FED CUP – Errani-Vinci dominano il doppio di spareggio, sfoderando una prestazione fantastica. Barazzutti: “Quando giocano, io cerco solo di non disturbare”. Ad aprile arriva la Repubblica Ceca. 
Roberta Vinci saluta la panchina azzurra: l’eroina di giornata è stata lei
 
Dall’inviato a Rimini, Riccardo Bisti – 11 febbraio 2013

 
Il fioretto di Roberta Vinci e la spada di Sara Errani hanno infilato la stoccata vincente. Per la gioia delle 5.000 anime che hanno affollato il 105 Stadium di Rimini, l’Italia di Fed Cup ha conquistato un posto in semifinale contro la Repubblica Ceca, stavolta con il vantaggio del fattore campo. La serie contro gli Stati Uniti ha ricordato quella di 12 mesi fa contro l’Ucraina, quando la Errani si fece male e fu il doppio Vinci-Pennetta a salvarci. A Biella si andò più vicini alla sconfitta, ma anche stavolta ce la siamo vista brutta. Quando Varvara Lepchenko ha battuto la Errani, e le condizioni della Vinci erano un’incognita, eravamo a un passo dagli spareggi per non retrocedere. E ci sarebbe stata l’antipatica opzione di affrontare la Svizzera di Romina Oprandi, ex-italiana che ha abbandonato (non senza qualche polemica) pizza e mandolino per abbracciare cioccolata e orologi. Invece siamo di nuovo tra le prime 4 nazioni al mondo ed è giusto, perché in campo femminile va così da sette anni, con la sola eccezione del 2008, quando la Spagna ci sorprese nel gocciolante palasport di Napoli. La paura si è avvertita nel secondo set di Vinci-Hampton, quando sembrava che i crampi avessero nuovamente colto l’azzurra, che sabato era uscita dal campo tra le lacrime. Le è bastato un pit-stop tra secondo e terzo set per rimettersi in sesto e giocare un terzo set appena dignitoso ma sufficiente per portarci allo spareggio. Il doppio è stato una passerella, in cui le numero 1 al mondo hanno ridicolizzato la raffazzonata coppia Yankee, composta da una Liezel Huber che a 36 anni non si rassegna al ritiro e una Lepchenko del tutto inadatta alla specialità. Vedendola giocare, ci si domandava come abbia fatto a raggiungere la semifinale all’Australian Open in coppia con la cinese Saisai Zheng. Le mancano i fondamentali. A rete sbaglia quasi sempre il tempo, le volèe sono scolastiche e lo smash è da mettersi le mani nei capelli. Non ne ha chiuso uno, nemmeno in singolare, nemmeno il più facile. In singolare, le catenate da fondo erano sufficienti a mettere in difficoltà le azzurre. In doppio, hanno fatto il solletico.
 
Ma Sara e Roberta sono state uno spettacolo, il consueto spettacolo. Giocano sempre meglio, partita dopo partita. L’affiatamento cresce e vediamo fare cose eccezionali, da libidine. La Errani corre come una lepre, comanda lo scambio da fondocampo e passa senza pietà. La Vinci ha la miglior volèe del circuito e lo ha dimostrato anche stavolta, giocando alcuni colpi eccezionali. Senza contare i deliziosi pallonetti e le giocate di riflesso che hanno fatto secche le americane, finite letteralmente a gambe all’aria. L’incoronazione al nostro duo è arrivata da Liezel Huber, specialista di lunga esperienza. “Si vede che sono amiche, quasi sorelle. Hanno un’intesa spettacolare, si vede anche dal linguaggio del corpo. Mi piace molto vederle…tranne stavolta, ovviamente”. Rideva amaro, molto amaro. Il 6-2 6-2 finale è maturato in poco più di un’ora, senza che il risultato fosse mai in discussione. Nel primo set, le americane sono salite 2-1 e servizio, ma hanno incassato un parziale tagliagambe di sei giochi a zero. Una mattanza, resa ancora più umiliante dalle modalità. Quelle che Mary Joe Fernandez chiama “tante opportunità” sono stati game vinti recuperati da 0-40 o da 15-40, in cui è sembrato che le azzurre facessero come il gatto col topo. La loro era una superiorità imbarazzante. “Lepchenko-Huber non mi sembravano una brutta coppia, ma loro sono state straordinarie” ha detto Barazzutti, aria spossata ma serena. “Quando loro giocano io cerco semplicemente di non disturbarle, che posso fare? Sono semplicemente la coppia più forte al mondo”. Nel secondo set, quando le americane si sono rifatte sotto sul 2-3, le Cichi-Cichi hanno rimesso il turbo e hanno chiuso con tre game consecutivi, terminati dall’ennesimo corpo a corpo sotto rete.
 
L’eroina di giornata è stata Roberta Vinci, la più bersagliata di domande in conferenza stampa. Tutti volevano sapere come stava, come si era svegliata, che giornata ha avuto. “Sono stata trattata fino alla tarda serata di sabato, era quasi mezzanotte. Mi faceva male il quadricipite, poi si incrampava anche il piede. Quando mi sono svegliata, stamane, non stavo per nulla bene. Poi mi sono ripresa, man mano che camminavo stavo sempre meglio, ho cercato di tenermi attiva e ho effettuato un buon riscaldamento. Forse è stata la giornata tennistica più bella della mia vita”. Esagera, non può e non deve essere così, ma a caldo si può dire qualsiasi cosa. “E’ stata una vittoria sofferta, voluta, ci ho messo cuore e personalità”. La grande paura è arrivata nel secondo set contro la Hampton. Non sono tornati esattamente i crampi, ma il calo è stato evidente. “Più che altro avevo paura di farmi male, dovevo sistemarmi. Dovevo accorciare gli scambi per evitare di fare troppa fatica”. Non ne ha avuto bisogno, poiché la Hampton ha fatto tutto da sola, commettendo grappoli di errori nel terzo set. Sul 2-1 per l’Italia, in singolare avrebbe giocato Karin Knapp. Il “non lo so” chiosato da Corrado Barazzutti è un’ammissione, coperta dalle consuete frasi di circostanza. “La singolarista è Roberta, e poi sull’1-2 non si è mai posta la discussione. Un applauso al nostro staff medico, che ha lavorato alla grande”. Nessuno aveva voglia di analizzare la prossima partita, possibile rivincita con la Repubblica Ceca, salvo il sollievo di dire che giocheremo in casa, con il vantaggio di fattore campo e superficie. Il 105 Stadium cala il sipario, il pubblico sfolla, le luci si spengono, gli inservienti ripuliscono. Per loro è stato un evento come un altro. Non è stato esattamente così.

ITALIA – STATI UNITI 3-2

Sara Errani b. Jamie Hampton 6-2 6-1
Varvara Lepchenko b. Roberta Vinci 2-6 6-4 7-5
Varvara Lepchenko b. Sara Errani 7-5 6-2
Roberta Vinci b. Jamie Hampton 6-2 4-6 6-1
Sara Errani-Roberta Vinci b. Varvara Lepchenko-Liezel Huber 6-2 6-2