Niente terra: Miami resta sul cemento
Durante il torneo di Miami c'è stato un vivo dibattito sull'opportunità di ridare slancio a un evento che si è un po' seduto sugli allori (secondo Jonas Bjorkman non ci sono migliorie addirittura dal 1994). La proposta più interessante è giunta da Paul McNamee: l'australiano ha ipotizzato un cambio di superficie, con il passaggio dal cemento alla terra verde. In tutta risposta, gli organizzatori hanno presentato un piano di sviluppo ed espansione che scatterà l'anno prossimo e terminerà nel 2017. Quest'anno, il torneo ha ospitato 307.809 spettatori: superato il muro dei 300.000 per il quarto anno consecutivo, anche se non c'è stato il record. Considerando l'assenza di Federer e Nadal, è un discreto risultato. Adam Barrett, direttore del torneo, ha respinto al mittente i suggerimenti (non richiesti): "Non c'è discussione su questo punto. Siamo un torneo sul cemento e non abbiamo intenzione di cambiare. Saremmo aperti al dialogo se i tour volessero parlarne, ma noi amiamo il nostro torneo sul cemento". Non c'è dubbio, tuttavia, che l'ascesa di Indian Wells abbia creato qualche problema al Sony Open. E non è detto che l'espansione sia sufficiente, anche perchè a Indian Wells hanno già iniziato i lavori e il nuovo impianto sarà pronto per il 2014, mentre per vedere Crandon Park totalmente rinnovato dovremo aspettare fino al 2017.Durante il torneo di Miami c'è stato un vivo dibattito sull'opportunità di ridare slancio a un evento che si è un po' seduto sugli allori (secondo Jonas Bjorkman non ci sono migliorie addirittura dal 1994). La proposta più interessante è giunta da Paul McNamee: l'australiano ha ipotizzato un cambio di superficie, con il passaggio dal cemento alla terra verde. In tutta risposta, gli organizzatori hanno presentato un piano di sviluppo ed espansione che scatterà l'anno prossimo e terminerà nel 2017. Quest'anno, il torneo ha ospitato 307.809 spettatori: superato il muro dei 300.000 per il quarto anno consecutivo, anche se non c'è stato il record. Considerando l'assenza di Federer e Nadal, è un discreto risultato. Adam Barrett, direttore del torneo, ha respinto al mittente i suggerimenti (non richiesti): "Non c'è discussione su questo punto. Siamo un torneo sul cemento e non abbiamo intenzione di cambiare. Saremmo aperti al dialogo se i tour volessero parlarne, ma noi amiamo il nostro torneo sul cemento". Non c'è dubbio, tuttavia, che l'ascesa di Indian Wells abbia creato qualche problema al Sony Open. E non è detto che l'espansione sia sufficiente, anche perchè a Indian Wells hanno già iniziato i lavori e il nuovo impianto sarà pronto per il 2014, mentre per vedere Crandon Park totalmente rinnovato dovremo aspettare fino al 2017.