ATP-WTA: Ottime prestazioni di tanti ex vincitori del Roland Garros: Nadal spadroneggia a Barcellona (ma occhio a Raonic), bene Sharapova e Li, si rivede la Schiavone.
Maria Sharapova saluta il pubblico di Stoccarda, torneo di casa per la Porsche
Di Riccardo Bisti – 27 aprile 2013
Neanche il doppio turno è bastato per fermare Rafael Nadal. Lo spagnolo continua ad aggiornare i suoi numeri-record sulla terra battuta. Impegnato all’ATP 500 di Barcellona, già vinto in sette occasioni, si è qualificato per le semifinali grazie alle vittorie su Benoit Paire (al mattino) e Albert Ramos (al pomeriggio). Dopo un inizio-diesel, Rafa ha ritrovato se stesso e ha portato a 37 vittorie e una sconfitta il suo bilancio al Conde Godò, che nonostante la nascita di Madrid continua ad essere una tappa cruciale della stagione su terra battuta. “Ho giocato meglio nel secondo match che nel primo – ha detto Nadal – sono felice di essere in semifinale in un torneo così importante. Conosco tutti, mi sembra quasi di essere a casa”. In semifinale avrà un match delicato contro il bombardiere Milos Raonic, che dopo essere stato il mattatore nel Players Party di Monte Carlo, conferma di trovarsi piuttosto bene a Barcellona, forse perché il suo coach Galo Blanco è spagnolo e da anni prova a insegnargli i trucchi della terra battuta. Il canadese ha superato il redivivo Tommy Robredo al termine di una lunga battaglia e adesso sfida Rafa in un match molto atteso. Se è vero che la terra battuta di Barcellona è tra le più lente del circuito, il servizio-bomba di Milos farebbe male anche sulla sabbia. Lui lo sa, e scenderà in campo convinto di potercela fare. Magari avrà alzato la cornetta per chiedere qualche suggerimento a Novak Djokovic, che qualche giorno fa ha disintegrato le difese di Nadal a Monte Carlo. “Gioco contro Nadal? Rafa sulla terra è più duro di Rafa in generale – ha detto Raonic – però io sono Milos e devo scendere in campo per fare il mio lavoro. L’obiettivo è costringere Rafa ad adattarsi a me piuttosto che essere obbligato ad adattarmi a lui”. Nell’altra semifinale, se la vedranno Nicolas Almagro e Philipp Kohlschreiber, due tra le vittime “preferite” di Rafa, soprattutto sulla terra battuta.
Il torneo WTA più importante si gioca a Stoccarda. Siamo pronti a scommettere che la sponsorizzazione della Porsche abbia stimolato Maria Sharapova a non “sciogliere”. Qualche giorno fa, la russa è stata nominata “Ambasciatrice Globale” del marchio tedesco. Non era mai successo che Porsche legasse il suo nome a un testimonial su scala globale. Masha deve sentire la responsabilità e lo ha dimostrato negli ottavi contro Lucie Safarova e in un bel match contro Ana Ivanovic, che nei giorni scorsi aveva detto di sentirsi in forma come non le accadeva dal 2008. E’ stata una bella partita, piena di intensità e sassate. La russa si è imposta col punteggio di 7-5 4-6 6-4 ed è stata brava a contenere il ritorno della Ivanovic, che nel terzo set era risalita da 1-4 a 4-4. In semifinale, Masha (che a Stoccarda è campionessa in carica) se la vedrà con Angelique Kerber, brava a superare la Shvedova e che ha una motivazione extra, perché ha effettuato una scommessa con il coach Torben Beltz. “Se vingo il torneo, deve farsi un giro in una giostra. La cosa divertente è che sono adatte per chi è alto fino a 1.95, mentre lui supera i due metri!”. Nell’altra semifinale, se la vedranno Bethanie Mattek Sands (mai vista così in forma) e Na Li, che nell’ultimo match ha superato Petra Kvitova.
A proposito di ex vincitori del Roland Garros, oltre a Nadal, Sharapova, Ivanovic e Li, ha risposto all’appello anche Francesca Schiavone. La semifinale al piccolo torneo di Marrakech non è importante per i punti e nemmeno per la qualità delle avversarie battute, ma per la fiducia. Il tennis (e la vita) di Francesca si basa su equilibri sottili e delicati. Per questo motivo, vincere qualche partita in questo periodo della stagione assume un grosso valore. Contro Alize Cornet ha vinto per la nona volta in dieci scontri diretti, non è una sorpresa. Però si è comportata bene sul campo, ha sofferto quando c’era da soffrire ed è stata furba quando ne ha avuto bisogno. Soprattutto nel secondo set, avanti 4-1 con due break di vantaggio, si è fatta riprendere fino al 4-4 ma ha evitato complicazioni ed ha raggiunto la prima semifinale negli ultimi 11 mesi (l’ultima risaliva a Strasburgo 2012, quando vinse il torneo). Adesso avrà un match non semplice contro la sudafricana Chanelle Scheepers, battuta nell’unico precedente (Us Open 2011) al termine di una lunga battaglia. Con questo risultato, la Schiavone dovrebbe ritornare tra le top 40. Sarebbe importante tornare tra le prime 30 entro Parigi, in modo da essere testa di serie ed evitare le più forti nei primi turni. Francesca, che da qualche tempo si allena all’Harbour Club di Milano, lo sa benissimo. E farà di tutto per riuscirci.
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