La showman Gabriella Carlucci, oggi deputato in parlamento, ha diffuso un comunicato stampa in cui si felicita per le prestazioni di Sara Errani e Roberta Vinci allo Us Open. Il comunicato recita così:
"Gli italiani sono spesso accusati di essere dei rinunciatari, ma Sara Errani e Roberta Vinci, con le due storiche vittorie di ieri agli Us Open, hanno dimostrato come con spirito di sacrificio, rinunce e duro allenamento si possano raggiungere risultati quasi insperati. Due trionfi ottenuti grazie ad un tennis che quasi non esiste più ai nostri giorni, un gioco su un fondo veloce su cui gli italiani non sono ancora abituati a giocare, la vittoria della Vinci sul numero due del mondo Agnieszka Radwanska, hanno ribadito la superiorità strategica del gioco italiano.Una superiorità raggiunta non solo grazie alle capacità delle ragazze italiane che hanno combattuto con il coltello tra i denti, ma anche ai continui sacrifici. Ancora un ringraziamento a queste due bravissime giocatrici, esempi di come anche gli italiani possono raggiungere con spirito di rinuncia, che in questi tempi difficili viene chiesto loro, traguardi inimmaginabili. Nello sport così come nelle difficoltà di tutti i giorni."
Preso atto della soddisfazione dell'onorevole, da sempre appassionata del nostro sport, ci si domanda come mai le felicitazioni dal mondo politico arrivino sempre a seguito di successi e mai dopo difficoltà e sconfitte. Oltre alle parole, dai politici ci si aspetterebbero i fatti. La politica ha un ruolo chiave, perchè potrebbe rendere più importante lo sport e l'educazione fisica in ambito scolastico. In Italia, purtroppo, siamo dietro anni luce rispetto ad altri paesi dove lo sport è parte integrante del percorso formativo. In Italia l'educazione fisica viene considerata una materia di Serie B, con appena due ore settimanali, peraltro di scarsa qualità. I problemi dello sport italiano – non solo del tennis – nascono anche da lì.