L'azzurra si presenta al Foro Italico da numero 6 WTA, ma non perde di vista la realtà. "Sono ancora lontana da certe giocatrici. Dò il massimo in uno Slam come in un ITF da 10.000 dollari.
Al Foro Italico, Sara Errani esordirà contro la vincente di Knapp-McHale
Da Roma, Riccardo Bisti – 13 maggio 2013
Sara Errani ha un grande pregio: tornata al numero 6 WTA dopo la splendida semifinale a Madrid, non perde mai l’umiltà e il valore del lavoro. Senza queste qualità, sarebbe stato difficile entrare stabilmente tra le prime 10. Invece ce l’ha fatta e non è così distante dal quarto posto conquistato un paio d’anni fa da Francesca Schiavone, miglior classifica di sempre per una tennista italiana. Na Li dista appena 115 punti e deve difendere la finale romana dello scorso anno. Ergo: lunedì prossimo potrebbe esserci il sorpasso. Più complicato ma non impossibile agguantare il quarto posto di Agnieszka Radwanska: 835 punti non sono pochi, soprattutto con la zavorra di dover difendere la cambiale di Parigi. “Sono contenta di come vanno le cose – ha detto la Errani, appena arrivata da Madrid – giocare con certe giocatrici è positivo perché aiuta a migliorare. Tuttavia sono ancora molto lontana dal loro livello. Io continuo a fare il mio lavoro, gioco senza la pretesa di fare chissà cosa”. I pensieri della Errani sono lineari, quasi banali. Forse è questa la sua forza: “Sto giocando bene, tengo un buon livello. A inizio anno si diceva che sarebbe stato un anno difficile, con tanti punti da difendere. Invece sto andando bene. Rimpianti? No, credo di aver sempre dato il massimo. Ovviamente capita di non presentarsi al top, soffrire la stanchezza, portarsi in campo dei dolori…ma queste sono cose normali. Sinceramente, per valutare queste cose, non guardo ai risultati. Spero di andare avanti così”.
La frase-copertina della Errani è un simbolo: "Gioco al massimo, con lo stesso impegno e intensità, la finale del Roland Garros o il primo turno di un torneo ITF da 10.000 dollari”. Tanto basta. Durante il torneo di Madrid, l’azzurra ha curato un blog sul sito della WTA, in cui aveva detto che non apprezza troppo giocare di sera o nel primo match di giornata: “Per carità, mi adatto senza problemi a qualsiasi condizione. Ogni tanto capita, ovviamente, di dire quello che si preferisce all’organizzazione. A Roma, magari, si può provare a chiedere di essere inseriti a un certo orario, ma mi adatto senza problemi. Mi è capitato più volte di giocare di sera”. Accreditata della settima testa di serie, la Errani è esentata dal primo turno e attende la vincente di Knapp-McHale.
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...