Sei anni fa erano le due grandi speranze del tennis italiano. Oggi si troveranno di fronte uno contro l’altro nella finale del torneo future di Bergamo (10.000$, terra). Parliamo di Matteo Trevisan e Thomas Fabbiano, entrambi classe 1989. Le semifinali, iniziate con quattro ore di ritardo a causa del maltempo, hanno proposto due incontri equilibrati, con Trevisan che avrebbe potuto anche chiudere prima. Avanti 6-4 e 4-1 contro il milanese di origini croate Viktor Galovic, il fiorentino ha perso il servizio per due volte di fila, permettendo al rivale di rientrare nel match. Nel tie-break, incertezza fino al 2-2, poi il primo strappo (4-2) che ha garantito al toscano un margine di sicurezza portato fino al 7-3 conclusivo. In contemporanea, Thomas Fabbiano riusciva a rimontare il numero 1 del seeding, il canturino Andrea Arnaboldi. Avanti per 6-4 dopo il primo parziale, quest’ultimo ha accusato un calo nel secondo, mentre il rivale si faceva più aggressivo. All’inizio del terzo set, Fabbiano subito in vantaggio per 3-1, quindi ripreso sul 3-3 e poi ancora in grado di ottenere il break, quello che poi sarebbe risultato decisivo: 4-6 6-1 6-4 il risultato, con Arnaboldi costretto a chiedere l’intervento del fisioterapista per un problema fisico.
I due finalisti hanno vissuto una carriera giovanile di altissimo profilo. Trevisan fu addirittura numero 1 del mondo e vinse il Trofeo Bonfiglio, mentre Fabbiano arrivò al numero 6 del ranking, raccogliendo il titolo di doppio al Roland Garros. Ma l’esplosione non è arrivata e il passaggio al professionismo si è rivelato più complicato del previsto. I precedenti tra i professionisti parlano di due vittorie di Trevisan, ma sempre in tre set. La prima sulla terra di Barletta nel 2010, la seconda proprio quest’anno e ancora a Bergamo, ma sui campi veloci del Challenger di febbraio. Di certo, Bergamo festeggerà un vincitore italiano per il terzo anno di fila. Nel 2012 vinse Luca Vanni, mentre nel 2011 fu Stefano Travaglia ad alzare il trofeo.