Tomas Berdych concede poco all'azzurro. C'è stata qualche chance nel secondo set, ma stavolta era proprio dura. Negli ottavi, il ceco troverà Sam Querrey.
Andreas Seppi in azione a Shanghai

Di Lorenzo Baletti – 10 ottobre 2012

Sarebbe servito un mezzo miracolo ad Andreas Seppi per battere Tomas Berdych
, invece al Masters 1000 di Shanghai (3.531.600$, cemento) l’azzurro non è riuscito a superare quella che oggi sembrava una muraglia ceca, più che cinese. Il risultato finale di 6-3 6-3 lascia intendere come Berdych abbia condotto il match senza grossi problemi, ma Seppi può recriminare soprattutto per l'avvio di secondo set. E’ bastato un break al ceco per portare a casa il primo parziale, ma il passivo sarebbe potuto essere più pesante. Sotto 2-5, Seppi si è trovato sotto 0-40, ma qui è stato bravissimo a mettere in campo tre prime consecutive per annullare altrettanti set point. Il set si è comunque concluso il game successivo, ma la reazione di Andreas faceva comunque ben sperare. Statistiche alla mano, la differenza l’hanno fatta la prima di servizio, con cui Berdych ha ottenuto addirittura l’89% di punti, e i vincenti, 14 a 6 per il n. 7 del mondo. Andando invece oltre i numeri, nello scambio da fondo si è notato uno strapotere di Berdych, capace come al solito di mettere a segno vincenti da ogni parte del campo, e di spingere sempre tenendo costantemente in mano il pallino del gioco. Spesso in difesa, o incapace di ribattere alle bordate dell’avversario, Seppi ci ha provato soprattutto nel secondo set. Dopo aver tenuto  il servizio nel primo gioco, Seppi è andato per la prima volta ai vantaggi sul servizio di Berdych nel game successivo. Non avendo sfruttato la prima (mini) occasione della partita, nel terzo game l’altoatesino subiva il break.

Gol sbagliato, gol subìto, direbbero i calciofili. Espressione che in realtà calzerebbe ancora meglio per il quarto game: Seppi si porta addirittura a palla break, ma anche qui non riesce a compiere quel passo in più che gli è mancato per tutta la partita. Sappiamo che Andreas ci prova sempre, è uno di quei  giocatori che può uscire dal campo dicendo “ho dato tutto”, ma oggi avrebbe bisogno di un pizzico di cattiveria in più. Non sfruttata l’unica palla break dell’incontro, il gioco è proseguito seguendo i turni di battuta dei due, almeno fino al 5-3 per Berdych, quando il ceco ha ottenuto il secondo break del set, chiudendo così l'incontro ed eliminando uno stremato Seppi. Stremato più da un punto di vista mentale, che fisico. La stagione di Seppi è stata infatti durissima, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, e sembra un po’ scarico in questo finale di 2012. Ma ci può stare, comunque è n. 26 del mondo, finirà l’anno nella top 30 ed è vicino al suo best ranking di 24. Per Berdych invece prosegue a tutta velocità la corsa verso il Masters di Londra, e ora al terzo turno affronterà Querrey che ha sconfitto a sua volta un infortunato Nishikori, scarico dopo il successo a Tokyo che gli ha comunque permesso di "coprire" i punti che perderà a Shanghai.