La tendenza sta cambiando, ma questa settimana sono ancora le donne a tenerci a galla. Cinque vittorie su cinque tra Dubai e Bogotà, caporetto all’ATP di Buenos Aires.
Sara Errani e Roberta Vinci sono partite col piede giusto anche a Dubai
Di Riccardo Bisti – 20 febbraio 2013
Se non conoscessimo la realtà del nostro tennis, verrebbe voglia di ripetere il solito ritornello: “Vinciamo solo tra le donne”. La tendenza è cambiata e gli effetti si vedranno tra qualche anno, ma oggi la filastrocca è ancora valida: nei tornei WTA, abbiamo colto cinque vittorie su cinque. Tra gli uomini, a Buenos Aires, hanno perso tutti al primo turno. E meno male che il match di Fabio Fognini è stato rinviato a mercoledì, sfuggendo alla sfiga galattica di un martedì nero per l’Italtennis al Buenos Aires Lawn Tennis Club. Vediamo cosa è successo.
ITALIA SI
Delle vittorie di Pennetta, Schiavone e Knapp a Bogotà abbiamo scritto altrove, ma il torneo più importante si gioca a Dubai (2.000.000$, cemento): la finale anticipata al sabato ha obbligato a chiudere il primo turno in due giorni, con buona pace di chi era rimasta a Doha fino all’ultimo. Come Sara Errani e Roberta Vinci, sempre più Cichi-Cichi anche in singolare. La Errani ha vinto un match delicato contro l’avvenente picchiatrice Julia Goerges. E’ finita 6-3 4-6 6-4 per Sarita, che adesso ha un’ottima chance per arrivare in semifinale. Il forfait di Vika Azarenka (possibile avversaria nei quarti) le ha spalancato il tabellone. Oggi se la vedrà con Sorana Cirstea, mentre nei quarti ci sarebbe la vincente di Petrova-Suarez Navarro, con la spagnola entrata in tabellone come lucky loser. Sarebbe il terzo scontro diretto nel 2013, dopo la delusione a Melbourne e la rivincita a Parigi. Contro la Goerges, non ci sono stati break nei primi nove game del terzo set. Sul 4-5, la tedesca è salita 40-0 sul suo servizio ma ha ceduto gli ultimi cinque punti. “Come picchia forte la Goerges! – ha detto la Errani – forse non ho mai visto nessuna tirare così con il dritto. Inoltre serviva forte, aiutata dal campo veloce. Ho provato a difendermi, fare il mio gioco e commettere meno errori possibili. Sono molto contenta di questa vittoria”. La Errani ha provato a tenersi alla larga dal dritto della tedesca. “Le cercavo il rovescio, perchè il dritto era semplicemente ingestibile. Tirava vincenti da tutte le parti!”. Ottime notizie anche per Roberta Vinci, che ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche di Svetlana Kuznetsova. La russa, tre volte finalista a Dubai, si era lamentata perchè non le avevano concesso una wild card. Ha passato le qualificazioni, ma l’azzurra l’ha stoppata con un netto 6-3 6-2. Negli ottavi, Roberta se la vedrà con Angelique Kerber: i precedenti dicono 1-1. Salvo la Azarenka, sono giunte al secondo turno tutte le otto teste di serie (le prime quattro avevano ottenuto un bye al primo turno).
ITALIA NO
I risultati di San Paolo facevano ben sperare per il torneo ATP di Buenos Aires (493.670$, terra). Invece, dopo la netta sconfitta di Flavio Cipolla, sono arrivati i KO di Bolelli, Volandri e Lorenzi. Il più doloroso è certamente quello del “Bole”, risalito al numero 67 ATP ma sconfitto dall’argentino Leonardo Mayer con il punteggio di 5-7 6-2 6-3. Mayer, che si era bruciato una mano con i botti di Capodanno, ha trovato il break decisivo all’ottavo game del terzo set, rimontando dopo che Bolelli era salito 40-0. L’azzurro ha patito il break commettendo un fallo di piede sulla seconda palla. A parziale scusante di Bolelli, la fatica accumulata nei giorni scorsi: era una vita che non giocava quattro partite di fila in un torneo ATP. La prossima settimana, il torneo di Acapulco dovrebbe far capire se l’exploit paulista è stato o meno un fuoco di paglia. Pochi rimpianti per Paolo Lorenzi, opposto a Stanislas Wawrinka. Come dice Rino Tommasi, non c’è niente di male nel perdere con un avversario più forte. E lo svizzero è più forte di Paolino, che peraltro nel primo set non ha sfruttato cinque palle break. Meno storia nel secondo, dove un parziale di quattro giochi consecutivi ha sigillato il 6-3 6-3 finale, maturato in meno di un’ora. Più deludente la sconfitta di Filippo Volandri, anche se il russo Andrey Kuznetsov (vincitore di Wimbledon Junior 2009) ha un grande futuro davanti a sè. Il livornese, appena uscito dai top 100 per effetto dei punti scaduti a San Paolo, si è arreso con il punteggio di 7-6 6-3. Rimpianti soprattutto per il primo set, dove Volandri si è trovato avanti 5-2 nel tie-break. A quel punto ha perso cinque punti di fila e ha detto addio a un torneo dove è stato finalista nel 2006 (allora perse da Carlos Moya). A Baires ci resta Fabio Fognini, impegnato oggi contro Guillermo Garcia Lopez.
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