Lo spagnolo, intervistato dal sito ufficiale ATP, ha rivissuto i momenti migliori di una stagione indimenticabile

Il 2022 di Carlos Alcaraz resterà un anno scolpito nella storia. Lo spagnolo, classe 2003, ha raggiunto la vetta della classifica (il più giovane di sempre da quando esiste il ranking computerizzato) nell’anno della conquista del suo primo Slam (gli US Open) e del suo primo Masters 1000 (Miami). Il 19enne di El Palmar (Murcia), intervistato dal sito ufficiale ATP, ha rivissuto alcuni di questi incredibili momenti.

“La cosa più importante – ha spiegato Alcaraz – è stata riuscire a chiudere la stagione da numero 1 del mondo. Per me significa davvero tanto aver ottenuto questo riconoscimento ed essere entrato nella storia del tennis insieme ad altre leggende dello sport. Il momento migliore? Vincere gli US Open e salire sul gradino più alto del podio, senza dubbio. Mai avrei immaginato di raggiungere un risultato del genere a soli 19 anni, è stato qualcosa di folle. È una cosa che sognavo fin da quando ero bambino, da quando ho iniziato a giocare a tennis”.

Tra i ricordi più dolci la conquista del Mutua Madrid Open, davanti al pubblico di casa. “Sono un ragazzo al quale piace stare in famiglia – ha sottolineato Carlitos – e quando ne ho la possibilità preferisco stare a casa. Vincere il torneo di Madrid con tutti i miei affetti più grandi è stato speciale, un’emozione unica”. Ultima ma non per importanza, la sorpresa a Miami di coach Juan Carlos Ferrero, arrivato negli Stati Uniti dopo la scomparsa del padre. “Juan Carlos è una persona molto importante per me. Dal punto di vista professionale e personale, mi aiuta molto su entrambi i fronti. Quando siamo insieme parliamo di tutto, lo considero un allenatore e un amico.