Il numero 1 azzurro si è presentato a Parigi in cattive condizioni, ma ha vinto due maratone e adesso sfida un Almagro non al 100% (e battuto due volte su due). Evitato, per ora, il sorpasso di Fognini.
Andreas Seppi dovrebbe restare numero 1 italiano anche dopo il Roland Garros
Di Riccardo Bisti – 29 maggio 2013
Il Roland Garros 2013 è la 33esima partecipazione Slam per Andreas Seppi. E’ la 32esima consecutiva, visto che da Wimbledon 2005 non ne ha saltato neanche uno. Una costanza di presenze non sempre accompagnata dal rendimento: per questo, il terzo turno arpionato con la vittoria su Blaz Kavcic vale moltissimo. E’ soltanto la sesta volta che Andreas supera due turni in uno Slam, ma vale parecchio perché viene da un pessimo periodo, uno dei peggiori in carriera. A Roma era spento, in confusione. Contro Fognini non aveva voglia di lottare, o meglio: non ci riusciva. A Nizza ha perso contro Yen Hsun Lu e si è presentato a Parigi senza fiducia e con un mucchio di punti da difendere. Dodici mesi fa, il miglior Seppi di sempre giunse negli ottavi e per poco non batteva addirittura Djokovic. Oggi c’è un Seppi appena dignitoso che ha vinto di tigna due partite difficili. Contro Leonardo Mayer si era trovato 2-4 nel quinto set, mentre contro Kavcic si è complicato la vita dopo aver vinto i primi due set. In avvio si è visto un buon Seppi, ma poi è arrivato l’atteso calo. Kavcic è un gran lottatore: di lui si ricorda la maratona vinta a Melbourne contro il giovane Duckworth, giocata in un clima infernale. Nel terzo set, Seppi si è trovato subito in svantaggio, ha rimontato ma ha perso nettamente il tie-break. I fantasmi si sono materializzati nel quarto, quando Andreas ha avuto un paio di palle per volare 4-2. Le ha sciupate, e in avvio di quinto c’è stato il timore di un crollo verticale. Invece il calo è arrivato dallo sloveno, stanchissimo per le mille rincorse. Seppi raccoglieva i cocci di Kavcic nei primi game e poi non aveva problemi nel tenere gli ultimi tre turni di battuta. L’esultanza era rabbiosa, come se volesse cacciare via le ultime tossine.
E' una vittoria fondamentale perché gli consentirà di mantenere la leadership italiana anche dopo il Roland Garros. Non c’è la certezza matematica, ma Fabio Fognini avrebbe bisogno di un miracolo per effettuare il sorpasso: semplicemente, dovrebbe battere Rafael Nadal e poi arrivare nei quarti. Prima o poi succederà, ma per adesso Seppi resta avanti. E poi c’è un terzo turno non impossibile: Andreas sfiderà Nicolas Almagro, numero 11 ATP e terraiolo fortissimo…con il quale ha vinto due volte su due, l’ultima proprio a Parigi. Ma era il torneo indoor di Bercy, le cui condizioni sono ben diverse dal Roland Garros. “Nico” parte favorito, ma Seppi ha ottime memorie e lo spagnolo non è al 100%. Nelle scorse settimane, Almagro ha avuto qualche problema all’anca che ne aveva messo in dubbio la partecipazione a Roma. A Parigi ha lasciato un set ad Haider Maurer, poi ha superato agevolmente Roger Vasselin. Insomma, non è impossibile. Se poi gli organizzatori dovessero collocarlo sul Campo 2, ci sarebbe il bel ricordo dello scorso anno, quando Andreas battè Fernando Verdasco e conquistò il pass per gli ottavi. E visto che volare con la fantasia non costa nulla, negli ottavi avrebbe uno tra Robredo e Monfils: ottimi giocatori, ma sempre meglio che trovare Djokovic. Nel momento in cui lo merita di meno, Seppi ha uno spiraglio di luce e di fortuna.
La Francia continua a sorridere: Jo Wilfried Tsonga ha tenuto a bada Jarkko Nieminen, mentre Benoit Paire ha ultimato il lavoro contro Marcos Baghdatis, sconfitto in quattro set dopo che il match era stato sospeso per oscurità martedì sera. Passano anche Milos Raonic e Gilles Simon. Il canadese è stato bravo a vincere un delicato tie-break contro Michael Llodra, spegnendo le risorse del parigino (è finita 7-5 3-6 7-6 6-2), mentre l’altro transalpino ha superato in quattro set Pablo Cuevas: l’uruguaiano ha speso tutte le energie per vincere il primo set, poi è letteralmente crollato. Nel match più atteso di giornata, Gael Monfils ha vinto una bella partita contro Ernests Gulbis, battuto 7-6 4-6 7-6 6-2 e sfortunatissimo nei momenti decisivi del terzo set, quando il francese ha salvato miracolosamente una palla break grazie a un nastro favorevole.
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