Pro Kennex è ormai diventata la vera quarta forza del mercato italiano. Ecco il test di un telaio particolare, perfetto per il ragazzino che punta all'agonismo.
La nuova Pro Kennex Focus
Di Lorenzo Cazzaniga – 1 gennaio 2013
Nutro una naturale quanto spontanea fiducia in Mauro Monesi, titolare della Pro Kennex Italia. Sarà perché è rimasto uno dei pochi romantici del business, attento al fatturato ("Mai stati così buoni, nonostante la crisi") ma vero appassionato di attrezzatura sportiva (e di mobili d'antiquariato), capace di entusiasmarsi nel raccontare di come è nata la prima racchetta in grafite a cuore aperto, ancor prima che per un nuovo ordine passato dall'ufficio amministrazione.
NEL NOME DEL PADRE
Mi infatidisce solo che ami centellinare i ricordi, come faceva Bubka coi record del mondo. Me ne infila un paio ad ogni incontro, ma la sensazione è che sappia molto di più di quel che dice. Diventato nonno qualche mese fa, è riuscito a convincere il figlio Marco a mettersi dietro una delle scrivanie dell'azienda, con l'incoraggiante prospettiva di raccoglierne (un giorno) l'eredità. E mentre Mauro mi agitava la copia dei 50 anni di Panorama che ha inserito tra i 50 oggetti che hanno cambiato la nostra vita, la Pro Kennex Black Ace in grafite a cuore aperto, il figlio mi allungava una bella serie di telai. Alcuni sono evoluzioni di racchette già note e delle quali vi renderemo conto nei prossimi giorni. Un'altra non si era mai vista. "Provatela, mi incuriosisce avere un vostro riscontro". Lo dice mentre mi infila sotto braccio una racchettina leggera leggera, verde fluo, un design vivamente retro. La prendo dichiarandomi falsamente interessato, come suggerisce l'educazione. L'aspetto è da racchetta da grande distribuzione, tipo Metro, quando ancora si occupava di tennis. Nuda, misura duecentottanta grammi con bilanciamento a 31.5 centimetri: "Un giocattolo" penso tra me.
IL TEST IN CAMPO
Prese un paio d'ore di campo, ci apprestiamo a testare racchette della nuova collezione Wilson, Spin in testa. A seguire, la nuova Babolat Aeropro Drive. Nel borsone, riconosco quel verde fluo. Quasi imbarazzato, la estraggo, per ricevere qualche sorrisetto di compiacimento. "Tutta tua" è il coretto dei tester. È qui che si riaffaccia la naturale quanto spontanea fiducia nella famiglia Monesi. Di seguito il responso.
Mentirei a scrivere che ci giocherei la partita della vita. Le sensazioni sono migliori delle attese, ma 280 grammi con quel bilanciamento non permettono di ottenere una pesantezza di palla pari a quella dei tipici telai agonistici, che piacciano nella versione tradizionale o tubolare. Resto convinto del vecchio adagio: "Usa la racchetta più pesante, o comunque con il maggior swingweight, che riesci comodamente a manovrare". Tuttavia, la Focus non è il giocattolo che pensavo. La palla esce facile con ottimo comfort e buona resa dei tagli, grazie allo schema di incordatura molto aperto. L'utente ideale è il ragazzino che punta all'agonismo, che ha già una buona tecnica ma non sufficiente forza da manovrare una 300 grammi con bilanciamento al cuore o in testa. La manovrabilità è eccellente e anche il volleatore, soprattutto se doppista e amante dei tocchi, può trarne beneficio. Poi, se il ragazzino o il giocatore amatoriale cresce, fisicamente e tecnicamente, allora può passare a telai più impegnativi che offrono maggior pesantezza di palla. Sono telai interessanti proprio perché intermedi tra il puro agonista e il puro giocatore amatoriale. Un concetto nato nemmeno troppi anni fa e che ha preso piede in maniera importante sul mercato, offrendo uno stop over che dieci anni fa probabilmente mancava.
LA SCHEDA TECNICA
Pro Kennex Focus
Dati telaio non incordato
Ovale: 100 pollici quadrati
Peso: 280 grammi
Bilanciamento: 31,5 cm
Schema di incordatura: 16 x 20
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...