Niente da fare per la Pennetta, superata agevolmente da Petra Kvitova. Adesso l’Italia si affida ai tabelloni di doppio. Federer soffre per un set, poi la pioggia gli dà una mano.
Flavia Pennetta ha raccolto tre giochi contro Petra Kvitova
Di Riccardo Bisti – 1 agosto 2012
Senza grandi rimpianti, l’Italia del tennis esce da tutti i tabelloni di singolare. Non c’era bisogno di Nostradamus per capire che i nostri tennisti non avrebbero avuto chance nelle gare individuali. L’ultima ad arrendersi è stata Flavia Pennetta, spazzata via in un’ora di gioco da Petra Kvitova, campionessa di Wimbledon 2011 (e semifinalista quest’anno). C’erano un paio di appigli per sperare: intanto i precedenti, che vedevano la Pennetta avanti 3-2 (anche se aveva perso gli ultimi due, e comunque piuttosto datati), e poi un presunto problema fisico della ceca. Un dolorino agli addominali le aveva consigliato di lasciar perdere il doppio misto. Invece è sembrata in gran spolvero, gasata e motivata come non mai. Quando deve rappresentare la Repubblica Ceca diventa irresistibile. Lo scorso anno ha sigillato il trionfo in Fed Cup, quest’anno ha guidato le compagne in semifinale (battendo Errani e Schiavone nella semifinale contro l’Italia) e oggi sembrava esaltata da uno sparuto gruppo di tifosi cechi, armati di sorrisi e bandiere del suo paese. A vederle giocare, ci si domandava: “Ma come ha fatto a perdere tre volte con la Pennetta?”. Non vogliamo sminuire l’azzurra, semplicemente il suo tennis sembra cucito addosso a quello della Kvitova. Sul ritmo non c’era verso di metterla in difficoltà, e bastava accorciare di un metro per subire il vincente. Alla fine saranno 30 (a fronte di 11 errori gratuiti). Inoltre le ceca è stata inavvicinabile al servizio per tutto il primo set, quando ha perso la miseria di due punti. Nel secondo set, un break in avvio indirizzava definitivamente la partita. Flavia aveva una palla break per salire 1-1, non la sfruttava e si trovava 0-5 in un amen. Nell’ultimo game ha dato tutto, procurandosi ben cinque palle break per evitare il cappotto, ma non c’era niente da fare. Questa Kvitova è “troppo” per la Pennetta, in tutti i sensi.
Una sconfitta senza rimpianti. La speranza è che l’azzurra riesca a togliersi di dosso le scorie psicologiche e torni in campo carica e motivata per la prosecuzione del doppio. Insieme a Francesca Schiavone, giocherà contro il duo di Taipei Chuang-Hsieh. Sarà fondamentale partire bene: una partenza sprint potrebbe significare un rapido passaggio ai quarti di finale, ai piedi della zona medaglie, dove ci sarebbe un duo temibile ma non imbattibile: le ceche Hradecka-Hlavackova. Già quattro anni fa, Flavia e Francesca erano andate ad un passo dalle prime quattro prima di perdere un brutto match contro le sorelle Bondarenko. Anche la giornata di oggi è stata condizionata da un breve stop per pioggia. Sotto il tetto del centrale, Serena Williams ha spazzato via Vera Zvonareva con un netto 6-1 6-0. L’americana continua a dominare con il servizio, perdendo appena sette punti in sei turni di battuta. Meglio di così…In campo maschile, qualche problema per Roger Federer. Lo svizzero ha sofferto per un set contro Denis Istomin. L’uzbeko ha giocato senza paura sul Campo 1 e per poco non portava a casa il primo set. Non è azzardato dire che Federer sia stato aiutato dalla pioggia. Dopo un discreto inizio (subito 3-0), il numero 1 ATP si è fatto riprendere e il match è stato sospeso sul 5-5. Al rientro, ha annullato tre delicate palle break e ha dato il via a un parziale di cinque giochi consecutivi che gli hanno permesso di chiudere senza altri patemi. Nei quarti attende il vincitore di Isner-Tipsarevic. Il match contro l’americano sarebbe particolarmente delicato, avendoci perso in Coppa Davis qualche mese fa (anche se si è preso la rivincita a Indian Wells).
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...