Future: Quinzi nei quarti a Santa Cruz
Con una scelta intelligente, ottima per ritrovare la concentrazione dopo la sbornia della Davis Cup Junior, Gianluigi Quinzi è stato spedito addirittura in Bolivia a giocare un torneo future. L'azzurro è impegnato a Santa Cruz (10.000$, terra) e ha centrato i quarti di finale, assicurandosi altri due punti ATP. Dopo aver superato il padrone di casa Hugo Dellien (n. 662), ha battuto in rimonta l'argentino Fabricio Burdisso, omonimo del difensore dall Roma, con il punteggio di 4-6 6-1 6-1. Nei quarti se la vedrà con il peruviano Mauricio Echazu, classe 1989 e numero 509 ATP. In tabellone c'è anche Federico Coria, fratello minore del ben più famoso Guillermo. Classe 1992, è attualmente numero 539. Alla sua età, il fratello era già stabilmente tra i top 100 e aveva pure scontato una mini-squalifica per doping…A differenza di altre città boliviane, Santa Cruz si trova a circa 400 metri sul livello del mare, dunque si gioca in condizioni quasi normali (sarebbe ben diverso a Sucre o La Paz, dove l'aria rarefatta metterebbe in difficoltà i giocatori e renderebbe le palle veloci e difficili da controllare).Con una scelta intelligente, ottima per ritrovare la concentrazione dopo la sbornia della Davis Cup Junior, Gianluigi Quinzi è stato spedito addirittura in Bolivia a giocare un torneo future. L'azzurro è impegnato a Santa Cruz (10.000$, terra) e ha centrato i quarti di finale, assicurandosi altri due punti ATP. Dopo aver superato il padrone di casa Hugo Dellien (n. 662), ha battuto in rimonta l'argentino Fabricio Burdisso, omonimo del difensore dall Roma, con il punteggio di 4-6 6-1 6-1. Nei quarti se la vedrà con il peruviano Mauricio Echazu, classe 1989 e numero 509 ATP. In tabellone c'è anche Federico Coria, fratello minore del ben più famoso Guillermo. Classe 1992, è attualmente numero 539. Alla sua età, il fratello era già stabilmente tra i top 100 e aveva pure scontato una mini-squalifica per doping…A differenza di altre città boliviane, Santa Cruz si trova a circa 400 metri sul livello del mare, dunque si gioca in condizioni quasi normali (sarebbe ben diverso a Sucre o La Paz, dove l'aria rarefatta metterebbe in difficoltà i giocatori e renderebbe le palle veloci e difficili da controllare).