L’arrivo di Rafael Nadal in Cile scatena un delirio collettivo, dal Presidente della Repubblica agli appassionati meno abbienti. Vina del Mar sembra il centro del mondo.
Rafa Nadal preso d’assalto dal pubblico cileno
TennisBest – 5 febbraio 2013
Per anni, il torneo ATP di Vina del Mar è rimasto a piedi grazie ai giocatori di casa. Prima Marcelo Rios, poi Nicolas Massu e Fernando Gonzalez. Ma negli ultimi anni iniziava a boccheggiare. Quest’anno è tutto diverso. Da quando Rafael Nadal ha scelto il Cile per tornare a giocare, il VTR Open è diventato un evento di portata mondiale. Nadal non aveva mai giocato a Vina del Mar, né tantomeno aveva visitato il paese. Da quando è sbarcato a Santiago, lo stanno trattando come un Re. Uno dei primi a incontrarlo è stato Sebastian Pinera, presidente della Repubblica. I media locali sono impazziti, tanto che qualcuno sta cercando di scavare nel passato per trovare gli avi cileni di Rafa. Chiamatelo pure “Effetto Nadal”. “Questo paese vuole il successo e vuole essere visto come un paese di successo – dice Rafael Walker, addetto stampa del torneo – per un lungo periodo, il Cile è stato come una piccola isola, separato dal resto del mondo dal mare e dalle montagne. Adesso che è arrivato un grande campione, lo si tratta come una rockstar”. Fino all’anno scorso la biglietteria era un disastro. Non si raggiungeva il sold-out nemmeno per la finale. Adesso è già tutto esaurito a partire da martedì, nonostante un prevedibile caro-biglietti. Per riempire il club basterà che Rafa giochi il doppio insieme a Juan Monaco. Previste scene di delirio collettivo quando mercoledì sera esordirà in singolare, opposto a Guido Pella o Federico Delbonis.
“Di solito gli sponsor distribuiscono i biglietti ai loro clienti – continua Walker – e spesso non vengono utilizzati. Stavolta sarà tutto diverso. Le televisioni locali spedivano personaggi di secondo livello, mentre grazie a Nadal ci saranno tutti i volti più noti. Li puoi già vedere ronzare intorno a lui a caccia di una foto o un autografo. Si comportano come bambini”. L’ente del turismo si augura che la presenza di Nadal possa dare un impulso all’economia locale, che nelle scorse settimane ha subito un duro colpo a causa del maltempo. I mesi di dicembre e gennaio corrispondono all’estate sudamericana, ed è lì che si fanno gli affari. Non sono arrivati nemmeno i soliti turisti argentini, colpiti da una svalutazione del peso che ha reso molto più costosi i viaggi. Nadal ha già calcato i campi del Club Naval las Salinas. Domenica si è allenato per un paio d’ore insieme al connazionale Pablo Andujar. A parte una fasciatura all’altezza del ginocchio sinistro, Rafa sembrava stare bene. I suoi pallettoni in topspin avevano il peso di sempre, e il tono muscolare era ai massimi livelli. Nessun dimagrimento particolare anzi. Tutti si aspettano che vinca il torneo. In un certo senso è “condannato” a farlo, pena ulteriori speculazioni sul suo futuro. Rafa cerca di tenere i piedi per terra, dicendo ai giornalisti che si accontenterebbe di tenere un livello “accettabile”.
La logica dice che un Nadal in forma “accettabile” dovrebbe vincere il torneo senza perdere un set. Ma sarà ancora più importante evitare infortuni. L’allenamento di Rafa è stato una festa. Centinaia di persone a bordocampo, con lo zio Toni disponibile a fare quattro chiacchiere con i fans. Quando Rafa è uscito dal campo, ha impiegato decine di minuti per raggiungere gli spogliatoi. Foto, autografi, copie del libro…non è azzardato dire che in questo momento sia una delle industrie più floride del Cile. Peccato che duri solo una settimana. Vina del Mar non sembra il luogo ideale per un ritorno: le infrastrutture non sono sufficienti per ospitare un giocatore così forte, poi il club Las Salinas si trova sulle rive dell’oceano ed è spesso freddo e ventoso. I cileni faranno il tifo per lui, anche perché i due padroni di casa in tabellone (Massu e il giovane Garin) non sembrano avere grosse chance. Paul Capdeville, numero 1 del paese, è stato eliminato nelle qualificazioni. “Avere Rafa è spettacolare sia per il torneo che per i giocatori – ha detto Dustin Brown – a patto di non doverci giocare contro”. I prezzi dei biglietti non sono alla portata di tutte le tasche. Alcuni fans si sono accontentati di raggiungere il club per vederlo giocare in allenamento. Proprio per questo, Rafa è sembrato particolarmente disponibile con persone che probabilmente non rivedrà mai più. Un campione si vede anche da questo.
Rafa Nadal a colloquio con il presidente cileno Sebastian Pinera
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