L’Australian Open aumenta il montepremi a oltre 30 milioni di dollari. Le trattativa non sono finite, ma dovrebbe essere scongiurato il rischio boicottaggio. E’ un precedente pericoloso?
Craig Tiley a colloquio con i giornalisti durante il lancio dell’Australian Open 2013
Di Riccardo Bisti – 2 ottobre 2012
Si dice che la paura fa novanta. E allora, pur di non correre rischi, gli organizzatori dell’Australian Open hanno deciso di accontentare le richieste dei giocatori e garantire un maxi-aumento di montepremi. Il primo Major stagionale metterà in palio la bellezza di 31,1 miliori di dollari, con una aumento di 4,15 milioni. Si tratta del più sostanzioso aumento nella storia del torneo. Un incentivo che dovrebbe convincere tutti (ma proprio tutti) ad andare a Melbourne, alla faccia dei propositi di boicottaggio ventilati nelle scorse settimane. Craig Tiley, direttore del torneo, ha anche aggiunto di essere stato in contatto con Nadal, e ha detto: “Aspettatevi Rafa tra le più grandi storie di gennaio, tra le quali ci sarà la difesa del titolo di Novak Djokovic, le sfide di Roger Federer e le ambizioni del campione dello Us Open Andy Murray”. I giocatori avevano minacciato uno sciopero se il torneo non avesse aumentato i premi, in particolare per gli sconfitti al primo turno. “Siamo orgogliosi di aver fatto registrare il record di prize money – ha continuato Tiley – stiamo dando una mano ai giocatori di bassa classifica e alle loro richieste economiche”. Tiley ha aggiunto che tennisti sono rimasti picevolmente colpiti dall’incremento. “Hanno apprezzato il fatto che l’Australian Open si è mosso in questo senso, garantendo una crescita ancora meggiore di quella che si aspettavano”. Steve Wood, amministratore delegato di Tennis Australia, ha detto che l’Australian Open 2013 sarà il torneo più ricco nella storia del tennis. “Vogliamo che il nostro Slam continui a fornire un importante contributo al benessere finanziario dei tennisti”.
L’aumento del 15% rispetto alla scorsa edizione dovrebbe aver scongiurato il rischio-boicottaggio, anche se la prossima settimana Tiley si recherà a Shanghai per discutere con Federer e gli altri big. Vuole l’assoluta certezza che i tennisti siano contenti. Saranno accontentate anche le richieste di chi voleva che l’aumento fosse concentrato soprattutto per chi perde ai primi turni. “In quel caso, l’aumento potrebbe oscillare tra il 30 e il 60%” ha detto Tiley. Nel 2012, i perdenti al primo turno intascavano 20.000 dollari (al lordo di tasse e spese, va sempre ricordato), mentre il secondo ne garantiva 33.000. “Stiamo cercando un buon equilibrio per chi perde al primo turno, ma soprattutto per gli sconfitti al secondo, al terzo e negli ottavi. E’ l’argomento principale per i giocatori, e lavoreremo in questo senso. Adesso sappiamo la cifra da distribuire: sarà compito nostro trovare il giusto equilibrio”. Segnali distensivi arrivano dall’ATP, per bocca del CEO Brad Drewett: “Accogliamo con favore questo aumento di montepremi e riconosciamo gli sforzi di Tennis Australia. Hanno capito il ruolo dei giocatori nel successo del torneo. Guardiamo con fiducia al prosieguo delle discussioni”. Tiley ha già garantito la parità dei montepremi, prendendosi le lodi di Stacey Allaster e della stessa Maria Sharapova (saranno un po’ meno contenti i sindacalisti dell’ATP, da Simon a Stakhovsky…). Quando hanno chiesto a Tiley se il pericolo è scongiurato, la risposta è stata incoraggiante: “Assolutamente. Adesso i giocatori hanno 30 milioni di motivi per venire in Australia. Negli ultimi cinque anni abbiamo aumentato il montepremi di 10 milioni. Ogni volta che ci sono problemi di questo tipo noi rispondiamo e li prendiamo sul serio. Ma abbiamo soltanto accelerato, perché tutto questo faceva parte del nostro programma. Si tratta di un investimento per il nostro futuro. Adesso sono molto curioso di vedere cosa faranno gli altri Slam”. La cifra finale è stata deciso dopo che erano stati consultati Federer, Nadal, Murray e anche il doppista Eric Butorac, vicepresidente del Consiglio Giocatori ATP. Secondo Wood, questa decisione è stata presa in armonia e non si tratta di un precedente pericoloso che pone il manico del coltello nelle mani dei giocatori. “Per nulla. Abbiamo capito le loro esigenze e ci siamo comportati di conseguenza”.
L’aumento del montepremi assorbe tutti gli altri argomenti, ma gli organizzatori hanno annunciato altre novità, a partire da una campagna di marketing ancora più aggressiva. La promozione è già scattata qualche giorno fa con un video in cui apparivano Laver, Federer e Courier, ma avrà un ruolo molto importante anche Samantha Stosur. “Lei sarà al centro della nostra campagna. Se lo merita”. Ulteriori novità: il sistema elettronico di verifica dei punti, Hawk-Eye, verrà utilizzato su cinque campi (contro i tre dell’anno scorso), mentre sono confermati i progetti di espansione e (soprattutto) copertura della Margaret Court Arena, terzo campo per importanza. La novità sarà pronta per il 2015 e renderà l’Australian Open il primo Slam con tre campi coperti, mettendo ulteriore pressione alla USTA che continua a non prevedere la costruzione di un tetto nonostante le ultime cinque finali si siano giocate di lunedì a causa della pioggia.
Gli highlights dell'evento-lancio dell'Australian Open 2013
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