Le dimissioni di Patrik Kuhnen dalla Davis tedesca aprono scenari inediti. Si parla di Boris Becker come nuovo capitano. Carismatico e autonomo, darebbe una scossa a un ambiente un po’ giù.
Le incomprensioni con Kohlschreiber sarebbero
all’origine delle dimissioni di Kuhnen
Di Riccardo Bisti – 1 novembre 2012
In una recente apparizione al Tennis Club Parioli, Boris Becker ha ammesso di non giocare quasi più a tennis e di dedicarsi soprattutto al poker. Ma il carisma è lo stesso di 20 anni fa, quando esaltava il pubblico con il suo tennis sparagnino e una personalità non comune per un giovane uomo impegnato a tirare pallate. Il suo legame col tennis si è ridotto a ospitate e telecronache, ma adesso può cambiare tutto: Bum Bum è candidato a sostituire il dimissionario Patrik Kuhnen sulla panchina del team tedesco di Coppa Davis. Sulla carta, Becker avrebbe tutto per essere un buon capitano: personalità, carisma, intelligenza. Ma c’è gente con le stesse credenziali che ha fallito, come John McEnroe (mentre il fratello Patrick ha fatto molto meglio). Al contrario, Boris sper(erebbe) di imitare Yannick Noah, capace di far vincere due Davis a una Francia di comprimari, soprattutto nel 1996. I fatti: tramite un comunicato, Patrik Kuhnen ha lasciato un incarico che ricopre da 10 anni con alterni risultati. La Germania ha vinto tre Davis a cavallo tra gli anni 80 e 90, ma il materiale a disposizione di Kuhnen non era lo stesso. Il miglior risultato è stata la semifinale colta nel 2007 e persa con qualche rimpianto a Mosca contro i russi. Quest’anno i tedeschi si sono salvati nello spareggio di Amburgo contro l’Australia. Il punto decisivo l'ha ottenuto Cedrik Marcel Stebe, mentre era assente il numero 1 del paese Philipp Kohlchreiber. Proprio i cattivi rapporti con “Kohli” sarebbero all’origine della scelta di Kuhnen. Il giocatore lo avrebbe accusato di non aver preso le sue difese in occasione del primo turno del 2012 contro l’Argentina, quando diede forfait per un problema allo stomaco e il rientrante Tommy Haas ne aveva messo in dubbio l’attaccamento alla causa.
“Nelle ultime settimane ho avuto l’impressione di aver perso il sostegno della federazione – ha scritto Kuhnen – così non ci sono le basi per continuare a lavorare insieme. A questo punto considero terminate le trattative per continuare il mio lavoro con la DTB”. Laconica la risposta di Karl Altenburg, number one della federtennis tedesca. “La sua decisione non è una sorpresa, perchè dai colloqui con i giocatori e lo stesso Patrik era emerso che un nuovo inizio sarebbe stata la soluzione migliore per il tennis maschile”. Altenburg ha poi aggiunto che la DTB punta a trovare un sostituto entro la fine dell’anno. E qui entra in ballo Boris Becker, forse l'unico in grado di dare una scossa a un tennis tedesco che sta crescendo tra le donne e va benino (ma non benissimo) tra gli uomini. Quest’anno hanno ritrovato un super Tommy Haas, ma stiamo parlando di un 34enne. Kohlschreiber e Mayer non sono più due ragazzini: l’unico giovane interessante sembra essere Cedrik Marcel Stebe, già lanciato in Davis da Kuhnen. “Secondo me ha fatto un ottimo lavoro – ha detto Becker, suo compagno nella vittoriosa campagna del 1988 – non aveva fenomeni, ha lavorato tra mille difficoltà e con personaggi difficili come Kohlschreiber, Mayer e Petzschner. Non ha mai potuto concentrarsi solo sulla parte sportiva, ma ha dovuto fare anche politica. Il sostituto? Dovrebbe fare da tramite tra i giocatori e la presidenza, essere stato un buon giocatore e avere familiarità con i quattro angoli del globo. Inoltre non dovrebbe essere troppo anziano, in modo da parlare la stessa lingua dei giocatori”. Sembrebbe un autoritratto, anche perché i candidati non sono moltissimi, visto che Michael Stich è già stato capitano e Rainer Schuettler si è appena ritirato e sembra avere altri progetti (dirigerà il neonato torneo ATP di Dusseldorf). Un articolo della Bild, tuttavia, lo inserisce in una lista di papabili di cui fanno parte anche Stich e Alexander Waske (che dirige un’accademia a Offenbach e l’anno prossimo dovrebbe seguire Jurgen Melzer in giro per il tour).
La decisione dovrebbe essere presa da Carl Uwe Steeb, ex compagno di Becker nei gloriosi anni 80-90 e attuale vicepresidente della Federazione. Steeb, tra l’altro, deve già affrontare il problema della rescissione improvvisa del contratto che legava il team di Coppa Davis alla compagnia assicurativa Atlanticlux. La scelta di Waske o addirittura Schuettler sarebbero più istituzionali, mentre Becker sarebbe meno gestibile dalla DTB. L’ex numero 1 del mondo non è un personaggio controllabile, dice ciò che pensa e non ha problemi a mandare a quel paese la gente. Caratteristiche che stridono con l’abilità diplomatica richiesta a un capitano. Tuttavia Bum Bum meriterebbe una chance. In fondo è già stato team manager dal 1997 al 1999. La sua presenza, tra l’altro, ridarebbe entusiasmo a un ambiente ovattato, in cui i tennis club sono tornati ai tempi di 30 anni fa, prima del boom. E i media non aiutano: la TV nazionale non ha trasmesso il primo turno del 2012 contro l’Argentina, mentre lo spareggio contro l’Australia è andato su un canale minore. Con Becker in panchina, scommettiamo che i vari network farebbero a gara per trasmettere il primo turno 2013, in cui i tedeschi troveranno di nuovo l’Argentina (stavolta fuori casa)? Il fattore-popolarità non deve essere trascurato. Prima di scartare Becker, noi ci penseremmo bene…
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