CINCINNATI. La Williams lascia tre giochi alla Errani, a disagio sul cemento. Sul veloce è penalizzata dal servizio. Dopo mesi di sorprese, avanti (quasi) tutte le favorite.
Venus Williams ha ancora picchi di rendimento molto elevati
Di Riccardo Bisti – 17 agosto 2012
Neanche la presenza rassicurante e grintosa di coach Pablo Lozano è servita a Sara Errani per contenere il ciclone Venus Williams, vero e proprio incubo della sua estate. Alle Olimpiadi non poteva chiamare il coach in campo, a Cincinnati si. Il risultato non è cambiato: 6-3 6-0 per Venus, mai così positiva da quando ha scoperto di avere la Sindrome di Sjogren. L’americana ha imparato a gestirsi, a comportarsi nel modo giusto…e i risultati si vedono. Se a questo si aggiunge il cemento americano, superficie amica per antonomasia, si spiega un risultato molto severo. Risultato che non avrebbe fatto scalpore senza lo splendido salto di qualità della Errani versione 2012. Adesso che è una top 10 le sconfitte sono meno attese, più fragorose. Lei lo sa benissimo, lo sapeva anche ai tempi del Roland Garros. E siamo certi che non si farà travolgere dalla pressione. Il problema è che la Williams ha una velocità di crociera troppo alta e serve molto meglio. Dal “basso” dei suoi 164 centimetri, la Errani fa quel che può ma il suo servizio è troppo attaccabile. “Cerca di giocare profondo con il dritto ed essere aggressiva con il rovescio, anche prendendo dei rischi” le diceva Lozano al cambio di campo sul 4-1. Il gioco ha funzionato fino al 6-3 finale, anche se nei turni di battuta dell’americana non c’era nulla da fare. “In fondo hai perso il set con un solo break, le hai messo qualche dubbio – ha continuato il coach spagnolo a fine set – sulla sua seconda palla devi subito prendere in mano il gioco e farla muovere il più possibile”. Consigli giusti, ma un break in avvio di secondo set metteva in ghiaccio la partita. Sul punteggio di parità, la Errani commetteva un doppio fallo, seguito da un rovescio lungolinea con cui Venus prendeva il largo. Un ace spediva Venere nei quarti e cancellava l’Italia dai tabelloni di singolare a Cincinnati. Questa Venus ha impressionato, anche se andrà rivista. In fondo, contro la Scheepers era andata al terzo…La brutta giornata della Errani continuava in doppio, dove insieme a Roberta Vinci hanno perso dalle ceche Hlavackova-Hradecka, le uniche (oltre alle sorelle Williams) che quest’anno hanno un bilancio favorevole con le nostre.
Il resto del tabellone femminile, prima che arrivasse la pioggia a scombinare il programma, non ha offerto alcuna sorpresa. Il match più interessante è stato quello tra Agnieszka Radwanska e Sloane Stephens. La giovane americana ha proposto un’accanita resistenza e per poco non superava la numero 1 del tabellone, peraltro sempre più vicina alla leadership WTA. Bene anche Serena Williams, che continua nella striscia positiva. L’ultima sconfitta resta l’incredibile match contro Virginie Razzano al Roland Garros. Il 6-4 6-3 a Urszula Radwanska non offre grandi indicazioni, mentre sarà ben più interessante la sfida contro Angelique Kerber, “Miss Continuità” del 2011. Bene anche Kvitova e Stosur, con la ceca che si sta adattando al caldo umido degli States e l’australiana che – zitta zitta – sta trovando la condizione giusta prima dello Us Open, in cui sarà chiamata a una difficile riconferma. Se Na Li e Caroline Wozniacki dovessero vincere i loro match di ottavi, a livello di quarti avremmo tutte le più forti più Venus Williams. Le uniche assenti – almeno secondo la classifica – sarebbero Errani e Bartoli, oltre ad Azarenka e Sharapova (che a Cincinnati non ci sono andate per niente). E’ un segnale importante: dopo un periodo di anarchia, la leadership del tennis femminile si sta lentamente stabilizzando. Il tempo ci dirà se è un bene o un male.
WTA CINCINNATI – Quarti di finale
Agnieszka Radwanska vs. Li o Larsson
Samantha Stosur vs. Venus Williams
Petra Kvitova vs. Wozniacki o Pavlyuchenkova
Angelique Kerber vs. Serena Williams
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