Non si ferma il dibattito su Gianluigi Quinzi. Essendo diventato n. 1 junior a 17 anni, qualcuno ha scritto che "E' meglio di Federer". Ma la verità è che…DI LORENZO CAZZANIGA
Roger Federer, a 16 anni non era numero uno juniores come Quinzi. Poi ha vinto 17 Slam…
di Lorenzo Cazzaniga – 7 gennaio 2013
Leggo con un certo sconcerto titoli allarmanti sui principali quotidiani italiani e tv specializzate nello sport (tradotto Corsera, Gazzetta dello Sport e Sky): "Gianluigi Quinzi meglio di Federer". Ora, il titolista è un lavoro ingrato, perchè con uno slogan deve attirare l'attenzione del lettore e una boutade di questo tipo assicura click, tweet e retweet. Ma resta una cavolata, capace di imbrogliare quell'appassionato sportivo che non ha specifica competenza tennistica. Il fatto è che Gianluigi Quinzi è diventato numero uno del mondo under 18 appena entrato nella stagione dei suoi 17 anni, impresa non riuscita a Federer. Come, peraltro, a tanti altri fuoriclasse. GQ invece, ha pareggiato il risultato di Donald Young, anche lui number one degli junior e vincitore all'Australian Open alla stessa età di Quinzi. Peccato che Federer abbia poi centrato 17 vittorie Slam e il buon Donald un best ranking al numero 38 ATP, un risultato che farebbe rabbrividire papà Luca Quinzi.
La verità è che le classifiche juniores valgono poco. Da quando l'ITF ha introdotto i ranking giovanili, oltre il 50% dei giocatori che hanno terminato una stagione nella top 10 juniores, non è mai entrato nella top 100 ATP. E ancora: vi ricordate di Daniel Berta, Tsung-Hua Yang, Kristian Pless, Federico Browne, Brian Dunn, Raul Viver? No? Beh, sono stati tutti Campioni del Mondo juniores. Quinzi è un ottimo prospetto, probabilmente il migliore degli ultimi 30 anni del nostro tennis. Ma la strada verso il professionismo è ancora talmente lunga che lanciare proclami come "Gianluigi Quinzi meglio di Federer", vuol dire fare gli strilloni ma avere scarsa competenza tennistica. Ricordo che Diego Nargiso, nel suo ultimo anno da juniores, sbarcò addirittura nella top 100 ATP, unico italiano nella storia a riuscirci. Se dunque l'anno prossimo Quinzi non dovesse raggiugere lo stesso traguardo, dovremo strillare: "Quinzi è peggio di Nargiso"?
Di quanto scritto, conforta che proprio baby Quinzi, abituato da anni a ricevere tante attenzioni dai media, sia il soggetto meno interessato alla vicenda. Lui (e la sua famiglia) hanno cominciato un percorso ben definito che, fino adesso, ha dato risultati straordinari. Ma per cominciare a fare dei pronostici attendibili, bisognerà quantomeno aspettare il suo esordio nei tornei Challenger e soprattutto nei tornei del circuito maggiore. Perchè l'impatto è forte e prevedere come verrà assorbito è impossibile. E, per adesso, lasciamo perdere i paragoni con mister Federer.
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