Fabio Fognini gioca un match “giusto” contro Albert Ramos ed è negli ottavi a Monte Carlo. Adesso sfida Tomas Berdych: non è impossibile. Esordio easy per Nadal.
Fabio Fognini ha già raggiunto gli ottavi nel 2009. L’Italia aspetta un piazzamento nei quarti dal 2005
Di Riccardo Bisti – 17 aprile 2013
E' giunto il momento di infilare un exploit. Da qualche tempo, Fabio Fognini perde soltanto contro top-10 o giù di lì. Il Masters 1000 di Monte Carlo, sull’amata terra rossa e a due passi da casa, gli offre l’opportunità di fare un passo in più. Dopo la buona vittoria contro Albert Ramos, l’azzurro se la vedrà con Tomas Berdych. E si può fare. I precedenti dicono 1-1, con Fognini che si è imposto quattro anni fa proprio a Monte Carlo, anno del suo miglior risultato nel Principato (terzo turno). Lo ha eguagliato al termine di una partita giocata con sufficiente autorità. Abbiamo visto espressioni migliori di Fognini, ma tra le qualità dei grandi giocatori c’è quella di adattare il proprio livello all’avversario. Nel 2013, Fabio sta imparando a fare cose che un tempo non gli riuscivano. Come, ad esempio, annullare una palla break sul 2-2 del primo set e poi strappare il servizio allo spagnolo nel game successivo. Senza squilli di tromba, Fabio si aggiudicava il primo set al nono game. Il match avrebbe potuto essere ancora più “tranquillo” se avesse conservato il breaak di vantaggio ottenuto in avvio di secondo. Lì Ramos è stato bravo a tornare in partita e a conservare l’equilibrio fino al 5-5. A quel punto, Fognini ha deciso che era meglio chiuderla qui: trovava il break con un bel rovescio lungolinea (soluzione utilizzata spesso, perché evitava al mancino spagnolo di giocare con il dritto) e chiudeva nel game successivo, conquistando quattro punti consecutivi dallo 0-30. Un servizio vincente lo spediva negli ottavi e gli regalava 90 punti ATP che lo porteranno intorno alla 30esima posizione ATP. Il best ranking, con l’ingresso tra i primi 30, arriverà in caso di successo contro Berdych.
Ma che Berdych troverà? Quello visto contro Granollers è stato discreto ma giocabile. Sotto di un break in entrambi i set, si è imposto 7-5 6-4 senza entusiasmare. Dopo Miami, si è fermato per un problema alla spalla e ha saltato la Davis. L’impressione è che un fisico possente come il suo abbia bisogno di un po’ di tempo per adattarsi a meccanismi e movimenti della terra battuta. “I primi match sono sempre duri – ha detto – contro un avversario come Marcel, lo sono ancora di più. Alla fine mi sentivo bene, mentre all’inizio ho cercato di trovare il ritmo da terra battuta. Ho perso il servizio, gli ho dato alcune chance, ma poi mi sono concentrato sui punti importanti”. Berdych viene da un ottimo inizio di stagione: ha raggiunto almeno i quarti in tutti i tornei che ha giocato. Una serie che Fognini potrà spezzare giocando un tennis aggressivo e mandando Berdych fuori dalla sua “confort zone”. In caso di vittoria, il ligure diventerebbe il primo italiano a raggiungere i quarti al Country Club otto anni dopo Filippo Volandri, che nel 2005 vinse due furibonde battaglie contro Canas e Puerta salvo poi arrivare sfibrato al match contro Juan Carlos Ferrero. Per trovare un italiano in semifinale dobbiamo andare fino al 1995, quando ci fu il leggendario scontro fratricida tra Andrea Gaudenzi e Thomas Muster. Nonostante un improvviso calo di liquidi, l’austriaco riuscì ad imporsi. Fu una delle grandi occasioni sciupate del nostro tennis.
Nel frattempo, Rafael Nadal ha aggiornato le proprie statistiche monegasche: battendo Marinko Matosevic con il punteggio di 6-1 6-2, ha vinto la 43esima partita di fila a Monte Carlo. E’ stato un match di routine, anche se l’australiano ha giocato un ottimo avvio di secondo set, in cui è salito 2-0 e ha avuto addirittura una palla break per andare sul 3-0. Poi Rafa ha rotto gli indugi. Negli ottavi se la vedrà con Philipp Kohlschreiber, reduce da una lunga battaglia contro Pablo Andujar. Il tedesco è stato una delle 43 vittime di Nadal dal 2005 a oggi: i due si sono affrontati nei quarti del 2007, e finì 6-2 6-3 per lo spagnolo. Difficile immaginare un esito molto diverso. L’unica sconfitta di Rafa al Country Club risale a 10 anni fa, quando fu battuto da Guillermo Coria. Ma contro l’argentino ha avuto tempo e modo di prendersi le sue rivincite. Come con tutti gli altri.
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