Ana Ivanovic porta avanti il suo ruolo di ambasciatrice Unicef. Nei giorni scorsi ha incontrato gli studenti per educarli contro la violenza. E sabato sarà a Milano per La Grande Sfida.
Sabato 1 dicembre, Ana Ivanovic è attesa al Forum di Assago
Di Gianluca Roveda – 24 novembre 2012
A pochi giorni dal viaggio a Milano, dove sarà una delle grandi attrazioni de “La Grande Sfida”, Ana Ivanovic ha avuto un incontro con gli studenti di diverse scuole serbe che aderiscono al progetto „Škola bez nasilja“ (Scuola senza violenza). La Ivanovic ha spiegato l’importanza del rispetto delle regole come mezzo per raggiungere qualsiasi risultato. “Non è facile essere atleti – ha spiegato la Ivanovic ai bambini – lo sport professionistico ha un mucchio di regole da rispettare. Per me non difficile, perché so che comportandomi bene avrò più probabilità di raggiungere gli obiettivi. E’ la stessa cosa per la violenza. E’ vero, non si può essere d’accordo su tutto, ma ci sono vari modi per venirsi incontro. Se si mantiene un atteggiamento corretto, non sarà difficile rispettare le regole della non violenza”. La numero 1 serba ha poi sottolineato che ogni attore in causa (studenti, insegnati, genitori, la società intera) deve stroncare sul nascere qualsiasi tentativo di violenza nelle scuole. La Ivanovic è stata nominata Ambasciatrice UNICEF in Serbia nel 2007, e da allora promuove con costanza il programma “Scuola senza violenza”. Grazie alle sue donazioni personali, 16 scuole sono riuscite ad aderire al programma. L’obiettivo è creare un ambiente sicuro e stimolante per l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini. Nei paesi della ex Jugoslavia si tratta di una priorità assoluta, perché il retaggio delle guerre e dei bombardamenti è ancora vivo nella società. E non è facile costruire una società civile a tutti gli effetti. L’aiuto dei grandi personaggi sportivi è fondamentale. Anche Novak Djokovic è particolarmente sensibile all’argomento.
Il 2012 è stato un anno decisamente positivo per la Ivanovic. Nel 2008 era diventata numero 1 del mondo a seguito del successo al Roland Garros, poi si era persa tra mille paure e qualche delusione personale. Ci sono state le love story con Fernando Verdasco e con il golfista Adam Scott, nonché una certa confusione a livello di coaching. Non trovava la sua dimensione, ne ha cambiati parecchi fino a trovare un pizzico di stabilità con il britannico Nigel Sears, padre della fidanzata di Andy Murray. Gli shooting fotografici hanno continuato a rubarle un po’ di tempo, ma l’impegno sul campo non è mai venuto meno. E finalmente i risultati hanno ripreso ad arrivare. Quest’anno non ha vinto tornei, ma ha ritrovato la continuità che gli era mancata nelle stagioni precedenti. Ha raggiunto le semifinali a Indian Wells e Mosca, gli ottavi a Melbourne e Parigi ed è tornata nei quarti di uno Slam allo Us Open, risultato che le mancava da quattro anni. Senza contare l’apporto dato alla Fed Cup serba, persa per un soffio nonostante la bella vittoria nella finale contro la Kvitova. Un bottino di 37 vittorie su 58 partite l’ha riportata a ridosso delle prime 10 (oggi è n. 13). Intendiamoci: il suo talento è molto superiore, ma la politica dei piccoli passi sta dando i suoi frutti. Per questo è legittimo attendersi un rientro tra le top 10 nel 2013. Anche per questo gli organizzatori de “La Grande Sfida” hanno puntato su di lei (oltre che Maria Sharapova) per riempire il Forum di Assago per l’esibizione-evento di sabato 1 dicembre. Sarà un’occasione unica per ammirare la sua avvenenza e – soprattutto – le sue violente accelerazioni. Il set di esibizione contro Roberta Vinci promette spettacolo. E Ana avrà una gran voglia di prendersi una rivincita dopo il 6-0 6-0 incassato a Montreal dalla pugliese.
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