Il torneo ATP di Dubai è una delle tappe più interessanti del circuito. La prima edizione andò al ceco Karel Novacek, che oggi lavora per Unicredit. Un bel salto nel passato.
Karel Novacek è stato numero 8 ATP nel novembre 1991.
Anche oggi che si è ritirato continua a usare la vecchia Head Pro Tour
TennisBest – 27 febbraio 2013
Il torneo di Dubai compie 20 anni. Nel 1993 fu uno dei pionieri della globalizzazione. All’epoca, il circuito mondiale era focalizzato su Europa e Nord America, e organizzare un torneo in Medio Oriente sembrava una chimera. Sembra passata una vita. Da allora, il torneo è cresciuto esponenzialmente. Gli sceicchi non hanno problemi di soldi e il torneo è via via diventato sempre più importante, tanto da entrare nell’elite degli ATP 500. Se non entra nei Masters 1000 è solo per questioni politiche, altrimenti sarebbe accaduto da un pezzo. Il primo vincitore è stato Karel Novacek, ottimo giocatore degli anni 80 e 90, storico numero 2 cecoslovacco (e poi soltanto ceco) alle spalle di Petr Korda. Di lui si ricorda una qualificazione alle ATP Finals di Hannover e una semifinale allo Us Open 1994. Oggi, 20 anni dopo, il suo nome è tornato di moda. All'epoca fu premiato addirittura dallo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, allo stesso tempo Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi, nonchè Governatore di Dubai. I media locali lo hanno cercato per un piacevole amarcord.
Cosa ricordi di quel primo torneo?
Non si sapeva bene cosa aspettarsi, perchè all’epoca non c’erano molti eventi sportivi da quelle parti. Ma era già organizzato molto bene. L’Aviation Club era bellissimo, tutto era ai massimi livelli e si prendevano cura di noi. Il campo di partecipazione era buono, ma non certo come ai giorni nostri, con la partecipazione fissa di Roger Federer.
Come mai hai deciso di giocare qui nel 1993?
Venivo da una stagione molto faticosa, mi ero infortunato e avevo deciso di non andare in Australia. Mi stavo preparando per la stagione e mi sono detto: “Ok, c’è un torneo piuttosto grande negli Emirati Arabi, penso sia il posto giusto per iniziare la stagione”. La decisione, insomma, derivava dal fatto che non sono andato in Australia ma volevo iniziare la stagione all’aperto e non al coperto. All’epoca, un milione di dollari di montepremi era una grande cifra.
Ricordi le varie partite per aggiudicarti il titolo?
Ho superato Thomas Muster in finale e Fabrice Santoro in finale. Ricordo di aver giocato due buone partite. C’era un campo in cemento piuttosto lento, l’ideale per me. Il clima non era nè troppo caldo nè troppo freddo. Le condizioni e l’atmosfera erano molto piacevoli. All’inizio del torneo c’era stata una tempesta di sabbia! In finale ero sotto 5-2 nel secondo set, ma poi mi sono aggiudicato cinque giochi consecutivi per battere Fabrice Santoro.
Come ti era sembrata allora la città? Per te era la prima volta a Dubai…
Era un posto piacevole. Per i giocatori era spettacolare. Era tutto nuovo e differente rispetto agli altri posti dove ero stato. Dal cibo alla cultura locale, trovai tutto fantastico. Tuttavia, non sono sicuro che oggi la riconoscerei: l’ultima volta sono venuto nel 1996, ma se dovessero invitarmi verrò di nuovo. Mi piace che il torneo vada avanti, penso che sia uno dei preferiti dai giocatori. Seguo ancora il tennis.
Hai ancora il trofeo di argento che ti era stato consegnato?
Certamente. Il trofeo mi fu consegnato da Sua Altezza, lo Sceicco Mohammed. Nella mia casa negli Stati Uniti ho ancora le foto ricordo di quel giorno. L’ATP non aveva tornei da quelle parti, quindi andare a Dubai fu una scelta molto coraggiosa. Dopo Dubai è arrivato Doha, poi sono seguiti i tornei femminili. E’ stata una mossa spettacolare.
Avresti immaginato che il torneo fosse diventato così grande dopo 20 anni?
Probabilmente no, ma allo stesso tempo non c’era motivo per non crederlo. Era tutto ben organizzato, poi vedevo che gli uomini d’affari e i governatori locali si impegnavano molto. E quando loro vogliono avere successo, fanno di tutto per ottenerlo. E’ bello vedere come il torneo sia cresciuto e attragga i migliori giocatori. A Dubai ho vinto anche il doppio, quindi è un posto importante per me, dove ho alcuni dei migliori ricordi. Per me è bello essere ricordato come il primo vincitore: il torneo è diventato importante e sono orgoglioso di essere parte della sua storia.
Quest’anno ci sono Djokovic, Federer, Berdych e Tsonga. Chi vincerà?
Se dai un’occhiata ai risultati dell’Australian Open, viene da pensare a Djokovic e Federer. Credo che i favoriti siano loro.
Il tennis ceco sta vivendo un ottimo momento. Che ne pensi?
Il 2012 è stato uno degli anni più felici nella storia del tennis ceco. Forse il più bello. Abbiamo vinto la Coppa Davis dopo moltissimi anni ed è successo lo stesso tra le donne, con il trionfo in Fed Cup. E’ successo tutto in due settimane, nella stessa città…tutto molto bello.
Adesso cosa fai, e a cosa ti sei dedicato dopo il ritiro?
Vivo a Praga, ma ho una casa anche negli Stati Uniti. Lavoro come banchiere privato: è nato tutto nel 1999, quando ho iniziato a lavorare per Morgan Stanley negli Stati Uniti. Per molti anni sono rimasto con loro, poi nel 2010 sono tornato in Repubblica Ceca e sono entrato in Unicredit, una grande banca italiana che ha una fiorente attività commerciale in Repubblica Ceca.
Tra i giocatori attuali, c’è qualcuno con cui ti piacerebbe aver giocato?
Quando vedo campioni del calibro di Djokovic, Federer e Nadal, ovviamente mi piacerebbe scambiare qualche palla con loro. Ma sono talmente forti che non mi avventurerei in una partita! Un palleggio sarebbe più che sufficiente.
Chi è stato il tuo avversario più duro?
Sergi Bruguera. L’ho affrontato molte volte, ma non l’ho mai battuto.
Quali sono i tuoi ricordi più belli?
Difficile scegliere i migliori. Ovviamente il primo torneo ATP che ho vinto è un grande ricordo. E poi il raggiungimento dei top 100, quello dei top 10…il periodo in cui ho giocato era davvero un bel momento per far parte del circuito.
KAREL NOVACEK
È nato a Prostejov, in Cecoslovacchia, il 30 marzo 1965. In carriera ha vinto 13 titoli ATP: il prima Washington nel 1986, l’ultimo a Hilversum nel 1994. Il titolo più importante è il Masters 1000 di Amburgo nel 1991, quando battè in finale Magnus Gustafsson in cinque set. Queall’anno vinse anche i tornei di Kitzbuhel e Praga, battendo sempre Gustfsson in finale. Nei tornei del Grande Slam, il miglior risultato è la semifinale allo Us Open 1994. Vanta anche due quarti di finale al Roland Garros, nel 1987 e nel 1993. Nel 1991 è stato numero 8 ATP, riuscendo a qualificarsi per le ATP Finals di Hannover. A fine carriera, fu pizzicato dall’antidoping per essere risultato positivo alla cocaina. Nel 1993 ha vinto la prima edizione del torneo di Dubai, superando in finale Fabrice Santoro con il punteggio di 6-4 7-5.
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