Errani eliminata a Madrid da Serena Williams. L'azzurra gioca un ottimo primo set ma si arrende 7-5 6-2. Adesso punta a giocare un grande torneo a Roma. 
Sara Errani è già in viaggio per Roma: esordirà con la vincente di Knapp-McHale

Di Lorenzo Baletti – 11 maggio 2013


Sara Errani è scesa in campo con la speranza di firmare l'impresa contro Serena Williams. 24 ore prima, la numero 1 del mondo aveva sofferto tantissimo contro la spagnola Medina Garrigues, perdendo addirittura il secondo set 6-0 e conquistando la semifinale al fotofinish. Si era vista una Serena micidiale al servizio e nei colpi a rimbalzo, ma lenta e in difficoltà negli spostamenti. Proprio questo faceva sperare che Sara potesse metterla in difficoltà. Il gioco regolare, senza eccessivi rischi che propone palle alte e angolate, avrebbe potuto costringere Serena a un tennis di rincorsa che non le si addice. Il condizionale smorza però ogni speranza, e anziché una (mezza) storica vittoria è arrivata la quinta sconfitta in cinque scontri diretti per la nostra Errani. Lotta c’è stata, in ogni caso, nel primo set, con il secondo invece senza storia per un 7-5 6-2 più che dignitoso. Anzi, nel primo parziale Sarita si è trovata avanti per due volte di un break, accendendo un barlume di speranza subito spento dal doppio ritorno di Serenona, come al solito pesante tanto negli spostamenti quanto nei colpi. Recuperati i break di svantaggio, la Williams ne ha messo a segno un terzo sul 5-5 per poi chiudere due pratiche in una: primo set e partita. Perché poi Sara non è più riuscita a rimanere nel match, e contemporanamente Serena ha aumentato il livello del suo gioco. “Ho avuto le mie occasioni nel primo set, ero avanti ed ho avuto anche una palla del 5-3, ma non sono riuscita a sfruttarla – ha dichiarato Sara – Ma la considero comunque un’ottima esperienza, un grande risultato in un torneo così importante. Lei mi ha fatto male soprattutto di dritto”.
 
Ma più che gli scambi da fondo, la differenza l’ha fatta il servizio, sempre più handicap della Errani. La romagnola e coach Lozano sembrano essersi rassegnati a una prima di servizio da giocatore di circolo. Chissà, magari con una battuta più incisiva potrebbe arrivare un salto di qualità per battere le prime del mondo. Basti pensare che la Williams ha ottenuto, con la seconda di servizio, gli stessi punti che la Errani ha ottenuto con la prima, il 50%. Come dire, la prima di Sara equivale alla seconda della Williams. Certo, stiamo parlando di un peso massimo contro un peso mosca, e di altezze differenti, ma quello del servizio è un problema che condiziona Sara in tutte le partite, anche contro avversarie più deboli. Al di là di questo appunto (non ce ne voglia Sara, lo facciamo perché siamo convinti che possa migliorare ancora e perché crediamo nelle sue capacità), Madrid rimane un grande torneo per l’azzurra, e rende tutti più che ottimisti in vista di Roma e Roland Garros. La Errani, che grazie a questo risultato sale al n.6 in classifica, rimane tuttavia con i piedi per terra: “Non penso troppo alla classifica, devo fare il massimo per esprimere il mio tennis, e scalare il ranking sarà una conseguenza. Devo solo pensare a giocare bene, so che ripetermi a Parigi sarà dura, quasi impossibile, ma farò il massimo”. Al Foro Italico la Errani si presenta tra le favorite per un posto almeno tra le ultime quattro, sognando una storica vittoria. Perché a Roma gli azzurri respirano sempre un’aria diversa, e tra “vamos Sarita” a “daje Sara” c’è una grossa differenza.