Affermazione shock della 20enne britannica: perde contro Ayumi Morita e annuncia una pausa dal tennis. “Mi sento bruciata, ho spinto troppo”. Avanti Petkovic e Kimiko Date.
La sconfitta contro Ayumi Morita sarà l’ultimo match di Heather Watson…ma per quanto?
TennisBest – 20 marzo 2013
C'è subito una notizia dal torneo combined di Miami: Heather Watson, grande promessa britannica, ha perso contro la giapponese Ayumi Morita. Tecnicamente ci può stare, ma hanno sorpreso le dichiarazioni post-match della britannica. A 21 anni ancora da compiere, la Watson si prenderà una pausa dal tennis. “Quest’anno ho spinto troppo e adesso mi sento un po’ bruciata – ha detto dopo l’1-6 7-5 6-4 contro la giapponese, in cui è stata avanti 6-1 4-1 prima di cedere alla distanza – ci ho pensato un po’. Adesso ho deciso di prendermi una pausa dal tennis”. Contro la Morita, numero 50 WTA (la Watson è 39), ha vinto più punti ma ha perso la partita. “Ci può stare, ma mi fa male sul serio. Credo solo di aver bisogno di ritrovare me stessa e il mio gioco”. L’inizio era stato ottimo, forse il migliore da inizio stagione. “Poi ho perso un po’ di concentrazione, quel tanto che basta per regalarle fiducia. Mi ha cacciato indietro e ho iniziato a giocare peggio. Ho fatto del mio meglio, ma non sono stata aggressiva come avrei dovuto”. La Watson ha ottenuto il best ranking a febbraio, ma nel 2013 non ha ancora battuto una giocatrice che le sta davanti in classifica. Il suo inizio di stagione non è stato esaltante ma nemmeno disastroso. Ha raggiunto i quarti a Memphis, poi ha perso subito a Indian Wells. Non sembrano risultati tali da giustificare una pausa, soprattutto a 20 anni, quando hai voglia di spaccare il mondo e non hai dimostrato ancora granchè. Qualche mese fa, aveva dichiarato che avrebbe voluto chiudere il 2013 tra le top 20.
Il ritiro di Rebecca Marino, appena più grande di lei, ha aperto scenari un tempo inediti. Non sembra che la britannica abbia gli stessi problemi psicologici della canadese, ma è certo che uno stop in questa fase della carriera sia quantomeno curioso. Gli inglesi puntano tanto su di lei, così come su Laura Robson. Anche la “gemella” è in crisi di risultati, ma non certo d’immagine. Le aziende fanno a gara per poterla rappresentare, tanto che è già diventata la quarta sportiva britannica più popolare. Dividersi le pressioni può essere positivo, ma la Watson ha ugualmente qualche problema. Sarà interessante vedere quanto durerà questa pausa. Lei non lo ha specificato. Il resto della giornata ha offerto un paio di risultati interessanti: è tornata a vincere Andrea Petkovic. Dopo l’ennesimo infortunio, gli organizzatori le hanno concesso una wild card e sono stati ripagati da una netta vittoria su Bojana Jovanovski. Al prossimo turno, la tedesca si misurerà con Marion Bartoli. Non conosce crisi Kimiko Date, facile vincitrice su Chanelle Scheepers (battuta addirittura 6-2 6-0!). In campo maschile, sono terminate le qualificazioni: da segnalare l’approdo al main draw di Frank Dancevic, nostro prossimo avversario in Coppa Davis (probabilmente si giocherà il posto di secondo singolarista con Jesse Levine) e di Robby Ginepri, ex semifinalista allo Us Open che prova a tenere duro a 30 anni compiuti e mille acciacchi.
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