allo Stadio Olimpico “qualsiasi cosa accada”. “Ma si, abbiamo mantenuto alcune stanze nel Villaggio. Se devo giocare sabato mattina dormo lì, faccio colazione con Tony Parker e poi scendo in campo!” Ha detto con una risata. C’è il rischio che lo debba fare per davvero, perché il suo match contro Youzhny è stato collocato come secondo sul campo 7 a partire dalle 11.30 locali. Mancherà alla Cerimonia anche Kim Clijsters: “E’ troppo vicina all’inizio del torneo. Vorrei riposarmi, è meglio evitare di fare sforzi, soprattutto con questo caldo”. In effetti è una scelta saggia, giacchè il suo match contro Roberta Vinci inaugurerà il programma sul Campo 2.